Visualizzazione post con etichetta giobbe covatta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta giobbe covatta. Mostra tutti i post

venerdì 4 dicembre 2015

Dopo Reagan e Schwarzenegger, anche Will Smith scende in campo: ma non è di attori che abbiamo bisogno

L'ATTORE METTE LA CARRIERA POLITICA NELLA SUA AGENDA FUTURA

Più che una crisi economica, il Mondo sta vivendo una crisi di esponenti politici responsabili e preparati. Se in Italia a scendere in politica negli ultimi tempi sono stati i comici (Beppe Grillo fondatore di un Movimento che ha il 25% dei voti, Massimo Boldi propostosi come Sindaco di Milano, Giobbe Covatta eletto portavoce dei Verdi), negli Stati Uniti prosegue la tradizione degli attori. Di un po’ tutti i generi.

venerdì 20 novembre 2015

Verdi, il sole che fa ridere: Giobbe Covatta eletto portavoce, di un partito nel sistema da trent'anni

Il comico è stato eletto con il 98% dei voti alla XXXIII Assemblea di Chianciano Terme . Scelto per "avvicinare il messaggio ecologista e far sì che le sfide per l’ambiente, per la salute e per il clima diventino patrimonio di molti"

Verdi, il sole che ride. E che fa ridere. Un movimento nato il 16 novembre 1986, raggruppando in un unico soggetto politico tutte le Liste Verdi esistenti in Italia. Divenne poi un partito politico nel 1990. Da diversi anni è fuori dalla politica che conta, presentando numeri elettorali che rasentano il ridicolo. Sebbene non abbia mai avuto numeri elevati, superando di poco il 2% nei tempi d'oro.

domenica 5 febbraio 2012

LA STORIA DEL DERBY CLUB, QUANDO MILANO SFORNAVA TALENTI


LOCALE MOLTO IN VOGA TRA GLI ANNI ’60-’70, HA VISTO L’ESORDIO DI MOLTI ARTISTI CELEBRI SUL GRANDE E PICCOLO SCHERMO

Se è vero che l’accezione “Milano da bere” è riferita a quando la città meneghina era considerata l’epicentro del potere politico e del benessere economico (negli anni ’80, in piena era Craxi), da un punto di vista artistico lo è stata senza dubbio negli anni ’60 e ’70 grazie a un locale notturno: il Derby club. Qui si esibivano artisti sconosciuti e agli esordi, molti dei quali sono diventati poi celebri attori e musicisti. Erano gli anni d’oro del cabaret, prima che venisse soppiantato dall’approdo delle Tv commerciali. Non a caso chiuse definitivamente nel 1985. Comunque molti di loro continuarono la propria carriera proprio nei canali “del biscione”.
Ma ad essere cambiata era proprio Milano, una città che a partire dalla seconda metà anni ’80 divenne sempre più chiusa in sé stessa, schiva e snob. Per usare le parole del musicista Mauro Pagani “come se ci fosse stato un terremoto e nessuno se ne è accorto”.