MA L’AMMINISTRAZIONE PIZZAROTTI INCOLPA I CITTADINI INCIVILI
Mentre domenica pomeriggio Beppe Grillo dalla piazza della
“sua” Genova sferzava di nuovo la politica, proponendosi come il nuovo che
avanza e la panacea ai mali di questo Paese, nella città che amministra da un
anno e mezzo, Parma, si vedono apparire sacchetti di rifiuti per strada. Una
beffa che viene dopo il danno rappresentato dalla riaccensione del tanto
discusso inceneritore, punto che i penta stellati avevano reso proprio cavallo
di battaglia in campagna elettorale. La raccolta differenziata, presentata come
alternativa all’inceneritore, infatti stenta a decollare.
MA L’AMMINISTRAZIONE COLPEVOLIZZA I
CITTADINI - Per ora le conseguenze più tangibili nei quartieri in cui è
arrivato il nuovo sistema sono le montagne di spazzatura abbandonate di fianco
ai pochi cassonetti rimasti, trasformati in micro discariche a cielo aperto da
chi, per non sottostare alle nuove regole della differenziata “spinta”, invece
che esporre i vari sacchetti per il riciclo di fronte al proprio civico,
preferisce trasportarli direttamente in auto negli isolati vicini. Una “guerra”
dell’immondizia che ha scatenato non poche polemiche a Parma, con i cittadini
sempre più agguerriti contro il porta a porta.
La colpa però, secondo l’amministrazione Cinque stelle, non
è da individuare nel nuovo sistema di raccolta o in Iren, la multiutility che
ha in gestione inceneritore e raccolta dei rifiuti, ma nei cittadini. “Si
abbandonano rifiuti anche a fianco dei cassonetti, che presto spariranno,
sintomo di un problema sociale di inciviltà, non di raccolta” ha commentato il
sindaco Federico Pizzarotti sui social network di fronte a una delle tante
segnalazioni di rifiuti abbandonati in città.
GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI E QUELLI
FUTURI - Vero è che la raccolta differenziata dall’arrivo dei Cinque
stelle è aumentata di 7 punti percentuali, passando dal 48 per cento al 55 per
cento in ottobre, e che di questo passo l’obiettivo di raggiungere il 70 per
cento entro il 2015 sembra più che certo. Ma è anche vero che, a fronte di
tanti sacrifici per adeguarsi al nuovo sistema, la cittadinanza per ora non ha
avuto benefici concreti.
La raccolta differenziata porta a porta era stata introdotta
in origine dall’ ex sindaco Pietro Vignali come esperimento in uno dei tredici
quartieri di Parma. In un anno e mezzo di governo Pizzarotti è riuscito ad
estenderla ad altri sei ed entro la fine di giugno 2014 arriverà anche alle
frazioni alle porte della città. Ma il percorso non sembra affatto in discesa,
tanto che per risolvere il problema del degrado e del decoro urbano dovuto al
nuovo sistema di raccolta, in alcuni quartieri il Comune ha dovuto istituire un
tavolo di controllo permanente congiunto insieme a Iren, polizia municipale,
agenti ambientali e settori Abusi e Ambiente.
L’obiettivo è sensibilizzare la cittadinanza, ma anche
punire con sanzioni chi trasgredisce portando i rifiuti nei quartieri vicini,
dove non è ancora in vigore il porta a porta.
(Fonte: Il
Fatto quotidiano)
i cittadini sono lo specchio del Sindaco...lui li deve istruire...
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