Si chiama “choking” o “fainting game” l’ultima frontiera varcata dagli adolescenti per sballarsi e provare istanti da brivido. Non si tratta di droghe o pratiche sessuali, bensì di provocare uno svenimento per soffocamento atto a raggiungere uno stato di euforia.
IN COSA CONSISTE? - La pratica consiste nel bloccare per alcuni secondi l'afflusso di ossigeno al cervello esercitando una pressione sulla carotide, praticando dunque un finto strangolamento. L'ipossia che deriva dall'azione di soffocamento provoca una temporanea perdita dei sensi, cui fa seguito uno stato di stordimento e benessere. Tale pseudo-benessere è percepito quando il sangue precedentemente bloccato torna ad affluire con impeto al cervello. Il tutto, al prezzo dell'irreversibile perdita di migliaia di cellule cerebrali.
Oltre ai danni neurologici vi sono le contusioni riportate in seguito alle frequenti cadute. Questo, quando va bene, altrimenti il 'gioco' può finire in tragedia, concludendosi in un blackout senza possibilità di ritorno alla luce dovuto alla prolungata mancanza di ossigeno.
IN USA HA GIA’ MIETUTO DIVERSE VITTIME - Negli Stati Uniti le vittime sono già numerose: i dati forniti dalle statistiche Usa e pubblicati sul sito “Choking Game Community Support” (www.gaspinfo.com) segnalano ben 154 casi mortali dal 2008 a oggi, che hanno coinvolto giovani di un'età compresa tra i 9 e i 16 anni. Il fenomeno ha preso piede tra i ragazzini, che pensano così di raggiungere una condizione di “beato stordimento” senza fare uso di droghe. Ovviamente non può mancare la popolarità su internet, pubblicando su Youtube il video di questo quarto d'ora di pura follia.
E’ ARRIVATO ANCHE IN ITALIA - Tanto quanto è da prassi, nel nostro Paese, di imitare tutte le assurdità che giungono dall’oltre Oceano. Il primo preoccupante segnale giunge dall'Alto Adige, dove la dirigente di una scuola professionale di Bressanone ha lanciato l'allarme, affermando che circa un mese fa gli educatori del convitto hanno notato che uno degli studenti aveva una piccola ferita al capo. Hanno poi scoperto che l'incidente era avvenuto durante un soffocamento indotto. Infatti, uno dei pericoli, oltre al mancato rinvenimento, è proprio quello che il ragazzo perdendo i sensi possa urtare violentemente la testa a terra.
Speriamo che il caso dell’Alto Adige resti isolato e che anche in America questa pratica vada a scomparire. Come tante altre assurdità progettate dall’incoscienza del mondo adolescenziale.
IN COSA CONSISTE? - La pratica consiste nel bloccare per alcuni secondi l'afflusso di ossigeno al cervello esercitando una pressione sulla carotide, praticando dunque un finto strangolamento. L'ipossia che deriva dall'azione di soffocamento provoca una temporanea perdita dei sensi, cui fa seguito uno stato di stordimento e benessere. Tale pseudo-benessere è percepito quando il sangue precedentemente bloccato torna ad affluire con impeto al cervello. Il tutto, al prezzo dell'irreversibile perdita di migliaia di cellule cerebrali.
Oltre ai danni neurologici vi sono le contusioni riportate in seguito alle frequenti cadute. Questo, quando va bene, altrimenti il 'gioco' può finire in tragedia, concludendosi in un blackout senza possibilità di ritorno alla luce dovuto alla prolungata mancanza di ossigeno.
IN USA HA GIA’ MIETUTO DIVERSE VITTIME - Negli Stati Uniti le vittime sono già numerose: i dati forniti dalle statistiche Usa e pubblicati sul sito “Choking Game Community Support” (www.gaspinfo.com) segnalano ben 154 casi mortali dal 2008 a oggi, che hanno coinvolto giovani di un'età compresa tra i 9 e i 16 anni. Il fenomeno ha preso piede tra i ragazzini, che pensano così di raggiungere una condizione di “beato stordimento” senza fare uso di droghe. Ovviamente non può mancare la popolarità su internet, pubblicando su Youtube il video di questo quarto d'ora di pura follia.
E’ ARRIVATO ANCHE IN ITALIA - Tanto quanto è da prassi, nel nostro Paese, di imitare tutte le assurdità che giungono dall’oltre Oceano. Il primo preoccupante segnale giunge dall'Alto Adige, dove la dirigente di una scuola professionale di Bressanone ha lanciato l'allarme, affermando che circa un mese fa gli educatori del convitto hanno notato che uno degli studenti aveva una piccola ferita al capo. Hanno poi scoperto che l'incidente era avvenuto durante un soffocamento indotto. Infatti, uno dei pericoli, oltre al mancato rinvenimento, è proprio quello che il ragazzo perdendo i sensi possa urtare violentemente la testa a terra.
Speriamo che il caso dell’Alto Adige resti isolato e che anche in America questa pratica vada a scomparire. Come tante altre assurdità progettate dall’incoscienza del mondo adolescenziale.
(Fonte: Notizie.virgilio.it)
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