SECONDO UNO STUDIO SI DIVOREREBBERO IL 6,5% DEGLI STIPENDI
In Italia le uniche liberalizzazioni che hanno realmente
funzionato sono quelle relative al mercato della telefonia. Negli altri settori
i benefici in favore dei consumatori sono stati minimi, e in alcuni casi non
solo non ce ne sono stati, ma i cittadini sono stati perfino danneggiati.
L’esempio lampante è quello delle Assicurazioni auto, le quali, da quando il
mercato è stato aperto nel luglio 1994, sono aumentate mediamente del 245% e
fino al 480% per le due ruote. A differenza degli altri Paesi dell’Ue dove non
hanno mai superato la soglia dell'87%.
NEL ’94 PAGAVAMO IN MEDIA 700MILA
LIRE (361 EURO) - Sono i calcoli di Adusbef -Federconsumatori che
rimarcano come la spirale dei rialzi abbia fatto salire a 4,5 milioni il numero
dei veicoli non assicurati. «In Italia - si legge in un rapporto delle due
associazioni dei consumatori - la Rc Auto si mangia il 6,5% dello stipendio, il
doppio della media Ocse e il triplo dell'Inghilterra».
«Prima della liberalizzazione tariffaria del 1994, sotto il
regime dei prezzi amministrati, - sottolineano Elio Lannutti, presidente di
Adusbef, e Rosario Trefiletti che guida la Federconsumatori-gli assicurati pagavano in media 700.000 lire, il
controvalore di 361 euro per assicurare un'auto di media cilindrata fino a
1.800 Cc. Dodici anni dopo, nel 2006, il costo medio della stessa polizza per
un auto di fascia media, non contando le punte estreme come la Campania, è
lievitato a 868 euro, con un rincaro del 140,5 per cento, per passare a 1.250
euro nel 2012, con un aumento a 889 euro secchi (+190%) stimati nel 2013.
L’idea del mercato che si mette in equilibrio da sé, come
professava Jean-Baptiste Say, a inizio ‘800, è stata sconfessata meno di un
secolo dopo da John Maynard Keynes, sostenitore di una maggiore incidenza dello
Stato nell’economia. Figuriamoci poi se la liberalizzazione incontrollata, in
un Paese truffaldino come l’Italia, avrebbe funzionato.
SONDAGGIO
SONDAGGIO
Il risultato del sondaggio dimostra quanto le assicurazioni auto tendano a penalizzare le fasce d'età più basse e più alte.
(Fonte: Corriere
della sera)
da sempre le compagnie assicuratrici sono un'associazione a dalinquere, non mi stupisco di nulla..
RispondiEliminavabbè che fa jaaa tant mo fors levano l'imu è tutto si risolve
RispondiEliminaFosse solo questo il problema della vita.. Pensa a chi ha anche l'affitto da pagare..
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