mercoledì 30 luglio 2014

BADANTI, RISORSA MA ANCHE PERICOLO: DAI MATRIMONI DI INTERESSE, AI FURTI FINO ALLE VIOLENZE

IN ITALIA CE NE SONO UN MILIONE E MEZZO MA IL NUMERO E’ DESTINATO AD AUMENTARE. TANTE LE TESTIMONIANZE NEGATIVE DI ANZIANI O DEI LORO FIGLI

In Italia, come in tanti altri Paesi, sempre più persone ricorrono a Badanti (dette anche Colf) per accudire propri familiari anziani. Ad oggi se ne contano un milione e mezzo (dato molto probabilmente anche superiore, essendovi tanto “lavoro in nero”), ma fino a dieci anni fa ne erano la metà. E si conta che entro il 2030 saranno 500mila in più. Del resto il nostro è un paese che sta invecchiando irreversibilmente, e tanti preferiscono questa forma di assistenza domiciliare al più costoso e traumatico tradizionale Ospizio. Secondo il Censis una famiglia su 10 ricorre a loro, in genere stranieri (77,3%) e donne (82,4%) tra i 36 e 50 anni, provenienti soprattutto dall’est Europa (negli anni ’80 erano invece molto in voga le filippine). Certo, sono una risorsa, ma anche un pericolo. Tante sono le testimonianze che girano sul web o le denunce di persone i cui anziani hanno subito furti, violenze fisiche, raggiri vari: dai matrimoni d’interesse alla cresta sulle pensioni. Ecco un elenco dei casi negativi più diffusi.

MATRIMONI D’INTERESSE - Si sa, non sono rari i matrimoni improbabili tra ultra 65enni e le proprie ex badanti molto più giovani. E spesso l'amore non c'entra nulla: l'uomo vuole rivivere emozioni sbiadite, la donna è alla ricerca di stabilità economica. Le cronache locali ci regalano un vasto assortimento di vicende legate a relazioni «atipiche». Come a Grosseto, dove lo scorso anno un 90enne è morto dopo aver sposato la sua badante della metà dei suoi anni. I figli dell'uomo, dopo essersi opposti al matrimonio invano, hanno accusato la donna della morte per accaparrarsi l'eredità.
Ma si va anche alla ricerca della tanto blasonata cittadinanza italiana. Ad esempio Ludmilla, russa di 36 anni a Caserta senza permesso di soggiorno, si confessa al Giornale senza vergogna: è pronta a sposare un uomo di 73 anni, pur mantenendo apertamente una relazione con un suo coetaneo. Ci assicura che farà figli con il suo «vero» consorte, facendo però risultare l'anziano come padre, così da ottenere la cittadinanza italiana a tutti gli effetti.

FURTI - Uno dei più frequenti episodi di cronaca legati a questo mondo è quella dei furti. A Gorizia, ad esempio, una slovena ha sottratto ben 317mila euro ad un'anziana che assisteva. La donna, non accontentandosi del mensile, del vitto e dell'alloggio, si è progressivamente intromessa nella gestione dei soldi fino ad accumulare il tesoretto subito trasferito all'estero.

PRIGIONIERI DI BADANTE - Ma il terreno fertile in cui leggere le storie più incredibili consumate nelle case italiane è il web. Si sprecano le testimonianze che riguardano casi di occupazione della casa. Federico scrive: «È passato un mese e mezzo da quando è morta mia suocera e ancora la badante indiana non se ne va. Ultimamente ci vive anche il marito che ha ottenuto il ricongiungimento familiare. Come possiamo farla uscire?». E si può avere anche a fare con persone che, se licenziate, si chiudono a chiave nella propria stanza per settimane: «Rifiuta di andarsene - si sfoga Maria - anche di fronte alle urla dei carabinieri. Ci sentiamo impotenti».

VIOLENZE - È l'aspetto più drammatico dei rischi dell'assistenza domiciliare: gli abusi sugli anziani. I casi sono geograficamente omogenei in tutta Italia, riguardano sia badanti straniere che italiane ed hanno in comune una violenza spietata: calci, pugni, soffocamenti, segregazioni. In alcune occasioni le vittime sono morte sul colpo.

RICATTI VARI - «Ricatto badante. Cosa faccio?». Su internet sono centinaia le discussioni aperte. E c'è l'imbarazzo della scelta: si passa dalla minaccia di vertenza dopo la morte dell'anziano se la famiglia non regolarizza il rapporto di lavoro, alla pretesa del versamento di ferie non godute e Tfr anche se contrattualizzata. Anche se oggi sembra che il numero delle vertenze sia diminuito, questa rimane una delle principali controversie, che si trasformano anche in ricatti, minacce, ultimatum. Allora cosa conviene fare?

QUANDO IL PADRONE DI CASA NON C’E’, LE BADANTI BALLANO… Come divertirsi in assenza del proprio datore di lavoro, senza uscire di casa? Basta organizzare dei party decisamente movimentati in compagnia di amiche, il tutto all'insaputa (e a spese) del datore di lavoro. È accaduto a Genova dove ad ogni assenza dell'anziana la casa si trasformava in una discoteca.


(Fonte: Il Giornale)

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