DALLA SETTIMANA PROSSIMA SARA’ ESAMINATO DAL PARLAMENTO UN
DL BIPARTISAN CHE PREVEDE LA CACCIATA DAL PAESE ENTRO 6 MESI DI CHI NON HA
LAVORO
In tanti temono la bionda Le Pen, etichettata come
intollerante ed euroscettica. Ma per ora a mostrare il pugno duro contro gli
stranieri potrebbe essere l’altra bionda, anch’essa temuta ma per il suo
rigore: la tedesca Angela Merkel. Dal 4 all’11 giugno, sarà esaminato dal
Parlamento un disegno di legge bipartisan, a firma del ministro dell’Interno
tedesco Thomas de Mazière (CDU), e della collega agli Affari sociali Andrea
Nahles (SPD), che prevede il ritiro della residenza per i cittadini stranieri,
anche appartenenti a uno stato dell’Unione Europea, qualora abbiano perso il
posto di lavoro da almeno sei mesi e siano ancora disoccupati.
LA MOTIVAZIONE - La misura
nasce anche in seguito alle polemiche sollevate dalla forza anti-euro
Alternativa per la Germania (AfD), che ha ottenuto un buon 6,5% alle Europee,
sul sussidio di disoccupazione. La Germania garantisce infatti un Kindergeld
(assegno per i figli) di ben 180 euro al mese per ciascun figlio, tanto che 600
milioni di euro, si calcola, sono finiti nel 2013 a famiglie di stranieri. Il caso
eclatante e fortemente pubblicizzato a livello mediatico è stato nei mesi
scorsi quello di un cittadino marocchino, che aveva lavorato e vissuto in
Spagna per 20 anni, perdendo il posto con lo scoppio della crisi. Non contento
di sopravvivere con un assegno mensile di disoccupazione di circa mille euro,
l’uomo si era trasferito con la sua famiglia in Germania, alla ricerca di un
posto di lavoro, ma ottenendo sin da subito un sussidio ancora più sostanzioso,
pari a circa 1.600 euro al mese.
CARCERE PER CHI TRASGREDISCE
- In caso di approvazione del ddl, chi sarà sorpreso a fornire dati falsi per
ottenere le prestazioni sociali o a contrarre matrimonio solo per assicurarsi
la permanenza nel paese potrebbe essere punito con il carcere fino a tre anni.
Adesso, la Germania è il secondo paese Ocse dopo gli USA per numero di arrivi
di cittadini stranieri. Nel solo 2013, ne sono arrivati 1,22 milioni, di cui
quasi 800 mila dall’Unione Europea. Troppo per la pur efficiente locomotiva
d’Europa, che teme di essere troppo generosa.
GLI ITALIANI A RISCHIO - Sono
65.081 gli italiani residenti in Germania che vivrebbero con il sussidio di
disoccupazione, rischiando così l’espulsione, se non fossero in grado di
trovarsi presto un nuovo lavoro. In realtà, una quota di questi ha
un’occupazione, ma dal reddito insufficiente. Bisogna vedere, quindi, se la
legge sarà restrittiva o meno, se cioè prevederà il ritiro dei documenti
necessari per lavorare o anche solo per affittare una stanza solamente a chi
vive di solo sussidio o anche a coloro che hanno entrate da lavoro, per quanto
insufficienti.
La ratio della legge è giusta e andrebbe applicata anche in
Italia, dato che gli immigrati in libera circolazione sono preda dello
sfruttamento dei caporali nei campi (in genere gli africani), o potenziali “topi d’appartamento” e
rapinatori (quelli dell'est Europa).
(Fonte: Quifinanza)
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