Fu fondata il 12
Maggio del 1865 dall’ingegnere Fredrik Idestam che mise in piedi la sua
fabbrica di cellulosa nel Sud della Finlandia sulle rive del fiume Nokianvirta
E' stata la marca di cellulari tra le più in voga a cavallo
degli anni '90 e 2000, contendendosi il primato soprattutto con l'americana
Motorola. Poi l'arrivo degli smartphone e una scarsa capacità di credere in se
stessi, a cui occorre aggiungere l'arrivo di un altro colosso americano – ma
nel campo dell'informatica – la Microsoft, con un'offerta di acquisto che, per
dirla alla Marlon Brando ne Il Padrino: non ha potuto rifiutare. Parliamo del
colosso finlandese della telefonia mobile, Nokia, che lo scorso 12 maggio ha
festeggiato 150 anni. Una storia plurisecolare con un presente in chiaroscuro e
un futuro ignoto.
DALLA NASCITA AL BOOM FINO ALLA CRISI -
Nokia è un fiume il Nokianvirta, in riva al quale nel 1865 l'ingegnere
minerario Knut Fredrik Idestam creò una segheria a Tammerkoski i cui impianti
per la lavorazione del legno e della cellulosa sfruttavano la corrente del
corso d'acqua. Entro la fine del secolo la ditta si dotò di una centrale
elettrica.
All'inizio del XX secolo, un'impresa leader nella
fabbricazione di stivali in gomma venne attratta dall'energia prodotta in riva
al fiume. La Società Finlandese della gomma stabilì i suoi insediamenti
produttivi nelle vicinanze e iniziò ad usare Nokia come marchio. Poco dopo la
Prima guerra mondiale la Società finlandese della gomma - che ad un certo punto
divenne la più importante fornitrice di stivali per l'esercito e
equipaggiamenti come la maschera antigas M61 - acquistò l'impianto per la
lavorazione del legno. Nel 1922 le due società entrarono in una holding con la
principale industria nazionale di cavi per il telefono ed il telegrafo. Le tre
realtà si fusero nel 1967, costituendo l'odierna Nokia.
Dopo la seconda guerra mondiale il settore cavi del gruppo
si offrì come fornitore all'URSS del materiale che la Finlandia doveva fornire
in conto riparazione in virtù del Trattato di Pace. Negli anni settanta, la
Nokia aumentò il proprio impegno nell'industria delle telecomunicazioni,
sviluppando apparati per la commutazione automatica.
Nel 1977 ne divenne presidente Kari Kairamo che, avendo studiato
negli Stati Uniti non condivideva la tradizione filo-sovietica
dell'imprenditoria finlandese e puntò invece su televisori e personal computer,
mettendo sul mercato una serie chiamata MikroMikko. Ma la concorrenza era
troppa e l'azienda si indebitò rapidamente. Nokia dovette uscire da diversi
comparti, come quello dei televisori e dei computer. La divisione che si
occupava dei PC venne ceduta alla International Computers (ICL), ora parte
della Fujitsu.
Uscito di scena Kairamo, il suo vice, Jorma Ollila, poi
presidente dal 1992, insistette nel settore elettronico; si limitò a cambiare
prodotto, passando dal computer alla telefonia cellulare, il cui boom era
ancora all'inizio.Le divisioni legate alla gomma e ai cavi vengono cedute.
La decisione di concentrarsi sull'industria delle
telecomunicazioni e sulla produzione di telefoni cellulari pagò, trasformando
la Nokia in una delle realtà di maggior rilievo a livello mondiale in questi
due settori.
Nel 2004 diversi problemi hanno costretto la società ad
attuare politiche di ristrutturazione che, sebbene ridotte rispetto a quelle
dei primi anni novanta, ne hanno scalfito l'immagine in Finlandia ed hanno
alimentato contro di essa una serie di cause.
L'ACQUISTO DI SIEMENS E ALCATEL
– Di recente, il colosso finlandese ha anche rilevato due altre importanti
aziende nel campo dei cellulari. Nel giugno 2006 Nokia e Siemens hanno
annunciato la costituzione di una nuova società, la Nokia Siemens Networks, in
cui sono confluite le attività concernenti la produzione di apparecchiature e
reti per le telecomunicazioni. La nuova realtà è controllata pariteticamente e
ha sede nell'area di Helsinki.
Ad aprile 2015 Nokia ha annunciato l'accordo per
l'acquisizione Alcatel-Lucent per un valore di 15,6 miliardi di euro, pari a
circa il 66,5% della società.
ACQUISTATA DA MICROSOFT - Il
3 settembre 2013 viene annunciato ufficialmente un accordo dal valore di 5,44
miliardi di euro (7,17 miliardi di dollari), con il quale Microsoft si
aggiudica la divisione Devices & Services di Nokia, i marchi Lumia, Asha e
PureView, 8.500 brevetti permanenti, 30.000 brevetti in licenza per 10 anni e
32.000 dipendenti. Il 22 settembre 2013 vengono presentati, ad Abu Dhabi, due
phablet e il primo tablet marcato Nokia. Il 24 febbraio 2014 vengono presentati
i primi cellulari Nokia con il sistema operativo Android. Il 25 aprile 2014
viene cambiato nome in Microsoft Mobile e il 1º maggio 2014 viene nominato il
nuovo CEO.
Il 18 novembre 2014 presenta, per la prima volta dopo l'
accordo con Microsoft, il tablet Nokia N1 con piattaforma Android. Nella stessa
data viene presentato il software Nokia Z Launcher. La sparizione del marchio,
in favore di Microsoft, lo si evince anche cliccando il nome su Google. I primi
risultati portano ai cellulari Lumia.
PROSPETTIVE FUTURE - Di
recente è tornata in auge l’ipotesi di un nuovo approdo nella telefonia,
smentito dall’azienda, mentre è diventato appetibile il sistema di mappe Here
rimasto in mano all’azienda. Si sono fatti avanti tre grandi produttori di auto
tedeschi – Audi, Bmw e Mercedes – mentre Uber avrebbe messo sul piatto 3
miliardi di dollari.
Vedremo come andrà a finire. Quasi tutti abbiamo avuto
almeno un Nokia tra i nostri cellulari. Di quelli resistenti con batterie
interminabili. Bei tempi.
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