Visualizzazione post con etichetta cronaca. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta cronaca. Mostra tutti i post

lunedì 8 febbraio 2016

Giulio Regeni: le tre gaffe del Manifesto

IL GIOVANE SCRIVEVA IN EGITTO SUI SINDACATI INDIPENDENTI

Chissà se sarà fatta chiarezza su quanto accaduto a Giulio Regeni, il giovane friuliano ucciso barbaramente in Egitto. Giulio era dottorando alla Cambridge University con una laurea conseguita a Oxford ed era appassionato di Medio Oriente. Molto probabilmente è stato ucciso per le cose che scriveva, dato che si occupava dei sindacati indipendenti e dei diritti dei lavoratori, criticando il governo egiziano in carica guidato da Al Sisi e il sindacalismo asservito. Si è saputo che il giovane collaborava sotto anonimato con il Manifesto, ma il giornale si è reso autore di più gaffe nei suoi confronti e della sua famiglia.

venerdì 15 gennaio 2016

Stefania Stellaccio, ennesima vittima dell'Uranio impoverito: cos'è e dove viene usato

324 vittime e circa 3.700 soldati ammalati: questi sono i numeri della strage silenziosa di militari italiani uccisi dall’uranio impoverito

L'uranio impoverito sta facendo più vittime tra i soldati italiani delle missioni stesse in cui sono impegnati. Il bilancio diramato dall'Osservatorio militare è proprio quello di una guerra: 324 vittime e circa 3.700 soldati ammalati. E pensare che molti di questi soldati sono stati impegnati in cosiddette ''missioni di pace''.

giovedì 31 dicembre 2015

Italia, nel 2015 numero di decessi aumentati dell'11%: le possibili cause

DATI COSI' NON SI VEDEVANO DALLE DUE GUERRE MONDIALI

In Italia si muore di più. Nel 2015 il numero di morti nel nostro Paese è salito infatti dell'11,3% rispetto all'anno precedente. Numeri che non si verificavano dal 1943, in piena Seconda guerra mondiale. Proprio l'anno in cui voleva vivere l'attuale Miss Italia. O, andando ancora più indietro, bisogna arrivare al periodo 1915-18. Non a caso, altri anni di coinvolgimento italiano in una guerra, la Prima guerra mondiale.
Secondo l'Istat, in un anno ci sono stati 67mila decessi in più rispetto al 2014 (45mila fino ad agosto). Nei primi otto mesi dell'anno (quindi fino ad agosto) si sono registrati 445mila decessi, contro i 399mila del 2014. Con un media mensile di 55mila morti contro i 50mila dell'anno precedente.

giovedì 10 dicembre 2015

Vergogna RaiUno: manda in onda un film dal titolo ''Aspirante vedovo'', malgrado quanto stia capitando alle donne italiane

IL FILM E' UN REMAKE DE Il vedovo, un film del 1959 diretto da Dino Risi e interpretato da Alberto Sordi e Franca Valeri

Nonostante i tanti casi di cronaca nera che in Italia, da anni, stanno riguardando uccisioni di donne ad opera dei loro stessi mariti, denominatocome noto Femminicidio, ieri sera Raiuno ha mandato in onda un film dal titolo "Aspirante vedovo".

mercoledì 25 novembre 2015

Giovanni Lo Porto e Valeria Solesin: due morti, due misure

IL PRIMO, COOPERANTE IN PAKISTAN, E' STATO UCCISO LO SCORSO GENNAIO, MA LA NOTIZIA SI E' APPRESA SOLO AD APRILE. NON HA RICEVUTO LO STESSO TRATTAMENTO DI VALERIA, FORSE PERCHE' AD UCCIDERLO SONO STATI GLI AMERICANI

Come diceva Totò, la morte è come una livella, che mette tutti sullo stesso piano. Ma lo Stato italiano evidentemente no. Ieri si sono celebrati i funerali di Stato di Valeria Solesin, nella sua Venezia, alla presenza dei rappresentanti della religione cattolica, ebraica e musulmana. Un segnale di unità religiosa che i genitori della ragazza, sempre composti e molto privati nel proprio dolore, hanno voluto lanciare ai terroristi che hanno ammazzato la propria giovane e in gamba figlia. Presenti anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti. La quale ha anche letto un messaggio di cordoglio del Presidente francese François Hollande. Proclamato dal Sindaco di Venezia il lutto cittadino. I funerali sono andati anche in onda su Raiuno.

lunedì 2 novembre 2015

Quarant'anni fa moriva il grande Pier Paolo Pasolini: intellettuale scomodo nemico di troppi

VENNE UCCISO BRUTALMENTE SU UN CAMPETTO DI CALCIO ALL'IDROSCALO DI OSTIA LA NOTTE TRA L'1 E IL 2 NOVEMBRE. UNICO CONDANNATO FU PINO PELOSI

