Ad inizio giugno è stato presentato il progetto “NaplEst”, mirante a rilanciare la zona orientale di Napoli. Consta di 16 progetti, su un’area di 265 ettari, per un investimento pari a 2,3 miliardi (di cui il 95% proveniente da privati), puntando a creare 26 mila nuovi posti di lavoro a regime.
Come ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione Marilù Faraone Mennella, Presidente del Comitato promotore di NaplEst denominato “NaplEst Viva, Napoli Vive" che fa capo a 18 imprenditori: «lo slogan dell’operazione è ’Viva, Napoli Vive’ a rimarcare che la città, i suoi uomini, i suoi imprenditori non si rassegnano (…) Noi all’unità del Paese ci crediamo davvero, sbaglia chi dice che tutto quello che riguarda il Mezzogiorno è fumoso, e questo progetto è una risposta concreta a chi la pensa così. Anche qui c’è gente che si rimbocca le maniche, praticando quella ’rivoluzione silenziosa’ di cui si sente il bisogno».
Dei 16 progetti previsti, un intervento è già terminato, ossia il nuovo Auchan in via Argine; tre lo saranno entro il 2011, cinque nel 2013 e gli altri saranno realizzati tra il 2015-2018.
Eccoli nel dettaglio:
1) Brin 69 Recupero complesso industriale ex Mecfond
Promotore: Aedifica Srl
2) Completamento e riqualificazione del comparto orientale del Centro Direzionale di Napoli
Promotore: Agorà 6 Spa
3) Completamento dell’ex Isola 8 del Centro Direzionale di Napoli
Promotore: Consorzio per il comparto Cd
4) Riqualificazione delle Isole edificatorie 17 e 18 del Centro Direzionale di Napoli
Promotore: Garcos Srl
5) Programma di Recupero Urbano Rione S. Alfonso
Promotore: ATI PA.CO- Pacifico costruzioni Spa: Co.Ge.Pa Costruzioni generali Spa; Enrico Del Gaudio Spa; Credendino Costruzioni Spa
6) Metropolitana di Napoli
Promotore: Mn Metropolitana di Napoli Spa
7) Recupero complesso industriale ex Interfan
Promotore: Vegagest Immobiliare Sgr spa
8) Realizzazione del Terminal di levante
Promotore: Conateco Spa
9) Realizzazione di un porto turistico e relative infrastrutture a terra a Vigliena (San Giovanni a Teduccio)
Promotore: Porto Fiorito S.p.A
10) Riqualificazione dell’area industriale dismessa Feltrinelli a Gianturco
Promotore: Gruppo Aedes Spa
11) Riqualificazione dell’Area Eni dell’ Ex deposito costiero Agip
Promotore: Eni Spa
12) Riqualificazione urbana delle aree deposito Q8 a Napoli est
Promotore: Kuwait Petroleum Spa
13) Realizzazione di un’attrezzatura urbana e territoriale per la musica ed i grandi eventi con annesse strutture complementari di servizi
Promotore: Palaponticelli Srl
14) Ristrutturazione urbanistica dell’area ex Breglia
Promotore: Consorzio per la Riqualificazione di Ponticelli
15) Parco urbano e attrezzature per il tempo libero ed il commercio a Ponticelli
Promotore: Mata Srl
16) Riqualificazione di un area industriale dismessa per il centro commerciale Auchan in via Argine
Promotore: Icn Spa Cogei costruzioni Spa
Un progetto ambizioso dunque, destinato ad un’area abbandonata a sé stessa (come tante) dalla malapolitica, qual è quella che riguarda i Comuni di Poggioreale, Barra, San Giovanni e Ponticelli.
Speriamo però che alle buone intenzioni e le promesse, di cui il Sud ne ha fin sopra le scatole, si accompagnino fatti concreti; speriamo cioè che questo progetto non finisca solo per arricchire i politici, gli imprenditori e i malavitosi di turno, con opere realizzate male o lasciate a metà, spesso utilizzate come un’ottima scusa per accaparrarsi fondi statali ed europei.
Tra i tanti progetti succhia-soldi falliti, noi napoletani non abbiamo certo dimenticato quello di “Bagnoli Futura”, avviato nel 2002 mediante la costituzione della “Società di trasformazione urbana” omonima, per rilanciare il quartiere di Bagnoli, profondamente provato e ferito dopo la chiusura dello stabilimento “Italsider” avvenuta nel 1991. Sono quasi vent’anni che gli abitanti della zona, e i campani in generale, vengono illusi (anche se da diversi anni non più) da uno slogan ormai svuotato di ogni senso: “il rilancio di Bagnoli”. Ciò che invece resta è un mare inquinato e un’ampia area abbandonata.
