POTREBBE ESSERE PRESA DI MIRA DAGLI JIHADISTI, METTENDO IN
PERICOLO ANCHE L'ITALIA
Il Medioriente è sempre più una polveriera. Come non
bastasse la quasi sessantennale guerra tra Israele e Palestina, le spaccature
in Libano e la destabilizzazione politica in Iraq, Libia e Siria, ora ci si
mette pure un'accesa diatriba tra Arabia Saudita e Iran. Come noto, il
principale alleato arabo degli Usa ha condannato a morte 47 persone accusate di
terrorismo. Tra i giustiziati anche l’influente imam sciita Nimr al-Nimrits. Non
si è fatta attendere la condanna dell'Iran, Paese dove gli sciiti costituiscono
oltre il 75% della popolazione, mentre nella stessa Arabia Saudita sono una
netta minoranza, solo il 5% della popolazione totale. Per capirne di più sulla
differenza tra sunniti e sciiti, due diverse fazioni musulmane, rinvio
a questo post.
Al momento, tra i due Paesi c'è solo una guerra diplomatica,
con il ritiro dei rispettivi ambasciatori dai due Stati. Ma il contrasto
potrebbe anche sfociare in un conflitto armato.
CENTRALE NUCLEARE IN EGITTO -
In quel contesto, così teso e frammentato, rientra anche l'Egitto. Paese per
alcuni decenni pacificato con la forza dalla dittatura di Mubarak. Ma caduto il
quale, è ripiombato nuovamente nell'instabilità, tra rappresaglie e attentati.
E in quel calderone che sarà costruita una centrale nucleare. La quale, sarà
pure realizzata sul lato del Mediterraneo, a 185 km dal Cairo e 150 km da
Alessandria. E purtroppo, non così lontano dalle nostre coste. La zona
designata è infatti El Dabaa. Basta farsi un giro su Google Maps per rendersi
conto quanto in fondo non sia così lontana da noi.
REALIZZATA DALLA RUSSIA - A
realizzarla sarà la Russia e costituirà la prima nel Paese nordafricano, con
quattro reattori della potenza di 1200 megawatt ciascuno. L'accordo intergovernativo, firmato al Cairo
alla presenza del presidente Al Sisi, fa seguito all'intesa siglata durante la
visita di Putin in Egitto lo scorso febbraio. Per costruirla occorreranno 12
anni, i primi lavori inizieranno già a dicembre. Il progetto aveva suscitato le
proteste, in passato anche violente, degli abitanti. E' da tempo che il Cairo
voleva riprendere il suo programma nucleare, sospeso quasi 30 anni fa dopo
l'incidente di Chernobyl. Ironia della sorte, saranno proprio i post-sovietici
a realizzarla.
Non ci resta che sperare che da qui a dodici anni la
situazione lì si sia calmata. Ma considerando come sono andate le cose da qui a
12 anni fa, dubito fortemente.
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