A VINCERE E' STATO ANCORA L'ASTENSIONISMO CON L'AFFLUENZA
INTORNO AL 52%, IN CALO DI 9 PUNTI RISPETTO A 5 ANNI FA. IL CENTROSINISTRA SI AGGIUDICA BEN 5 REGIONI SU 7, MA PERDE LA ROCCAFORTE LIGURIA
Le Regionali disputatesi domenica sono andate come ci si
aspettava: a vincere è stato l'astensionismo, dato che a votare ci è andato
solo un elettore su due. Cinque anni fa erano stati sei elettori su dieci. Un
dato che senza la presenza del Movimento cinque stelle, sarebbe stato ancora
peggiore. Quanto ai risultati politici, il centro-sinistra ha vinto in 5
Regioni su 7. Quasi tutte scontate in realtà, mentre dove serviva l'impresa ha puntualmente
perso. Il M5S torna ai fasti di due anni fa, mentre i numeri di Forza Italia
confermano che Berlusconi non attira più le folle, lasciando alla Lega di Salvini
il primato nel centro-destra. Decisivi in alcuni contesti Ncd e Fratelli
d'Italia. Ma vediamo come è andata Regione per Regione.
VENETO – Confermato Luca Zaia
con il 50% dei voti, drenato soprattutto dalla lista a lui collegato e poi
dalla Lega Nord, che ha perso in parte consensi data la prima e il fatto che
Flavio Tosi si sia candidato da solo. Quest'ultimo ha provato a bruciare le
tappe, ma ha finito per bruciarsi lui. Bastava attendere i prossimi cinque anni
e il Governatore designato sarebbe stato lui. Occorre comunque apprezzarne la
coerenza e il coraggio, quasi mai premiato. Ma Zaia ha evidentemente governato
bene. I veneti sanno scegliere bene chi votare.
Delude invece la candidata Pd Alessandra Moretti (22%),
autrice di una campagna elettorale che ha toccato il ridicolo.
LIGURIA – Grave la sconfitta del centrosinistra, essendo
questa una sua storica roccaforte. Sono pesati i disastri ambientali degli
ultimi anni, che hanno anche mietuto vittime. Il voto è stato prevedibilmente
molto frammentato, favorendo il candidato del centrodestra Giovanni Toti, con
il 34% dei voti. Centrosinistra secondo con Lella Paita, attestatasi al 27%.
Bene il M5S con il 24. del resto siamo nella terra di Grillo, che si è
impegnato molto dopo gli alluvioni che hanno travolto Genova negli ultimi anni.
TOSCANA – Vittoria netta per
il Governatore Pd uscente Enrico Rossi, con il 47% dei voti. Molto più indietro
i candidati di Lega Nord-Fratelli d'Italia e del Movimento cinque stelle
rispettivamente con il 20% e il 15% dei consensi.
MARCHE – Netta anche qui la
vittoria per il centrosinistra, con Luca Ceriscioli al 41%. Secondo molto
distante il pentastellato Gianni Maggi al 21.
UMBRIA – Molto indecisa
invece questa partita. Inizialmente è stato dato avanti il candidato del
centro-destra Claudio Ricci, stimato Sindaco di Assisi. Ma alla fine l'ha
spuntata Catiuscia Marini con il 42% dei voti, con soli 3 punti percentuali in
più rispetto al primo. Anche qui la Lega supera Forza Italia di 5 punti (13 a
8).
CAMPANIA – Vince per soli tre
punti percentuali il super favorito Vincenzo De Luca sul Governatore uscente
Stefano Caldoro: 41 a 38. Decisivo il seguito di cui il primo gode a Salerno e
l'appoggio dell'eterno De Mita. Ma a incidere sul risultato risicato sono stati
la bollatura da 'impresentabile' inflittagli a due giorni dalle elezioni dalla
Commissione antimafia presieduta da Rosi Bindi (giusta ma eccessivamente
tardiva) e i dubbi relativi alla Legge Severino, che potrebbero farlo decadere
subito essendo 'Lo sceriffo' condannato in primo grado per abuso d'ufficio.
PUGLIA – Netta e scontata la
vittoria del Sindaco di Bari Michele Emiliano, con il 47% dei voti. A pesare
sul voto, oltre alla stima elevata nutrita nei suoi confronti, anche il fatto
che il centrodestra sia andato diviso al voto per la nota spaccatura tra Fitto
e Forza Italia.
(Fonte: Ministero
degli interni)
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