SOTTO OSSERVAZIONE DA
ALCUNI GIORNI, PREOCCUPA LA POSSIBILE EMISSIONE DI CENERE NEI CIELI
In tanti non
abbiamo dimenticato quel vulcano islandese dal nome impronunciabile, l’Eyjafjallajokull,
che eruttando tra febbraio e a marzo di quattro anni fa, con le sue possenti
ceneri mandò in tilt i cieli di tutta Europa; provocando gravi ripercussioni
sul trasporto di centinaia di migliaia di passeggeri e un danno economico
indotto di 1,7 miliardi di dollari. E arriva di nuovo dall’Islanda un’altra
minaccia, questa volta da un vulcano avente un nome più facile ma ugualmente
preoccupante: il Bardarbunga. Sotto osservazione da diversi giorni, forse non
provocherà cancellazioni di voli ma effetti ben più incisivi e permanenti per
l’ambiente.
L’ALLERTA - Secondo quanto
riportato nel comunicato ufficiale, i primi movimenti sono stati rilevati lo
scorso 16 agosto, e poi alle 2.37 di martedì mattina è stato registrato un
terremoto di magnitudo 4 (ossia il più forte misurato nella regione dal 1996)
dovuto al movimento superficiale del magma nei primi 10 chilometri di
profondità. Anche se in superficie non sono stati registrati segni di eruzione,
per l’ufficio meteorologico “non si può escludere che l’attività in corso si
tradurrà in un’eruzione esplosiva subglaciale, con la conseguente emissione di
cenere” vulcanica nell’atmosfera.
Se il livello di allerta dovesse essere aumentato ancora,
ossia se raggiungesse il colore rosso, allora ci sarebbe un’eruzione imminente.
I POSSIBILI EFFETTI - Tuttavia,
come riporta il Business Insider, non è affatto detto che una eventuale
eruzione abbia conseguenze catastrofiche. La fuoriuscita di lava potrebbe
essere così piccola da non rompere nemmeno lo strato di ghiaccio che copre il
vulcano, causando solo una piccola alluvione nelle zone circostanti. Oppure la
nube di cenere potrebbe avere ripercussioni minime sul traffico aereo,
coinvolgendo solo le rotte atlantiche più settentrionali.
Nel caso di un’eruzione violenta, invece, le conseguenze più
gravi non sarebbero pagate dai turisti in volo per l’Europa durante il periodo
delle vacanze. L’impatto di una potente esplosione di cenere sarebbe devastante
soprattutto per il clima e per l’agricoltura, con il potenziale coinvolgimento
di tutto l’emisfero settentrionale della Terra.
(Fonte: Wired)
Il clima questa estate e stato freddo e piovoso causa cambiamenti climatici dovuti all'inquinamento ambientale provocato dall'uomo.
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