SITO A NAPOLI, HA APERTO AL PUBBLICO NEL 1965. DAGLI ANNI
2000 IL DECLINO, FINO ALLA CHIUSURA DI DUE ANNI FA. ORA LA RIQUALIFICAZIONE
TROVA OSTACOLI BUROCRATICI
In morte dell’Edenlandia. E’ stato il primo grande Parco di
divertimenti sorto in Italia, esattamente nel 1965, ispirandosi a Disneyland.
Fu realizzato a Napoli, nel quartiere Fuorigrotta, lo stesso dove giace lo
Stadio della squadra di calcio e dirimpettaio allo Zoo (che
pure se la passa male). Conobbe un boom negli anni ’70, poi una leggera
flessione negli anni ’80-’90, fino al declino iniziato nel 2000 e la chiusura
del 31 gennaio 2013 per fallimento. Solite storie di mala gestione e cattiva
imprenditoria italiana. Negli anni il Pareo non ha saputo rinnovarsi, come
invece fanno costantemente quelli nati successivamente, Gardaland e
Mirabilandia, sorti rispettivamente nel 1975 e nel 1992. A ciò si aggiungono
anche assurdi cavilli burocratici, che stanno strozzando la volontà di alcuni
imprenditori di farlo ripartire. Infatti, la Sovrintendenza ai Beni culturali
(la stessa che voleva vietare i concerti a Piazza Plebiscito), ha imposto il
vincolo alla riqualificazione dell’area giacché i due ingressi risalgono
all’epoca fascista – dunque hanno valore storico-culturale – ma anche sul resto
dell’area, poiché anche le vecchie giostre sono considerate una sorta di monumenti.
Ma in gioco non c’è solo il rilancio di un simbolo di Napoli, l’ ma anche il
posto di lavoro di 55 persone. Una storia tipicamente italiana dunque.
Ripercorriamo, tra rabbia e nostalgia, la storia dell’Edenlandia.
Foto di Napolike.it |
LA NASCITA - Nacque nell'anno
1965 grazie all'impegno di Oreste Rossotto e dell'Avv. Luca Grezio (che
riuscirono a vincere i numerosi ostacoli che anche allora si frapponevano al
suo sviluppo), come primo esperimento europeo di parco tematizzato, ispirato a
quello nato 10 anni prima in California: Disneyland.
Anche il logo napoletano seguì la falsariga di quello
americano: il carattere di scrittura scelto fu il carattere gotico ed il
simbolo un castello. I colori designati a rappresentare il parco furono il
giallo per la scritta Edenlandia ed il colore blu per il castello. Il logo
rimase invariato fino al 1990, quando attorno al castello fu aggiunta una
corona di stelle, e la scritta fu rifatta a caratteri più pieni.
Il castello raffigurato nel logo venne solo successivamente
costruito al centro del parco (Castello di Lord Sheidon).
Il nome Edenlandia venne scelto pensando ad un luogo adatto
a tutti, adulti e bambini. Inizialmente l'ingresso al parco era gratuito, si
pagavano solo le attrazioni. A fine anni novanta fu introdotto il
"Braccialetto dell'allegria". Il realizzatore di questo grande luogo
di divertimento fu Mimmo Viggiani, mentre le scenografie furono realizzate da
Stefanucci, professore dell'Accademia di Belle Arti.
IL BOOM DEGLI ANNI ’70 - Negli
anni settanta il parco diventa un'attrattiva turistica a livello nazionale ed
internazionale: è insieme a Città della Domenica e Fiabilandia l'unico parco divertimenti
a tema in Italia. Esso viene pubblicizzato fino agli anni ottanta sul noto
settimanale per ragazzi Topolino. Le attrazioni erano avveniristiche e l'ingresso
gratuito (si pagava un biglietto per ciascuna attrazione). In particolare i
tronchi e le Montagne Russe "Mont Blanc" (dismesse nel 2001), due
attrazioni di grande effetto e successo, anticipavano le note Sierra Tonante di
Mirabilandia o le attuali attrazioni dei grandi parchi a tema internazionali
(Disneyland Paris ecc.). In Edenlandia, inoltre, si sviluppavano varie
iniziative culturali e gare pittoriche cui partecipavano migliaia di ragazzi.
