GLI UFFICI COMUNALI ERANO STATI AVVISATI IL SABATO DALLA
PREFETTURA, MA FINO A LUNEDI’ NON E’ STATO FATTO NULLA
Beppe Grillo ha sovente utilizzato l’epiteto “Peste rossa”
per puntare il dito contro il centrosinistra e le sue responsabilità politiche
e morali in quel di Toscana, Emilia Romagna e Liguria, Regioni che governa su
vari livelli amministrativi ed economici da anni. L’ultima volta che il comico
genovese ha utilizzato quei termini è stata in occasione dell’alluvione
di Genova, che come noto ha messo di nuovo a soqquadro la città pure con
una vittima. Eppure il suo Movimento cinque stelle non è stato da meno in quel
di Parma, pure sommerso dall’acqua proprio due giorni dopo i fattacci di Genova
con 100 milioni di euro di danni, il lunedì 13 ottobre. In Comune era arrivato
un fax dal Prefetto che avvisava della massima allerta già il sabato precedente.
Il Sindaco Federico Pizzarotti è finito così nella bufera.
IL FAX GALEOTTO – Il Fax di
allerta della Prefettura è arrivato come detto in Comune già sabato 11 e diceva
"in questo nuovo documento, che richiede l’attivazione della fase di
attenzione, si legge: "allerta per condizioni meteorologiche avverse a
partire da domenica 12 fino a martedì". E tra gli effetti attesi:
"Rapidi innalzamenti dei livelli dei corsi d’acqua minori con limitati
fenomeni di inondazione". Si tratta di un’allerta di tipo 1, che prevede
cioè la possibilità di pericoli per la popolazione civile e danni alle
abitazioni e che impone al sindaco di informare i cittadini.
Il documento è stato trasmesso alle ore 13:49 (peraltro Pizzarotti
in quelle ore si trova al Circo Massimo per la kermesse grillina) ma viene
protocollato dal Comune solo il lunedì dopo e ai cittadini non arriva alcuna
segnale fino alle 17.45 di lunedì.
LE ACCUSE DI PD E LEGA -
Intanto Pd e Lega attaccano. "Il Ministero dell’Interno chiarisca sulla
vicenda delle comunicazioni tra Prefettura di Parma e Comune, in occasione
dell’alluvione del 13 ottobre. Occorre capire se il sindaco Pizzarotti,
impegnato nella manifestazione del Movimento 5 stelle al Circo Massimo, avesse
predisposto le opportune coperture in Comune su chi doveva ricevere gli avvisi
di allertamento", tuona il deputato Pd Federico Gelli, annunciando la
presentazione di un’interrogazione al ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
"Se il sindaco fosse rimasto al suo posto invece di
andare al Circo Massimo alla manifestazione organizzata dal Movimento 5 Stelle,
le cose sarebbero state diverse e avremmo evitato buona parte di quello che è
successo", ha scritto su Facebook il segretario nazionale della Lega
Emilia Fabio Rainieri.
COME SI DIFENDE PIZZAROTTI - Da
canto suo Pizzarotti, dopo che al Corriere della Sera aveva detto: «Di fax del
genere qui in Comune ne arrivano in continuazione, cosa dovrei fare evacuare la
città ogni volta? Piuttosto sarebbero necessari mezzi di controllo come
telecamere e sensori basati su dati e rilevazioni reali e non sulle previsioni
meteo», in un primo momento a SkyTg24 rivede le sue dichiarazioni: «Non è
arrivato il fax della Prefettura, quindi quello di preallarme e di allarme non
sono arrivati, ma mi hanno chiamato telefonicamente alle quattro e mezza di
lunedì. Nel caso specifico le persone si sono attivate, ma quello che penso
manchi (ma un sistema perfetto non esiste) è questa catena di comando».
