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sabato 11 ottobre 2014

VERGOGNA A GENOVA: NUOVA TRAGEDIA PROVOCATA DA BUROCRAZIA

I LAVORI PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL TORRENTE BISAGNO SONO FERMI DA TRE ANNI, CAUSA CORSI E RICORSI. OCCORRE RIFARE UN CHILOMETRO DI SPONDE

A quasi tre anni esatti – era il 4 novembre 2011 – da quell’alluvione che a Genova provocò la morte di sei persone travolte dalle acque del torrente Fereggiano, uscito dagli argini intorno all’una (poi esondò anche il torrente Bisagno), la città lagunare fa i conti con una nuova tragedia. Questa volta, per fortuna, una sola vittima e qualche ferito, ma tanto spavento e una città nuovamente che affoga sotto acqua e fango. E ritornano alla mente i fantasmi di tre anni fa, che portarono alle dure critiche del Sindaco in quota Pd Marta Vincenzi. Ora come Primo cittadino c’è Marco Doria, in quota Sel. Lo stesso che non più tardi di dieci giorni fa aveva stigmatizzato la lentezza della giustizia amministrativa che aveva bloccato per quasi tre anni i lavori che consentiranno di aumentare la portata del torrente Bisagno nella sua parte terminale: dalla stazione Brignole alla foce, a ridosso della Fiera del Mare. Lavori che probabilmente avrebbero evitato questa nuova tragedia. La solita storia dell’assurda burocrazia italiana e di un territorio fragile.

venerdì 2 dicembre 2011

I DATI APOCALITTICI SULLE CATASTROFI NATURALI


NEI SOLI ULTIMI DIECI ANNI SONO STATE BEN 14 MILA, CON OLTRE 700 MILA VITTIME

Maya e Nostradamus dell’ultim’ora a parte, i dati parlano chiaro. Nel Mondo sono aumentate in modo vistoso le catastrofi naturali, con i dati relativi al numero di vittime provocate che raggiungono una mole apocalittica. Nell’ultimo ventennio, le catastrofi hanno riguardato prevalentemente i popoli del Terzo Mondo (su tutti quelli di Bangladesh, Myanmar, Honduras), sebbene a partire dallo scorso anno abbiano cominciato a riguardare anche i Paesi occidentali.