Il presente post è stato pubblicato anche sul Blog del giornalista de "La Repubblica" Antonello Caporale: http://antonello-caporale.bcdeditore.it/2010/08/naplest%E2%80%A6mill-paur/
(Fonte: Il Denaro)
Come ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione Marilù Faraone Mennella, Presidente del Comitato promotore di NaplEst denominato “NaplEst Viva, Napoli Vive" che fa capo a 18 imprenditori: «lo slogan dell’operazione è ’Viva, Napoli Vive’ a rimarcare che la città, i suoi uomini, i suoi imprenditori non si rassegnano (…) Noi all’unità del Paese ci crediamo davvero, sbaglia chi dice che tutto quello che riguarda il Mezzogiorno è fumoso, e questo progetto è una risposta concreta a chi la pensa così. Anche qui c’è gente che si rimbocca le maniche, praticando quella ’rivoluzione silenziosa’ di cui si sente il bisogno».
Dei 16 progetti previsti, un intervento è già terminato, ossia il nuovo Auchan in via Argine; tre lo saranno entro il 2011, cinque nel 2013 e gli altri saranno realizzati tra il 2015-2018.
Eccoli nel dettaglio:
1) Brin 69 Recupero complesso industriale ex Mecfond
Promotore: Aedifica Srl
2) Completamento e riqualificazione del comparto orientale del Centro Direzionale di Napoli
Promotore: Agorà 6 Spa
3) Completamento dell’ex Isola 8 del Centro Direzionale di Napoli
Promotore: Consorzio per il comparto Cd
4) Riqualificazione delle Isole edificatorie 17 e 18 del Centro Direzionale di Napoli
Promotore: Garcos Srl
5) Programma di Recupero Urbano Rione S. Alfonso
Promotore: ATI PA.CO- Pacifico costruzioni Spa: Co.Ge.Pa Costruzioni generali Spa; Enrico Del Gaudio Spa; Credendino Costruzioni Spa
6) Metropolitana di Napoli
Promotore: Mn Metropolitana di Napoli Spa
7) Recupero complesso industriale ex Interfan
Promotore: Vegagest Immobiliare Sgr spa
8) Realizzazione del Terminal di levante
Promotore: Conateco Spa
9) Realizzazione di un porto turistico e relative infrastrutture a terra a Vigliena (San Giovanni a Teduccio)
Promotore: Porto Fiorito S.p.A
10) Riqualificazione dell’area industriale dismessa Feltrinelli a Gianturco
Promotore: Gruppo Aedes Spa
11) Riqualificazione dell’Area Eni dell’ Ex deposito costiero Agip
Promotore: Eni Spa
12) Riqualificazione urbana delle aree deposito Q8 a Napoli est
Promotore: Kuwait Petroleum Spa
13) Realizzazione di un’attrezzatura urbana e territoriale per la musica ed i grandi eventi con annesse strutture complementari di servizi
Promotore: Palaponticelli Srl
14) Ristrutturazione urbanistica dell’area ex Breglia
Promotore: Consorzio per la Riqualificazione di Ponticelli
15) Parco urbano e attrezzature per il tempo libero ed il commercio a Ponticelli
Promotore: Mata Srl
16) Riqualificazione di un area industriale dismessa per il centro commerciale Auchan in via Argine
Promotore: Icn Spa Cogei costruzioni Spa
Un progetto ambizioso dunque, destinato ad un’area abbandonata a sé stessa (come tante) dalla malapolitica, qual è quella che riguarda i Comuni di Poggioreale, Barra, San Giovanni e Ponticelli.
Speriamo però che alle buone intenzioni e le promesse, di cui il Sud ne ha fin sopra le scatole, si accompagnino fatti concreti; speriamo cioè che questo progetto non finisca solo per arricchire i politici, gli imprenditori e i malavitosi di turno, con opere realizzate male o lasciate a metà, spesso utilizzate come un’ottima scusa per accaparrarsi fondi statali ed europei.
Tra i tanti progetti succhia-soldi falliti, noi napoletani non abbiamo certo dimenticato quello di “Bagnoli Futura”, avviato nel 2002 mediante la costituzione della “Società di trasformazione urbana” omonima, per rilanciare il quartiere di Bagnoli, profondamente provato e ferito dopo la chiusura dello stabilimento “Italsider” avvenuta nel 1991. Sono quasi vent’anni che gli abitanti della zona, e i campani in generale, vengono illusi (anche se da diversi anni non più) da uno slogan ormai svuotato di ogni senso: “il rilancio di Bagnoli”. Ciò che invece resta è un mare inquinato e un’ampia area abbandonata.
Il presente post è stato pubblicato anche sul Blog del giornalista de "La Repubblica" Antonello Caporale: http://antonello-caporale.bcdeditore.it/2010/08/naplest%E2%80%A6mill-paur/
(Fonte: Il Denaro)
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