Poi, raggiunto di nuovo telefonicamente dal Corriere della
Sera, specifica: «Il fax con l'attivazione della fase di attenzione è arrivato
in Comune (ma non a me personalmente) via Pec (posta certificata) sabato. Ma in
questo caso il regolamento del Comune di Parma non prevede che si avvisi la
popolazione. La vera e propria allerta mi è arrivata lunedì nel pomeriggio a
torrente già esondato. Ed è questo quello che conta». A domanda poi se ci sia
stato qualcosa che non ha funzionato e se non fosse stato il caso di comunicare
in qualche modo con i cittadini in ogni caso, Pizzarotti ribadisce: «Quella di
cui parla il Corriere è l'allerta 144. Ci sono state comunicazioni simili in
passato cui non sono seguite reali emergenze, cosa dovrei fare: evacuare ogni
volta la città?».
Federico Pizzarotti ha avuto la sfortuna, più che la fortuna,
di essere il primo del Movimento cinque stelle ad
essere stato eletto Sindaco, peraltro di un Comune neanche di secondaria
importanza. Dunque è posto da due anni e mezzo sotto i riflettori, e ogni
minimo errore viene elevato alla massima potenza. Tuttavia, anziché prendersela
solo coi media che pure hanno le loro colpe, se la prendesse anche col suo
leader e con i toni accusatori spesso spropositati che continua ad avere nei suoi
spettacoli in piazza e nei teatri, e sul web. Ma anche con i due professorini
saccenti Di Maio e Di Battista.
titolo decisamente forte anche se l'articolo spiega bene il contesto
RispondiEliminaanche se Pizzarotti fosse rimasto a Parma di certo il sabato pomeriggio sarebbe stato a casa sua ed il fax protocollato il lunedì mattina da qualche dipendente
ed in seguito portato all'attenzione di chi di dovere il quale poi avrebbe fatto scattare le misure previste giusto per guardare la piena del fiume che stava esondando il quel momento
la situazione di Genova (e non solo di Genova) invece è la classica mala gestione del territorio amministrazione dopo amministrazione (in questo caso del medesimo colore) che porta a questi eventi ineludibili che solo per fortunate condizioni climatiche non avvengono ogni anno
mentre in certi posti pregano per la pioggia noi dovremmo pregare per la siccità
vabbè mò esagerate
RispondiEliminail problema è che questi comunicano ancora via fax... cioè nel 2014 il FAX????
RispondiEliminaper esempio, in questi casi si potrebbero mettere in guardia coloro che vivono o lavorano negli scantinati, onde evitare che muoiano affogati come topi. O chiudere le strade a rischio frane e alluvioni. o esortare la popolazione a non uscire di casa, e a non avvicinarsi agli argini dei fiumi. Non si potrebbe fare tutto, né impedire il disastro, ma certo si salverebbero delle vite.
RispondiEliminaPare comunque che il malfunzionamento sia caratteristico di quasi tutti i comuni italiani, indipendentemente dal colore: anche nel caso dell'alluvione di Olbia, circa un anno fa, l'allerta arrivò di sabato, in un comune deserto, con un sindaco - di centrodestra - assente.
Scusami ma questa notizia è una cazzata: lavoro come giornalista, la protezione civile fa un fax al giorno per pararsi il culo. Praticamente ogni volta che piove c'è un'allerta meteo.
RispondiEliminaSe l'hai scritta per prendere visite ok, però sappi che chi l'ha lanciata (mi pare il corriere) è disonesto intellettualmente
credo che il tuo essere grillino non ti fa vedere bene come sono andate le cose e il Corriere non ha commesso alcun errore. Il fax lanciava un'allarme di tipo 1, dunque il più pericoloso e volendo pure giustificare il comune di avere gli uffici chiusi di sabato dopo le 13, è anche vero che lo ha protocollato il lunedì mattina...ma nonostante ciò fino al pomeriggio e al verificarsi dell'alluvione, non è stato mosso un dito..il caro pizzarotti se ne è uscito con un tweet nel tardo pomeriggio, quando ormai il danno era fatto
Eliminafate cagare
RispondiEliminaLe voci di dentro...dipende sempre da dove poi escono....
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