SECONDO UN’INCHIESTA INVESTIREBBE IN VARI SETTORI TRAMITE
SOCIETA’ DISLOCATE ALL’ESTERO
Che i sindacati abbiano perso il proprio potere di
rappresentanza complice un mercato del lavoro sempre più precario e settoriale,
è cosa nota. Come il fatto che anch’essi rappresentino una casta nella quale
circolano grossi sprechi e dalla quale si piazzino sovente personaggi in
Parlamento.
Un po’ meno si sa però degli investimenti massicci che essi
fanno all’estero, come fossero una Holding che controlla più società in vari
settori. E’ il caso della Cisl, Sindacato che fa affari con l'informatica, le
assicurazioni, i viaggi, gli immobili, i fondi comuni d'investimento e via
dicendo. Il capitale sarebbe ripartito tra società dislocate in Italia, Francia,
Messico e Lussemburgo.
INVESTIMENTI IMMOBILIARI PER 64,5
MILIONI - Nei meandri degli interessi economici del sindacato spunta
fuori anche un corposo pacchetto di immobili. In questo caso la gestione passa
per le mani di tre società immobiliari. La prima si chiama Unitas, ed è
controllata al 95% dalla sigla oggi guidata da Bonanni. Ebbene, in pancia alla
Unitas si trova una cinquantina di sedi provinciali del sindacato, a cui si
aggiungono terreni e qualche centro studi sparso per l'Italia.
I cespiti in questione, sulla base dell'ultimo bilancio
relativo al 2011, valgono 21 milioni di euro. Ma la società vanta anche riserve
di utili distribuibili per 7,4 milioni e quote in fondi comuni di investimento
per un controvalore di 2,1 milioni. Di più, perché la Unitas detiene anche una
partecipazione del 100% nell'Immobiliare Nuova Esperide, ennesimo veicolo che
custodisce immobili e terreni per 16,1 milioni. A tutto questo va affiancato il
patrimonio immobiliare che fa capo all'Inas, il patronato della Cisl.
In questo caso il punto di riferimento è la Inas
Immobiliare, che gestisce soprattutto immobili sociali e fabbricati destinati a
uffici, per un valore in bilancio di 27,4 milioni. Insomma, se si sommano tutti
gli asset in carico alle immobiliari del sindacato viene fuori un tesoretto da
64,5 milioni.
Intanto i disoccupati hanno raggiunto i 3 milioni. Ma
Bonanni sorride. Gli investimenti della Cisl sono decine di volte di più.
(Fonte: Dagospia)
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