Dal 1995 la Casa
Bianca è obbligata a inviare ogni anno un rapporto al Congresso e comunicare
nel dettaglio l'elenco dei suoi dipendenti, il titolo e il salario
Se la politica
italiana, ahinoi, sta emulando sempre di più quella americana, ma sui fattori
negativi, è ancora distante da essa anni luce per quanto concerne quelli
positivi. Soprattutto in termini di trasparenza e costi. Il confronto, ad
esempio, tra i costi della Casa Bianca e quelli del Quirinale sono
imbarazzanti. Il tutto, considerando anche che in America la figura del Capo
dello Stato e quella del Premier è unita, e così anche le restanti figure sono
in parte accorpate. Invece da noi sono due sfere di poteri ben distinte, con
tutti i costi che ne conseguono.
I COSTI DELLA CASA BIANCA -
Dal 1995 la Casa Bianca è obbligata a inviare ogni anno un rapporto al
Congresso e comunicare nel dettaglio l'elenco dei suoi dipendenti, il titolo e
il salario. L'amministrazione Obama poi provvede a rendere disponibile online
tale documento, così da tenere fede al dovere di trasparenza verso i cittadini.
I nuovi dati sono stati resi pubblici martedì.
Il quadro per quanto riguarda la Casa Bianca è molto chiaro.
Nel quartier generale di Obama lavorano 456 persone per un costo complessivo
del personale di circa 38 milioni di dollari. La retribuzione media è di 83mila
dollari, pari a 61mila euro. Lo stipendio massimo è di 172mila dollari pari a
126mila euro, anzi più nel dettaglio nessuno prende più di 172.200 dollari
lordi all'anno, e molti devono accontentarsi di 41-42mila dollari. I dirigenti
che si attestano sulla soglia massima sono 22. Barack Obama guadagna 400mila
dollari, una cifra che nessun altro dipendente pubblico può superare perché
nessun lavoro può essere considerato di maggiore responsabilità (il presidente
della Corte costituzionale Usa guadagna 223mila dollari - 171mila euro -, il
direttore dell'Fbi, 110mila euro, quello della Federal Reserve, 154mila euro).
Obama, peraltro, ha deciso di ridare al Tesoro americano il 5% del suo
stipendio annuale: 20mila dollari. Ciononostante negli Stati Uniti c'è anche
qualche piccola polemica per un aumento medio del 5% per i dipendenti,
superiore rispetto agli altri comparti pubblici.
LA SITUAZIONE AL QUIRINALE -
Il paragone con il Quirinale, seppur scontato, è naturale e inevitabile. Negli
ultimi anni il Colle ha iniziato un cammino verso una maggiore trasparenza e ha
adottato alcune misure di contenimento della spesa, ad esempio con
l'abrogazione del meccanismo di allineamento automatico delle retribuzioni del
personale di ruolo a quello del personale del Senato. Nel corso del primo
settennato di Giorgio Napolitano sono stati compiuti anche alcuni passi per
«asciugare» l'organico, diminuito dal 31 dicembre 2006 al 31 dicembre 2013, di
507 unità. La distanza resta, però abissale.
Nella «Nota illustrativa del bilancio di previsione per il
2014», si parla di una «spesa per il personale in servizio che ammonta a 123,4
milioni di euro, in calo di 7,6 milioni rispetto al bilancio di previsione
iniziale per il 2013». Nello stesso documento, al di là del «personale
complessivamente a disposizione» pari a 1674 unità, si parla di 783 dipendenti
come «personale di ruolo». In questo caso la spesa per dipendente si aggirerebbe
sui 157mila euro.
Nell'allegato «Documento analitico» si parla, invece, di una
spesa per retribuzioni pari a 105 milioni e 231mila euro, con 82 milioni per il
personale di ruolo; 8 milioni e 900mila per quello non di ruolo; 10 milioni e
800mila per il personale distaccato; 2 milioni e 371mila per consiglieri e
consulenti del Presidente; 147mila per collegi e commissioni; 370mila per oneri
e trasferte del personale. A questi 105 milioni vanno aggiunti 9 milioni e
268mila euro di oneri previdenziali per complessivi 114 milioni e 499mila euro.
In questo caso la spesa media per dipendente supererebbe di poco i 146mila
euro. Non è possibile calcolare - come avviene per la Camera dove è stato
compiuto un importante sforzo di trasparenza - quanti dirigenti superino la
retribuzione di Giorgio Napolitano, ovvero i famosi 238mila euro fissati come
teorica soglia massima da Matteo Renzi per i dipendenti pubblici (un tetto che
alla Banca d'Italia viene sforato da ben 665 dirigenti).
(Fonte: Il
Giornale)
E pensare che Napolitano ha pure rinunciato alla 13.ma
RispondiEliminaha il doppio degli anni, quindi stipendio doppio
RispondiElimina