COMPLICI LA MASSA D’ARIA GELATA PROVENIENTE DALLA SIBERIA E
L’ANTICICLONE RUSSO. ANCHE IN ITALIA TEMPERATURE DI GRAN LUNGA SOTTO LO ZERO
Era Glaciale, o quasi. Su tutta l’Europa le temperature sono
calate di gran lunga sotto lo zero. Certo siamo nei cosiddetti “giorni della
merla”, i più freddi di tutto l’inverno; ma temperature simili non si vedevano
dal 1956, o in tempi più recenti, dal 1985. Causa di ciò è Buran, il vento
freddo della steppa che arriva dalla Siberia e che sta portando con sé una
massa d'aria gelida accompagnata da polvere di neve fittissima, capace anche di
oscurare la vista. Il gelo è spinto dall'altrettanto raro anticiclone russo. Un
freddo che ha già causato diverse vittime, specie nei Paesi dell’est, dove ha
raggiunto i livelli più alti.
I PIU’ COLPITI SONO I PAESI DELL’EST
- In Russia, precisamente in Carelia, il termometro ha toccato i -37 gradi, e
anche la città di Arcangelo è scesa per la prima volta sotto i -30. Da queste
zone il grande gelo si espanderà alla conquista dell'Europa. Le temperature
sono già precipitate: ieri -23 a Minsk, -22 a San Pietroburgo e -20 anche a
Bucarest. Almeno 18 persone sono morte in Ucraina e altre 10 in Polonia. Tre
vittime in Serbia, cinque in Bulgaria, un morto in Lituania, e uno nella
Repubblica Ceca. Le autorità ucraine hanno spiegato che negli ultimi 3 giorni
circa 500 persone sono state ricoverate per congelamento e ipotermia. Altre 17
mila hanno trovato riparo nei 1.500 rifugi allestiti nel Paese. Le temperature
sono scese bruscamente a -16 durante il giorno e a -23 nella notte. Analoga
situazione in Polonia, dove la colonnina di mercurio ha toccato improvvisamente
i -26 gradi. In Romania, dove si è registrato -27, nelle ultime 24 ore sono
morte sei persone; in Turchia, a Istanbul, sono stati cancellati 200 voli per
le abbondanti nevicate.
ANCHE IN ITALIA IL FREDDO NON
SCHERZA - Le previsioni dicono
che ci sarà eve tra mercoledì e giovedì sull'Emilia Romagna e in quasi tutte le
regioni centrali (tranne le coste tirreniche), poi dal 3 al 5 fiocchi bianchi
per tre giorni consecutivi su Marche, Abruzzo, Molise e Lucania, mentre dal 6
all'8 febbraio dovrebbe essere la volta di Puglia, Calabria e Sicilia. Ma se vi
sarà record nei prossimi giorni, è più probabile che arrivi dal freddo. L'aria
siberiana è giunta anche sull'Italia, prima al Nord già nella giornata di ieri,
per poi propagarsi, tra domani e il 4 febbraio, alle regioni del Medio
Adriatico e centrali, fino a raggiungere il Sud Italia tra il 5 e l'8 febbraio.
L'apice del freddo verrà toccato al Nord tra il 4 e il 6
febbraio, con valori minimi notturni tra -5 e -10 gradi, -15 gradi in Piemonte.
Per domenica sono previsti -16 a Torino, -14 a Bologna, -10 a Milano e Venezia,
-7 a Genova. Sulle Alpi centro-orientali, a 1.500 metri, le minime notturne
potranno scendere fino a 20 gradi sotto zero. Sulle regioni centrali il culmine
del gelo avverrà tra il 5 e il 7 febbraio, con valori minimi tra -5 e -10
gradi. Sempre domenica, -4 a Roma. Calo delle temperature anche nelle regioni
meridionali, dove nelle zone interne pure si raggiungerà il sotto zero.
I PIANI ANTI-FREDDO - Da
oggi, quindi, via a una serie di interventi. Mentre Autostrade per l'Italia si
prepara al peggioramento meteo con duemila mezzi pronti a scendere in strada,
Genova predispone la chiusura anticipata delle scuole (alle 14). Posti letto e
ricoveri, invece, per i senzatetto: a Torino, Firenze, e Milano dove verranno
accolti dalle 20 alle 8 in una zona del mezzanino della metropolitana della
stazione Centrale; a Roma metrò aperto fino a domenica. E di fronte
all'allerta, scatta l'allarme del Codacons, che mette in guardia automobilisti
e pedoni dalle lastre di ghiaccio. Sotto la lente Comuni e enti proprietari di
strade «colpevoli di non spargere sale e non spazzare la neve».
Dunque anche nel vecchio Continente le temperature si stanno
sempre più “estremizzando”, con estati sempre più torride ed inverni sempre più
gelidi. In Italia per fortuna a salvarci fino ad oggi è stato il sole, a lungo presente
anche al Nord dove in genere la neve si affaccia con insistenza già a metà novembre;
regalando un po’ ovunque temperature accettabili di giorno. Speriamo che questa
volta la merla non ci resti secca.
(Fonte: Corriere
della sera)
- 4 a Roma?! diavolo..
RispondiEliminae sì direi anch'io le temperature si stanno estremizzando e avrei anche un'idea sui motivi.. ma da questo orecchio in tanti non ci vogliono sentire e se ne infischiano dei cambiamenti climatici provocati dall'attività umana.. spero ci si pensi tutti (governi e singoli cittadini) prima che sia troppo tardi.
Ciao
(P.s. anch'io ho citato freddo e merla, ma in un altro senso :)