In quegli anni il parco si fece promotore di concorsi in collaborazione con il
Servizio Foreste della Regione e promosse il "Club di Edenlandia" che
proponeva, tra l'altro, proiezioni di film e momenti in cui veniva, con
l'ausilio di insegnanti, provocata la discussione su temi di attualità.
LA FLESSIONE DEGLI ANNI ’80-’90,
NASCONO ALTRI PARCHI E NON SI RINNOVA - Nel 1975 apre Gardaland, che a
metà degli anni ottanta è il parco divertimenti italiano più famoso. Negli anni
ottanta e novanta il pubblico di Edenlandia cala sensibilmente. A fine anni
novanta viene introdotto il Bracciale dell'Allegria che in un primo momento
consente di accedere a tutte le attrazioni del parco in un'unica formula.
Successivamente, il bracciale non consentirà più l'accesso a tutte le
attrazioni, ma solo a quelle meno importanti. Per le altre, bisognerà pagare un
biglietto a parte che varia dai 2 ai 5 euro.
LA CRISI DAL 2000 - Nel 2001
al posto delle storiche Montagne Russe "Mont Blanc" viene costruito
il Teatro Palaeden, dove si può assistere a vari spettacoli e alla proiezione
di film 3D. Per il resto, buona parte della attrazioni sono risalenti al 1965.
L'attrazione simbolo di Edenlandia è, dagli anni sessanta,
il Castello di Lord Sheidon. Vi sono anche numerosi punti di ristoro e un
grande spazio da 800 posti a sedere che consente di assistere a vari
spettacoli, come appunto il Palaeden, con rappresentazioni di musical dal vivo
e le proiezioni di film a tre dimensioni.
Per accedere a tutte la attrazioni del parco vi è il
cosiddetto Bracciale dell'Allegria che è acquistabile al prezzo di 12 euro,
mentre biglietti singoli per le singole attrazioni e riduzioni per i bambini
sono previste in varie forme.
A fine anni duemila è in studio un programma di
riqualificazione di Edenlandia, per consentire di aumentare l'area del parco,
per il momento abbastanza limitata, con attrazioni a maggior contenuto in
"adrenalina" e una variazione dell'aspetto scenografico.
Dopo l'eliminazione di attrazioni quali il Dominator, il
Bruco Mela, la Torre, la fatiscente ruota panoramica e il Polyp, ecco arrivare
ad Edenlandia delle nuove attrazioni della ditta Viviani Riders. Si tratta del
mega-ottovolante Thriller, del Jumping Frog, del percorso avventura Mixtreme,
dello Space Shooter e del Ranger, nave rotante con giro della morte. Circa un
anno dopo le attrazioni Thriller e Space Shooter vengono abolite. Sono stati
poi aggiunti in più solo dei gonfiabili e un percorso di arrampicata.
ULTIMI ANNI: FALLIMENTO E CHIUSURA
- Nel 2011 è arrivata la richiesta di fallimento da parte di Equitalia alla
società Park and Leisure che gestisce giardino zoologico e Edenlandia, a causa
di debiti pari a 2 milioni e mezzo di euro nei confronti di Mostra d'Oltremare,
proprietaria del terreno. Nel giugno 2011 è stata presentata una richiesta di
acquisto del parco per 8 milioni di euro. Il 3 agosto 2011 i 40 dipendenti sono
entrati nella cordata di imprenditori per salvare il parco. Il 5 ottobre 2011
deciderà il tribunale fallimentare il futuro di Edenlandia. Il 24 maggio 2012
il curatore fallimentare ha pubblicato il bando internazionale per l'
Edenlandia e lo zoo Il 28 gennaio 2013 il vertice in prefettura si è cercato
conclude con l'acquisto dell'intera area flegrea, comprendente il parco
divertimenti e il giardino zoologico, ad opera della società italo-svizzera
Brain's park ma salta la vendita perché nell'area sono presenti delle
costruzioni abusive. Ultimamente nel parco sono stati tolti dei giochi per
adulti, in particolare molte macchine ormai malfunzionanti come per esempio il
punchball. Il 31 gennaio 2013 il parco è stato chiuso al pubblico in attesa di
una soluzione.
