HA DEBITI PER 180 MILIONI DI EURO. DA UNA SETTIMANA NON AVVIENE LA RACCOLTA DEI RIFIUTI. SALTATA ANCHE LA MENSA NELLA SCUOLA PIU’ IMPORTANTE DELLA CITTA'
Caserta, cittadina urbanisticamente ordinata, pulita, gradevole con il suo color salmone. Comune che vanta entro i suoi confini un gioiello dell’architettura vanvitelliana quale la Reggia di Caserta, nonché frazioni che dal punto di vista urbanistico pure hanno molto da dire: Briano, San Leucio, Casertavecchia.
Eppure, anche questo Comune che sfiora gli 80mila abitanti rischia di andare al collasso, di trovarsi sommerso nei rifiuti (in parte già è accaduto) e di dover privare i suoi orgogliosi cittadini di alcuni servizi essenziali. Come d’altronde già sta avvenendo per la mensa scolastica della scuola materna De Amicis di corso Giannone.
I DEBITI – Il da poco eletto Sindaco di centro-destra Pio Del Gaudio, che ha avvicendato lo sfiduciato sindaco di centro-sinistra Nicodemo Petteruti, ha
LE PRIME CONSEGUENZE - Ed ecco che lo sciopero dei lavoratori ha già comportato 5 giorni di mancata raccolta dei rifiuti in città. In strada non sono state raccolte almeno 650 tonnellate di rifiuti, e fuori ai cancelli delle isole ecologiche sono stati depositati dai cittadini rifiuti speciali di ogni genere.
Altra conseguenza è la cessazione del servizio mensa alla scuola materna De Amicis di corso Giannone. Ma la mensa non è l'unico problema visto che, sempre a causa dei gravi problemi finanziari, anche i librai hanno chiuso il credito al Comune e non accettano più i buoni per acquistare i testi scolastici.
I genitori hanno così deciso di fare in autonomia sia bando che assegnazione del nuovo servizio, e così, piuttosto che pagare il ticket mensa al Comune, si autotasseranno per finanziare un servizio di mensa privato riservato ai soli bambini della scuola.
Speriamo che i disagi per i casertani si fermino ai già gravi disservizi relativi alla raccolta dei rifiuti e alla mensa scolastica. Ma i debiti “patiti” dal Comune sono tali che tutto lascia presagire che i problemi per i cittadini non si fermeranno a questi.
(Fonti: Eco di Caserta, Corriere del Mezzogiorno)
Caserta???? Ma quanti abitanti ha? E dopo Parma con ben 800 milioni (ma qualcuno dice si superino i 1.000!) ....Hanno spostato il debito dal bilancio centrale alla PA periferica. Una catastrofe
RispondiEliminaStefania
A Caserta il primo problema è fare la rivoluzione e riconquistarla alla società civile, dando dignità alla città migliore, spesso senza voce
RispondiEliminaBilly
i comuni falliti ormai spuntano come i funghi... poveri noi!
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