sabato 31 dicembre 2011

LE STRISCE, IL ROCK MADE IN NAPLES


GIUNTI AL TERZO ALBUM, CON IL SINGOLO LASCIARE TUTTO ANDARE IN ROTAZIONE RADIOFONICA DA SETTEMBRE

Napoli partorisce continuamente gruppi rock interessanti che, muovendosi soprattutto per una mera squisita passione per la musica e senza particolari fini professionali (poi se arrivano, ben venga), si esibiscono in festival o locali tra cover e pezzi propri. Di tanto in tanto, qualcuno riesce pure ad emergere ed entrare nei circuiti commerciali. Tra questi, si stanno facendo strada Le strisce, giunti al loro terzo album: “Pazzi e poeti”. E pensare che sono stati scartati anche da Sanremo con il brano Vieni a vivere a Napoli, durante le selezioni di Domenica in. Ma hanno saputo ben rifarsi.
 

LA STORIA - La band è nata a Napoli e i componenti del gruppo, studenti universitari, sono: Davide Petrella alla voce, Andrea Pasqualini alla chitarra, Raffaele Papa alla batteria, Enrico Pizzuti alla chitarra, Francesco Caruso al basso. Provengono dalla provincia: Marano, Aversa, Quarto e Capodimonte. All'inizio si chiamavamo Goya, ispirandosi al pittore che dipingeva di notte. Poi hanno scelto un nome più facile da ricordare e da rappresentare graficamente: Le Strisce appunto. Nel 2008 il loro primo Ep d’esordio, "Fare il cantante", contenente quattro brani e pubblicato nel giugno 2008. Il 25 maggio del 2010 è stato pubblicato "Torna ricco e famoso", album d'esordio vero e proprio.

PAZZI E POETI - Il 20 settembre scorso è giunto "Pazzi e poeti". L’album, pubblicato con la Emi, contiene 11 brani, tra cui "Londra", già pubblicato a giugno e remixato da Useless Wooden Toys e Fanny Games, e Vieni a vivere a Napoli, pezzo col quale come detto la band ha partecipato alle selezioni di Sanremo giovani. La canzone ironizza sui luoghi comuni con cui il capoluogo campano viene da sempre etichettato; è stata scritta dal Frontman Davide nel 2008, proprio quando l’emergenza rifiuti aveva raggiunto il suo drammatico apice e su Napoli se ne dicevano di tutti i colori.
L’album è stato lanciato dal singolo “Lasciare tutto andare”, in rotazione radiofonica da inizio settembre e ancora oggi molto trasmesso. Come il pezzo sanremese, anche questo è disilluso ma al contempo stimola la voglia di reagire.   
Gli altri otto brani proseguono su questa falsariga, eccetto: Alle 10 sotto da te, che parla del ricordo nostalgico di un amore; La ballata del sesto piano, su un amore finito tragicamente; C’è solo un modo, che ironizza sull’amore fisico.

Fa piacere da napoletano sapere che c’è un gruppo di questa bistrattata città che si sta facendo strada senza passare per Talent o Reality show (anzi, che è stato perfino scartato dai meccanismi televisivi) e che non fa musica Leggera. Unico genere che in Italia attecchisce subito, malgrado la banalità e la ripetitività che da anni lo contraddistingue.

(Fonte: Rockol)

4 commenti:

  1. ma Napoli da sempre sforna di tutto,...feccia come D'Angelo e D'Alessio, ma anche artisti bravi come Daniele e Bennato..oltre ai jazzisti...

    BUON ANNO..e non sparate la bomba o'spread...ho visto i danni che provoca, manco a Beirut le usano cosi potenti...

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  2. Bavissimi! ;) Li ascolto sempre con piacere :)
    Spero riescano ad avere il successo che meritano!
    Buon Anno,Dottò! :*

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  3. ehm..non credo di conoscerli.. magari avrò ascoltato qualcosa e nn sapevo fossero loro ^_^ auguri carissimi :* bacini baciotti

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  4. we luka ho letto il post mo lo linko alla mia ragazza e ti faccio sapere le sue opinioni.. ahha

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