LA COMMISSIONE WORLD HERITAGE, RIUNITASI PER DIECI GIORNI A PARIGI, HA STABILITO I NUOVI SITI DA CONSIDERARE PATRIMONIO MONDIALE. PASSANO DA 911 A 935
Sono 25 i nuovi siti Unesco World Heritage, che si vanno così ad aggiungere ai 911 già esistenti; per un totale di 936. I lavori della 35ma sessione dell'apposito comitato dell'organismo mondiale si sono svolti a Parigi nell'arco di dieci giorni. Le candidature, per quest'anno, erano 37.
Sono 25 i nuovi siti Unesco World Heritage, che si vanno così ad aggiungere ai 911 già esistenti; per un totale di 936. I lavori della 35ma sessione dell'apposito comitato dell'organismo mondiale si sono svolti a Parigi nell'arco di dieci giorni. Le candidature, per quest'anno, erano 37.
LA GERMANIA SE NE AGGIUDICA DI PIU’, SEGUITA DAL GIAPPONE - Vincitrice assoluta della sessione è la Germania, che porta a casa 3 nuove presenze: la Fabbrica Fagus di Alfeld, in Bassa Sassonia, capolavoro di design industriale firmato da Walter Gropius nel 1910; le Palafitte alpine; le antiche foreste di faggi (che si prolungano nei Carpazi, già inseriti nel patrimonio Unesco). A quota due il Giappone: le isole Ogasawara - arcipelago tropicale situato a 1000 km a sud di Honshu - e la storica capitale del regno del Nord del paese Hirazuimi. Quattro nuove citazioni per il Medio Oriente, (più uno per la Turchia, la splendida Moschea Selimye di Edirne, capolavoro di Sinan, il Michelangelo ottomano); cinque per l'Africa. E poi ancora, Mongolia, Vietnam e America Latina.
ITALIA ANCORA PRIMA - L'Italia porta a casa due nuove iscrizioni: la Rete Longobarda e le palafitte alpine di Ledro e Fiavè. Queste ultime si trovano in Trentino, ma sconfinano con i Paesi circostanti: Svizzera, Austria, Francia, Germania e Slovenia. L’Italia mantiene ancora il comando della classifica con 47 siti nella lista, il 5 per cento del totale.
LE ZONE A RISCHIO - La Lista Unesco comprende da sempre una zona "rossa", quella dei luoghi in pericolo. Una lista dalla quale si può uscire se si rimuovono le condizioni di rischio: edilizia abusiva, inquinamento, scarsa manutenzione, ecc. Quest'anno entrano nella "black list" la riserva Rio Platano in Honduras e la foresta tropicale di Sumatra in Indonesia. Esce invece perché fuori pericolo il santuario naturale di Manas in India.
La sessione 2011 si segnala anche per una polemica. La Thailandia minaccia l'uscita dalla Convenzione e dal Comitato per problemi legati al Tempio di Preah Vihear, da decenni conteso alla Cambogia.
Ecco i 25 nuovi siti entrati nella lista Unesco: http://viaggi.repubblica.it/multimedia/i-25-piu-uno-nuovi-siti-unesco-world-heritage/30013459/2/1.
Dovrebbero essere 26, ma le foreste di faggi della Germania sono state annesse a quelle confinanti dei Carpazi, che già facevano parte del Patrimonio dell'Umanità.
(Fonte: La Repubblica)
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