IL MOLLEGGIATO NEGLI ULTIMI VENT'ANNI HA CAMBIATO PIU' VOLTE
OPINIONE POLITICA
Adriano Celentano, uno dei più grandi cantanti italiani. Nel
corso dei decenni è riuscito sempre a ritagliarsi un suo spazio, anche quando
non gli sono state scritte più canzoni all'altezza del suo talento. Dopo i
fasti degli anni '60-'70, nei decenni successivi è stato soprattutto un
brillante attore di divertenti commedie comiche, nonché efficace One man show
(d'altronde negli anni della contestazione era un seguitissimo predicatore). La
sua rinascita artistica la si deve all'album Io non so parlar d'amore,
pubblicato nel 1999, che vanta la collaborazione di Mogol, Gianni Bella e Fio
Zanotti (ha venduto 2 milioni di copie). Nell'ultimo ventennio Celentano si è
anche caratterizzato per le sue prese di posizione politiche, molto oscillanti
e mutevoli, che seguono soprattutto le onde del populismo.
DA BERLUSCONI A PRODI, PASSANDO PER
GRILLO, RENZI E SALVINI – Se negli anni '90 Celentano aveva lasciato
carpire delle simpatie per Silvio Berlusconi, nel 2007 disse che Romano Prodi
era nella direzione giusta. Nel 2013 è poi passato con Beppe Grillo, sostenendo
il Movimento cinque stelle mediante una lunga lettera, mentre l'anno scorso ha
approvato il fatto che Renzi stringesse con Berlusconi il patto del Nazareno.
L'ultima giravolta qualche settimana fa, quando ha detto di voler abbandonare
Grillo e Renzi – rei di non pensare ai problemi della gente – e di star
pensando a Matteo Salvini.
Dopo aver appreso questa notizia, Salvini gli avrà dedicato proprio
una sua canzone: Ma non vorrei che tu, a mezzanotte e tre, stia già pensando a
un altro politico…
Starà pensando a Cosentino o a Mastella: un nostalgico ritorno a quel Sud che, in fondo, lo ha generato.
RispondiEliminaCelentano ipocrita per natura, lui che si definisce amante della natura non ha esitato a spianare un intera collina per il parco della sua tenuta.
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