venerdì 16 agosto 2013

DOPO DON PANINO ARRIVA PIZZA AL CAPONE, ECCO COME CI VEDONO ALL’ESTERO

DOPO IL CASO DEL RISTORANTE DI VIENNA, SCOPERTA UN’ALTRA PIZZERIA A COPENAGHEN

Italia=Mafia. Un’equazione che all’estero non si è mai estinta, anzi, oggi da’ vita a nomignoli coi quali sono chiamati panini e pizze. Dopo il caso del ristorante viennese «Don Panino», un parlamentare in un ristorante di Copenaghen ha trovato la «pizza mafioso» e la «pizza Al Capone».

DON PANINO A VIENNA - Sul menu del pub di Siate Gasse a Vienna «Don Panino» si fa sberleffo a mafia e soprattutto antimafia la ragione sociale. Leggi la lista dei sandwich e i peperoni vanno di traverso: dopo il panino «Don Corleone» dedicato al Godfather per eccellenza, ecco il saltimbocca da 4 euro e 50 pesto, olive e pollo già improbabile di per sé e chiamato «Don Peppino», cioè Impastato, ammazzato da Cosa Nostra a Cinisi nel '78. Corredato da una piccola scheda dove si legge: «Siciliano dalla bocca larga fu cotto in una bomba come un pollo nel barbecue». E ancora: «Don Buscetta», il collaboratore di giustizia finito tra rucola e paprika, scorrendo la lista si arriva a «Don Falcone». Già, persino il simbolo dei simboli, Giovanni Falcone è omaggiato con aglio pesto, insalata iceberg, salsiccia grossa di maiale e grana. A cotè la didascalia: «Si è guadagnato il titolo di più grande rivale della mafia di Palermo, ma purtroppo sarà grigliato come un wurstel». Quel purtroppo non aiuta a digerire né sarcasmo né salsiccia di maiale. Forse lo chef sta elaborando anche la gustosa variante Borsellino con acciughe.
Il pubblicitario è olandese e ha promesso di togliere i panini che fanno riferimento a Falcone e Borsellino.

LA PIZZERIA A COPENAGHEN - In vacanza con la famiglia per qualche giorno a Copenhagen, il deputato regionale del Pd e vicepresidente della Commissione antimafia all'Ars, Fabrizio Ferrandelli, denuncia sul suo blog l'ennesima rappresentazione distorta della Sicilia. «Sono veramente sdegnato e dobbiamo sdegnarci tutti - dice Ferrandelli - per i tanti che hanno combattuto e combattono la mafia. Il rispetto della memoria di chi ha sacrificato la vita in nome della legalità e della libertà e il rispetto di chi, in silenzio, pratica quotidianamente la legalità e si batte contro ogni forma di criminalità devono prevalere sempre su dibattiti sterili e sulle contrapposizioni che servono solo a dividere un fronte che dovrebbe stare unito per il bene della Sicilia e dei siciliani».
Il deputato siciliano preannuncia che porra' il caso alla Commissione antimafia dell'Ars, presentando un dossier.

Ma c’è anche chi fa di peggio: italiani che si auto-denigrano. Come a Madrid, dove un italiano ha aperto un ristorante dal nome “La Mafia”. In fondo, certi assiomi duri a morire ce li meritiamo proprio.


1 commento:

  1. :( gli si sarà consumato il cervello per mettere insieme tanta "ironia" ?!
    Se tanto mi dà tanto, non oso immaginare la qualità di pane, salsicce, aglio ecc...

    Il pubblicitario sarà pure olandese, ma, secondo me, i "padroni" sono italiani... di quelli che non sanno più come/dove riciclare/ripulire i soldi... Agli olandesi consiglierei di leggere "ZeroZeroZero" di Saviano. E di non dormire sonni troppo tranquilli...

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