IL MOVIMENTO FONDATO DA GRILLO HA PRIMA ESPULSO IL
CONSIGLIERE IN ODORE DI CAMORRA E POI IL SINDACO DELLA CITTA' ROSA CAPUOZZO
Partito democratico e Forza Italia non hanno perso tempo nel
prendere la palla al balzo e speculare il più possibile sul caso Quarto
riguardante il Movimento cinque stelle. D'altronde, l'occasione è ghiotta. Per
loro che per decenni (anche quando si chiamavano diversamente) hanno candidato
a tutti i livelli istituzionali indagati o condannati. Peccato per loro però
che il movimento fondato da Grillo si sia distinto ancora una volta, non
difendendo a oltranza o perfino ricandidato gente in odore di mafia, camorra o
'ndrangheta. O peggio ancora, candidandola anche in caso di già avvenuta
condanna.
IL DIVERSO COMPORTAMENTO DEI CINQUE
STELLE - I Cinquestelle hanno di fatto già cacciato anticipatamente i
soggetti responsabili del pasticcio in quel di Quarto. In primis il consigliere
grillino Giovanni De Robbio, indagato per voto di scambio e tentata estorsione,
già a dicembre, quando il bubbone mediatico non era ancora esploso. E poi il
Sindaco stesso, Rosa Capuozzo, la quale non è indagata, ma secondo il pm
Woodcock ha avuto una “condotta non lineare e sicuramente da approfondire”.
Nelle intercettazioni agli atti dell’inchiesta emerge che era al corrente del
ricatto di De Robbio ai suoi danni, ma non lo ha denunciato. Parla dell'ex
consigliere come persona che scalciava e pressava per ottenere determinate cose
dall'amministrazione, ma lei avrebbe resistito. Dunque non si è fatta
corrompere, ma sapeva e non ha denunciato.
Ecco la differenza. I Cinquestelle invitano a dimettersi e
poi espellono una persona che non è neanche indagata, ma non ha ottemperato al
meglio il suo ruolo e il codice etico del movimento. Rosa Capuozzo dice di
voler andare avanti con la sua maggioranza, pur perdendo il sostegno del M5S.
Il quale, in questa vicenda, è in fondo parte lesa. Oltretutto, i presunti voti
della Camorra non sono stati neppure decisivi.
QUARTO PRIMO ESPERIMENTO - I
cittadini di Quarto volevano svoltare una volta per tutte, dopo anni di
amministrazioni conniventi con la criminalità organizzata locale. Il Movimento
cinque stelle ha ottenuto al ballottaggio il 70% dei voti. Gli altri competitors
erano tutte liste civiche. Nessun vecchio partito ha ritenuto presentarsi col
proprio simbolo. Il che è un altro segnale.
Certo, che l'entusiasmo non basti è un altro discorso.
Purtroppo la Campania, oltre al cancro provocato dalla Terra dei fuochi, ha un
cancro insito nella politica stessa. E ci vorranno decenni per estirparlo e far
sì che ad amministrare i suoi Comuni sia gente onesta, coraggiosa, che voglia
svoltare davvero. Quarto è stato un primo sussulto, un primo esperimento
pentastellato finito purtroppo male. Ma deve servire da lezione per il futuro.
Per non lasciare i comuni di questa regione malata in tutti i sensi ancora in
mano a certa gente.
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