IL SISTEMA NON SI REGGE PIU’ E LA REGIONE RICORRE AI PRIVATI
Lo Stato italiano va sempre più verso il disfacimento, tra
tagli, svendite e fallimenti societari. Ma la crisi non c’entra. Il settore
pubblico è stato per troppi anni alla mercé delle lottizzazioni politiche, tra
assunzioni selvagge, peculato e un sovrannumero di incarichi dirigenziali. Il
trasporto pubblico è perennemente in rosso e pure si sta avviando verso la
privatizzazione. Se in Lombardia è già una realtà e a Genova
la cosa si è sfiorata (ma forse rimandata), a breve toccherà anche alla
Campania, Regione nella quale varie sono le vertenze sindacali: l’Eav
bus, la
Circumvesuviana, la CTP,
la ANM,
la CSTP
e la Cumana. Società che arrancano sommerse dai debiti, frutto di sciagurate
gestioni del passato e per le quali si sono trovate solo soluzioni temporanee.
E così la Regione guidata dalla Giunta di centrodestra di Stefano Caldoro ha
deciso di liberalizzare il settore, per un valore di oltre 5 miliardi di euro.
SI PASSEREBBE DA 135 A 10 AZIENDE - Per il trasporto ferroviario, sono messi a
bando quasi 9 milioni e mezzo di chilometri come monte-annuo con un importo
totale a base di gara di poco più di un miliardo e 600 milioni. La novità è che
i contratti di servizio avranno una durata di 12 anni, così da consentire alle
aziende di poter effettuare investimenti. Per i servizi su rete Rfi, il
monte-chilometri anno è di poco meno di sei milioni di chilometri, con un
importo di gara di oltre 1 miliardo e 700 milioni. Per il trasporto su gomma,
per il quale sono previsti diversi lotti a seconda del territorio delle
province campane, il monte chilometri è di oltre 107 milioni, con un importo
totale che supera i 2 miliardi di euro.Infine, per il trasporto marittimo, sono
previsti due lotti: uno per la tratta che arriva a Capri, l’altra per Ischia e
Procida. Nel primo caso, le miglia marine sono circa 150 mila e l’importo
totale è di 9milioni. Per le altre due isole, invece, le miglia marine sono
circa 300 mila, per un importo totale di 27 milioni di euro. La data per capire
se tutto questo potrà andare a buon fine è il 10 dicembre prossimo, data entro
la quale dovranno pervenire le manifestazioni di interesse delle aziende. La
Regione la chiama procedura di «prequalifica», utile ad accertare il possesso
dei requisiti minimi di capacità morale, economica e tecnico-professionale
richiesti e sulla successiva trasmissione di una “lettera di invito” ai
soggetti ammessi a partecipare.
L'OBIETTIVO DELLA PRIVATIZZAZIONE - Qual è l’obiettivo di Palazzo Santa Lucia, oltre a quello di
migliorare il trasporto (ed è inutile ricordare in quale abisso sia oggi
caduto)? Il primo è di fare pulizia delle 135 aziende che oggi operano in
Campania nel comprato trasporti — riducendole a sole 10 — sfrondando i 149
contratti tuttora in essere. Certo c’è anche la necessità di procedere a
contratti pluriennali con certezza di investimenti e qualità del servizio per
gli utenti e ad un efficientamento del sistema (aumento rapporto ricavi-costi
con diminuzione dell’evasione).
Speriamo almeno che non finisca nelle ennesime mani
sbagliate...
(Fonte: Il
Corriere del Mezzogiorno)
Prevedo disastri
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