LA FIGLIA LILIANA LO ASPETTA DA 16 ANNI
Antonio de Curtis, in arte Totò, volle morire a Napoli.
Città che gli ha dato i natali e a cui lui ha dato tanto con la propria verve
artistica. Eppure la città partenopea, a 45 anni dalla morte, non è stata
ancora capace di erigergli un Museo; o quanto meno un luogo che lo possa ricordare.
Anche il cimitero degli artisti che ospita le sue spoglie, versa in uno stato
pietoso.
UN’ATTESA LUNGA 16 ANNI – Un
Museo doveva sorgere nel suo rione natio, la Sanità, nel Palazzo dello
Spagnulo. Gli appartamenti acquistati per essere adibiti come sale, con fondi
europei e inseriti nel progetto Urban, stanno già marcendo per l’umidità. La
figlia Liliana parla di un’attesa lunga ormai 16 anni, e di recente si è
impegnato anche il FAI (Fondo per l'ambiente italiano) che lo ha inserito
nell’ambito dei luoghi del cuore da salvaguardare.
Ma quel Museo, più che salvaguardarlo, bisognerebbe
innanzitutto aprirlo. Come avrebbe detto lui: “Ma mi faccia il piacere!”
(Fonte: Corriere
del Mezzogiorno)
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