Netanyahu ha basato la sua campagna elettorale sul terrore,
parlando costantemente di ebrei in pericolo, soprattutto per la vicina Iran che
prosegue il suo programma nucleare, per la nemica storica Palestina e per le
varie sigle islamiste che stanno terrorizzando il Mondo (proprio in queste ore
si contano morti e ostaggi, tra cui italiani, in un Museo della Tunisia). Aveva
pure parlato di "pericolo arabo", visto che la loro lista avanzava
nei sondaggi. Una strategia che si è rivelata vincente, dato il successo
elettorale pure maggiore rispetto al 2013, quando aveva ottenuto diciotto
seggi.

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