Stando a quanto detto dal sindaco della città Luigi de
Magistris, il parco riaprirà nel 2015. Una cordata di imprenditori si è fatta
avanti per creare una nuova società che prenderà il nome di New Edenlandia Srl
e che sarà capitanata da Mario Schiano firmando il contratto il 20 ottobre
2014. L'obiettivo è quello di riqualificare e riaprire il parco e reintegrare i
50 dipendenti che avevano perso il posto dopo la chiusura.
Entro l'estate del 2015 si conta di poter riaprire i
battenti e riportare in auge uno dei parchi divertimento più amati del sud
italia. Ben 7 saranno le nuove attrazioni che andranno sostituite ad alcune
attrazioni vecchie e fatiscenti come il Castello di Lord Sheidon e lo Star Wars
ma anche sui tronchi ci sarà da capire se rimarranno. A causa di un sopralluogo
del comune, che ha denunciato abusi edilizi all'interno del parco, I lavori
sono come detto momentaneamente sospesi.
Perchè in questa città sono capaci di distruggere tutto.
Anche, e soprattutto, i sogni...
(Fonte: Wikipedia)
speriamo davvero che questo Parco venga di nuovo messo in attività! non capisco perché cose che anni fa andavano, ora non vanno più! ..del resto Mirabilandia e Gardaland stanno al Nord e potrebbero benissimo non essere in concorrenza con un parco divertimenti a Napoli! aggiornaci..
RispondiEliminaciao!
Che tristezza...
RispondiEliminake scandal
RispondiEliminaBene per chi sta lavorando alla riqualificazione dell'area. L'Italia non ha bisogno di "lagne" ma di progetti e lavoro ben fatto
RispondiEliminaPure la Napoli-Portici fu la prima ferrovia d'Italia e abbiamo fatto una così brutta fine. Per noi della Campania Felix sembra che la massima cosiddetta evangelica si sia invertita: "Beati i primi perché saranno gli ultimi".
RispondiEliminaChe tristezza!!! Ancora me lo ricordo di quando ero piccolo e i miei genitori mi ci portavano. Non sempre, purtroppo, ma quelle volte che ci andavo per me era una gran gioia. Forse i signori che regnano a Napoli non ci ricavavano molto ed hanno deciso di distruggere un parco giochi che per i bambini napoletani era una cosa bellissima. Mi ricordo il primo giro fatto nelle macchine della , ero piccolo e mi sembrava di guidare l'auto, mi ci impegnavo nel girare a destra e sinistra non capendo che seguiva un percorso prefissato su un binario. Non prendetemi in giro, ero piccolo e con mio padre che mi ci accompagnava mi sentivo grande perchè ero io a guidare e lui, mi ricordo, per farmi ridere ancor di più, mi diceva di stare attento, di girare il volante piano per andare dritto. Ora che mio padre non c'è più sarebbe dispiaciuto anche lui e si vergognerebbe anche un pò.
RispondiEliminaSalve,
RispondiEliminasono Matteo Morreale di www.Napolike.it, vi contatto in merito ad un’immagine di nostra proprietà che avete utilizzato in questo articolo (questa: http://3.bp.blogspot.com/-1ZlEAtmWVKI/VPCikQe425I/AAAAAAAAErk/VaKQJW5SzOw/s1600/edenlandia-1.jpg). Non trovando un riferimento debbo rispondere qui.
L’immagine è stata prodotta dal nostro grafico, gradiremmo, pertanto, essere almeno citati come fonte della stessa :)
Certo di una risposta positiva, vi porgo i miei più cordiali saluti.
Matteo
Salve. Mi scuso per l'inconveniente. Se vuole darmi il nome dell'autore lo inserisco quanto prima nella didascalia.
EliminaGrazie