Il Sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, è stato ritrovato nella sua Audi A4 in una pozza di sangue, non lontano da casa sua, freddato presumibilmente con 9 colpi di pistola. Secondo gli inquirenti l’omicidio si è consumato tra le 22:30 e le 23 di domenica sera; a ritrovare il cadavere è stato il fratello che lo cercava avvisato dalla moglie del suo mancato rientro a casa, mentre i carabinieri sono giunti sul posto intorno alle 2:00 di lunedì.
Tutti parlano bene di lui, come un Sindaco impegnato nella lotta contro l’illegalità, e molto sensibile verso l’ambiente. Non a caso, le coste delle due frazioni di Pollica, Pioppi e Acciaroli, sono state insignite anche quest’anno della “bandiera blu” che attesta la validità delle acque e dei servizi.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, Alfredo Greco, che coordina le indagini sull’omicidio, conosceva personalmente Vassallo, e ne parla in termini molto positivi; rivela altresì come egli negli ultimi tempi fosse preoccupato e lo teneva costantemente informato sugli sviluppi di alcune vicende; quando accadeva qualcosa di particolare sul suo territorio, subito glielo segnalava. Greco parla di un agguato in stile camorra con modalità brutte e pesanti: un’esecuzione cattiva con troppi colpi sparati; non è comunque esclusa alcuna pista per le indagini.
Vassallo era stato rieletto sindaco di Pollica lo scorso mese di marzo, con una lista civica "Insieme per Pollica", anche se egli fa parte del Partito democratico.
Sul “sindaco pescatore”, come veniva chiamato Angelo Vassallo per la sua attività imprenditoriale nel settore ittico, pendevano però anche alcune denunce per estorsione, concussione e reati contro l’amministrazione della giustizia, e sono ora al vaglio degli investigatori e degli inquirenti per verificare se vi possa essere un collegamento tra queste e l’agguato della scorsa notte. Chissà, forse erano state avviate dalla stessa Camorra contro cui egli combatteva, proprio per infangarlo; ma sappiamo anche bene che in politica non esistono santi, quindi è giusto non escludere nulla a priori.
Per quello che ci è dato sapere ad oggi, possiamo solo dire che con Vassallo se ne va uno dei pochi politici che nel limite delle proprie forze e possibilità, cerca di non darla vinta alla Camorra; cosa resa ancor più difficile dal fatto che il Comune di Pollica, con le sue due frazioni di Pioppi e Acciaroli, da diversi anni è ormai riconosciuto ufficialmente come vera perla del Cilento, una delle poche rimaste in Campania, per le acque incontaminate, l’efficienza dei servizi, e per località non distorte dalla presenza delle masse turistiche; conservando intatte pertanto tranquillità e tipicità del proprio territorio. E proprio per questo, è diventato zona appetibile per i tentacoli delle criminalità organizzate, sempre in agguato per trarre profitti dal turismo e dalla ristorazione.
In memoria di Vassallo, lascio di seguito un video che ho girato dall’alto ad Acciaroli, che ritrae il mare e la costa; per far conoscere quella località a chi non vi è ancora stato o per rinfrescare la memoria a chi vi manca da tempo. Sperando che la morte di Vassallo non scoraggi quei pochi che lottano ancora per un’Italia migliore. I quali, ammettiamolo, sono sempre meno.
Tutti parlano bene di lui, come un Sindaco impegnato nella lotta contro l’illegalità, e molto sensibile verso l’ambiente. Non a caso, le coste delle due frazioni di Pollica, Pioppi e Acciaroli, sono state insignite anche quest’anno della “bandiera blu” che attesta la validità delle acque e dei servizi.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, Alfredo Greco, che coordina le indagini sull’omicidio, conosceva personalmente Vassallo, e ne parla in termini molto positivi; rivela altresì come egli negli ultimi tempi fosse preoccupato e lo teneva costantemente informato sugli sviluppi di alcune vicende; quando accadeva qualcosa di particolare sul suo territorio, subito glielo segnalava. Greco parla di un agguato in stile camorra con modalità brutte e pesanti: un’esecuzione cattiva con troppi colpi sparati; non è comunque esclusa alcuna pista per le indagini.
Vassallo era stato rieletto sindaco di Pollica lo scorso mese di marzo, con una lista civica "Insieme per Pollica", anche se egli fa parte del Partito democratico.
Sul “sindaco pescatore”, come veniva chiamato Angelo Vassallo per la sua attività imprenditoriale nel settore ittico, pendevano però anche alcune denunce per estorsione, concussione e reati contro l’amministrazione della giustizia, e sono ora al vaglio degli investigatori e degli inquirenti per verificare se vi possa essere un collegamento tra queste e l’agguato della scorsa notte. Chissà, forse erano state avviate dalla stessa Camorra contro cui egli combatteva, proprio per infangarlo; ma sappiamo anche bene che in politica non esistono santi, quindi è giusto non escludere nulla a priori.
Per quello che ci è dato sapere ad oggi, possiamo solo dire che con Vassallo se ne va uno dei pochi politici che nel limite delle proprie forze e possibilità, cerca di non darla vinta alla Camorra; cosa resa ancor più difficile dal fatto che il Comune di Pollica, con le sue due frazioni di Pioppi e Acciaroli, da diversi anni è ormai riconosciuto ufficialmente come vera perla del Cilento, una delle poche rimaste in Campania, per le acque incontaminate, l’efficienza dei servizi, e per località non distorte dalla presenza delle masse turistiche; conservando intatte pertanto tranquillità e tipicità del proprio territorio. E proprio per questo, è diventato zona appetibile per i tentacoli delle criminalità organizzate, sempre in agguato per trarre profitti dal turismo e dalla ristorazione.
In memoria di Vassallo, lascio di seguito un video che ho girato dall’alto ad Acciaroli, che ritrae il mare e la costa; per far conoscere quella località a chi non vi è ancora stato o per rinfrescare la memoria a chi vi manca da tempo. Sperando che la morte di Vassallo non scoraggi quei pochi che lottano ancora per un’Italia migliore. I quali, ammettiamolo, sono sempre meno.
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