L'ATTORE METTE LA CARRIERA POLITICA NELLA SUA AGENDA FUTURA
Più che una crisi economica, il Mondo sta vivendo una crisi
di esponenti politici responsabili e preparati. Se in Italia a scendere in
politica negli ultimi tempi sono stati i comici (Beppe
Grillo fondatore di un Movimento che ha il 25% dei voti, Massimo Boldi
propostosi come Sindaco di Milano, Giobbe
Covatta eletto portavoce dei Verdi), negli Stati Uniti prosegue la
tradizione degli attori. Di un po’ tutti i generi.
I PRECEDENTI - Il primo, come
noto, fu Ronald Reagan, ex attore di film Western. Candidatosi con il Partito
repubblicano, riuscì a farsi eleggere Governatore della California prima e Presidente
degli Stati Uniti d'America per ben due volte. Restando in carica per tutti gli
anni '80 e diventando protagonista della fine della Guerra fredda con l'Unione
sovietica. Più che per suoi meriti, a ciò si arrivò soprattutto grazie alla
capacità del Presidente russo Mikael Gorbaciov, che traghettò il Paese e tutta
la coalizione delle Repubbliche socialiste, dalla dittatura alla democrazia
(poi il suo successore Boris Eltsin con un colpo di Stato interruppe bruscamente
il suo percorso).
Poi fu la vota di Arnold Schwarzenegger, simbolo dei film
d'azione e di fantascienza anni '80. Fu eletto per ben due volte Governatore
della California (dal 2003 al 2011), portando nelle casse dello Stato un'enorme
voragine nei conti pubblici. Sebbene lo stato californiano, che storicamente
persegue una politica liberista, è abituato a questa situazione finanziaria.
Schwarzy forse credeva che la politica si facesse coi
muscoli. In seguito non fu candidabile come Presidente degli Usa giacché nato
in Austria, e la legge americana non lo consente. Ma forse meglio così: vi immaginate
lui nel dopo Bush? Avremmo avuto tante altre guerre in Medio Oriente e chissà
dove.
Poi ci sono stati gli annunci di Alec Baldwin e Rob Lowe, e
i più recenti di George Clooney e Steven Seagal. Ai quali però non c'è stato
seguito. Almeno per ora.
L'ANNUNCIO DI WILL SMITH - Fa
invece sul serio Will Smith, attore e regista che in questi giorni ha
dichiarato: "Sto lavorando molto duramente per migliorare il mio modo di
comunicare ed essere più eloquente, sia con il corpo sia con la voce, in modo
da riuscire a offrire alle altre persone nuove idee - ha rivelato l'attore
all'Hollywood Reporter - E guardando all'attuale panorama politico, sono
convinto che là fuori ci sia un futuro anche per me. Credo che qualcuno
potrebbe avere bisogno di me. Chissà che in futuro qualcuno non mi chieda di
far sentire la mia voce per tematiche che si discostano dal mondo dello
spettacolo".
E ancora: "Sono come un alpinista, quindi se vedo una
montagna davanti a me, sento il bisogno di scalarla, non mi piace stare in uno
stesso posto troppo a lungo. Penso sia davvero arrivato il momento di rendermi
utile.
Ma c'è davvero bisogno di tutti questi attori che decidono
di fare politica? Forse avremmo bisogno maggiormente di professionisti in campo
economico, giuridico e sociale. Se siamo arrivati a questo punto così basso
della politica internazionale, nazionale e locale, è anche colpa dei tanti
dilettanti allo sbaraglio che si sono messi a gestire la delicata ''cosa
pubblica''.
E qual è il problema? Almeno se un attore fa il politico,se recita lo sa fare bene.I nostri politici invece recitano continuamente dalla mattina alla sera ma lo fanno in una maniera di merda perchè non sono attori,quindi tanto vale avere gente come Will Smith..
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