SU 28 MORTI, 22 SONO BAMBINI. NEGLI ULTIMI ANNI VARIE SONO
STATE LE NOTIZIE DI CRONACA CHE HANNO RIGUARDATO MINORENNI DEL BELGIO
Il tranquillo Belgio viene di tanto in tanto travolto da
notizie di cronaca agghiaccianti riguardanti bambini. Centinaia di casi di
pedofilia, la strage nell’asilo del Dendermonde di tre anni fa e ora
l’incidente di un autobus scolastico in Svizzera.
L’INCIDENTE IN SVIZZERA - Ventotto
persone hanno perso la vita, fra queste 22 bambini, in un gravissimo incidente
stradale avvenuto martedì notte a Sierre, nel cantone Vallese, in Svizzera. Per
motivi ancora ignoti (ma i siti di informazione svizzeri e belgi ipotizzano un
colpo di sonno dell'autista, unito probabilmente alla velocità eccessiva) un
pullman con targa belga ha urtato violentemente la parete sinistra di una
galleria autostradale, andandosi poi ad incastrare in un cunicolo di sicurezza.
Altri 24 bambini sono rimasti feriti, alcuni in modo grave (tre sono in coma
con lesioni cerebrali e toraciche) e per questo sono stati ricoverati negli
ospedali di Berna e Losanna. Entrambi gli autisti del pullman sono morti
nell'incidente. L'autobus trasportava 52 passeggeri provenienti dalle località
di Lommel e Heverlee, nel nord del Belgio. I bambini facevano parte di due
classi scolastiche delle medie. Il comandante della polizia del Vallese ha
parlato di tragedia «senza precedenti». L'ufficiale ha spiegato che elicotteri
e ambulanze hanno trasportato i feriti in quattro ospedali. Il ministero degli
Esteri belga Didier Reynders, ha riferito che l'autobus era stato noleggiato
insieme ad altri due mezzi da un gruppo cristiano. «È incomprensibile quanto
successo, - ha detto Reynders - c'erano tre bus in fila, e solo uno è rimasto
coinvolto nell'incidente, senza peraltro coinvolgere gli altri mezzi».
L'ambasciatore belga in Svizzera, Jan Luykx, ha detto che «è una tragedia per
tutto il Paese».
LA STRAGE NELL’ASILO DI DENDERMONDE
– Nella tranquilla Dendermonde, una città di 43.429 abitanti nella provincia
fiamminga delle Fiandre Orientali, il 23 gennaio 2009 un ventenne fa irruzione
in un asilo chiamato “Mondo delle favole” e con un coltello di 30 cm inveisce
contro i bambini e alcune persone che ivi lavoravano. Il bilancio di questa
folle spedizione omicida è stato di tre morti - due bambini e una delle assistenti
- e di tredici feriti gravi.
Il giovane folle, che ha tentato la fuga in bici, non è
risultato né psicopatico, né alcolizzato, né drogato. Aveva accennata in volto
la maschera di Joker. Il suo folle gesto è rimasto tutt’oggi inspiegato.
A quest’evento Luciano Ligabue ha anche dedicato una canzone
“Quando mi vieni a prendere?”, ultima traccia dell’album “Arrivederci mostro!”
PEDOFILIA – Raccapricciante
il numero e la tipologia dei casi di pedofilia in Belgio. Orrori, come quelli
che sarebbero stati compiuti dal pedofilo criminale Marc Dutroux, ribattezzato
“Il mostro di Marcinelle”. Fatti truci e sconvolgenti, che la dicono lunga
sulla diffusione di questo raccapricciante fenomeno.
Nei video del Dutroux si vedrebbero bambine violentate fino
ad essere uccise. La denuncia è stata fatta ieri durante le manifestazioni
organizzate a Parigi in occasione della prostituzione minorile e a dare
l’incredibile notizia è stata la signora Sophie Wirtz, a capo della sezione
belga del ‘Movimento del nido’ “. Più avanti altri fatti terribili: “Non si è
ancora toccato il fondo dell’orrore in questa tragedia - ha detto la signora
Wirtz - da due anni continuiamo a dire che le cassette video che fanno vedere
la morte in diretta di bambini circolano in Belgio e temo che nell’affare
Dutroux ci si orienti proprio verso questo genere di nefandezze”. La Wirtz
afferma che, dall’inizio dei fatti accaduti in Belgio, le video cassette di
pornografia minorile sequestrate sarebbero 600. La presidente del “Movimento
del nido”, nell’intervista pubblicata dal quotidiano, spiega che la pedofilia:
“non è un rapporto affettivo anzi è l’espressione del dominio sul bambino e lo
stadio estremo di questo dominio è proprio la morte”. Parole che bruciano come
fuoco.
Nell’affare Dutroux c’è di tutto: pedofilia, omicidi,
necrofilia, snuff-film e personaggi dell’alta società belga, del mondo
dell’alta finanza, della politica, etc. Questa è almeno l’opinione dei
cittadini belgi. E’ anche strano che ad oggi l’inchiesta non abbia portato
ancora a nulla circa i complici del Dutroux, anzi, sembra essersi arenata. Sono
tanti i misteri. Dutroux aveva già ricevuto nell’89 una condanna di 13 anni di
carcere per aver sequestrato e violentato, a più riprese, due minorenni nel
1985 e la sua compagna Michèle Martin è stata condannata a sei anni di carcere
per analoghe imputazioni. Ma i due non hanno scontato totalmente la pena,
avendo ottenuto la grazia direttamente dal re. Si mormora anche che le piccole
vittime sono molto di più di quanto è stato detto. Così, mentre in Belgio oltre
350 mila persone manifestavano in piazza contro il mostro di Marcinelle e i
tanti misteri che circondano quei crimini, in Svizzera calava il più stretto
silenzio sul magnate elvetico arrestato, in Sri Lanka, con l’accusa di aver
violentato mille e cinquecento bambini.
Molti anche i casi di preti pedofili. Le procure del Belgio
stanno tutt’oggi indagando su un centinaio di preti accusati di abusi sessuali
su minori. Per reati spesso commessi parecchi anni fa. La lista è stata
ricostruita proprio grazie alle informazioni raccolte con le perquisizioni
effettuate nel palazzo episcopale di Malines e in altri uffici nel giugno del
2010. La maggior parte dei religiosi coinvolti vive nell’area nord, in
particolare nelle Fiandre. Vatican Insider parla di preti “omosessuali”.
La Chiesa belga si è messa a disposizione della magistratura
e si è detta pronta anche a risarcimenti finanziari in favore delle vittime. Ma
le associazioni di queste ultime denunciano il tentativo da parte della Chiesa di
nascondere lo scandalo abusi. La sezione belga di Snap (Survivors Network of
Those Abused by Priests) in un comunicato rende noto che la Chiesa voleva “nascondere
i suoi crimini attraverso trattative riservate”, già dagli anni Novanta. Con
tanto di “negoziati segreti per mettere a tacere, pagando, lo scandalo dei
preti pedofili”.
Ora questa nuova tragedia in Svizzera proprio non ci voleva.
davvero, sembra che ci sia una sorta di maledizione in Belgio, e pensare che io l'ho visitato l'anno scorso, è bellissimo e tranquillo...
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