La notte tra il primo e il due novembre moriva il grande intellettuale e regista italiano Pier Paolo Pasolini. Fu ucciso brutalmente, colpito da assi di legno e poi investito per ben due volte da un'auto. Un omicidio che fu presto liquidato, tanto da destra quanto da sinistra, come un ''semplice'' delitto dovuto al vizio che aveva Pasolini di frequentare ragazzi molto giovani, adescati in strada per una notte di piacere. Unico condannato fu Pino Pelosi, con lui quella notte. Il quale prima confessò di averlo ucciso per non concedersi allo scrittore, per poi ritrattare asserendo di essere stato aggredito assieme a lui da altre tre persone. Due si sarebbero scagliate contro Pasolini, una contro Pelosi. Un ritrattamento che non ha mai convinto.

domenica 4 ottobre 2015

Su Raitre torna Stelle nere: il programma che tramite fumetti noir racconta casi di cronaca nera famosi e non

IL PROGRAMMA VA IN ONDA SU RAITRE IL SABATO DOPO MEZZANOTTE ED E' GIUNTO ALLA SUA TERZA EDIZIONE

Il sabato sera di Raitre da diversi anni si tinge di giallo e anche di nero, visto che manda in onda programmi molto accattivanti che seguono casi di cronaca più o meno famosi. Ultimo programma partorito dalla sempre creativa e innovativa mente dei collaboratori della terza rete della tv pubblica (che negli anni ha perso molto, ma qualitativamente continua ancora a salvarsi rispetto agli altri due canali storici), è Stelle nere. Giunto alla sua terza edizione e partito da tre settimane.

sabato 26 settembre 2015

Villette a forma di svastica smascherate da Maps: la suggestiva foto dall'alto e dove si trovano

Le immagini aeree di Google Maps hanno rivelato la bizzarra sagoma a forma di svastica delle costruzioni disegnate dal progettista negli anni 90

L'architettura razionalista fascista è ancora oggi considerata a livello mondiale tra le ultime novità in questo campo, studiata e apprezzata dagli addetti ai lavori. Ma qualche progettista edile si è spinto anche oltre, realizzando delle villette a forma di svastica. Case che Google Maps ha sgamato con immagini aeree. Dove si trovano e a quando risalgono?

SI TROVANO A CAROVIGNO, BRINDISI - Una serie di villette a schiera a Carovigno, in provincia di Brindisi stanno facendo discutere per la loro singolare forma. Risalgono al 1990 e a venticinque anni dalla messa della prima pietra, il partito di Rifondazione comunista chiede spiegazioni alle casette in stile Terzo Reich.
Il segretario del partito Vito Uggenti, grida alla vergogna e allo scandalo, presentando richiesta formale al sindaco di centrodestra Carmine Pasquale Brandi: "Abbiamo scoperto lo sfregio architettonico in stile Terzo Reich sulla nostra costa grazie al sito globalist.it, adesso vogliamo capire cosa possa essere accaduto".
Ma secondo le prime ricostruzioni effettuate dai consiglieri dell'opposizione, sembra che tutte le autorizzazioni e le concessioni edilizie siano tutte in regola. Certo sarà comunque estremamente difficile intervenire per cambiare la forma degli edifici.


(Fonte: Libero)

giovedì 24 settembre 2015

Cosa si nasconde dietro la benevolenza della Germania con i profughi: lavoro pagato 1 euro l'ora

IL GIORNALE BLOOMBERG RACCONTA LA STORIA DI UN SIRIANO 26ENNE, CHE NEL SUO PAESE ERA AVVOCATO

D'altronde, mercoledì scorso il Presidente della Bundesbank Weidmann aveva dichiarato: "la Germania ha bisogno di lavoro aggiuntivo per mantenere il suo tenore di vita." Parole che ben sintetizzano il sorprendente spirito umanitario della Merkel nelle ultime settimane. Certo, i tedeschi hanno vissuto sulla propria pelle drammi e divisioni negli ultimi sessant'anni. Prima la seconda guerra mondiale, che la rase al suolo come tanti altri Paesi del mondo. Poi il muro che la divise in quattro parti. La stessa Merkel proviene dalla Germania est, più povera e arretrata di quella occidentale. Ma la benevolenza in favore dei profughi del governo cristianodemocratico, così rigido con i coinquilini europei, è puzzato dal primo istante. Infatti, arriva puntuale una storia raccontata dal portale finanziario Bloomberg, di sfruttamento e prevaricazione.

venerdì 18 settembre 2015

La vergognosa gestione dei cinghiali: prima immessi sul territorio e ora perseguitati come mostri

QUESTA ESTATE CI SONO STATI VARI CASI DI AGGRESSIONI A UOMINI

Circa un anno fa ha fatto scalpore il caso della mamma orsa Daniza, uccisa perché aveva aggredito un escursionista un po’ troppo curioso, solo perché sentiva i propri cuccioli in pericolo. Il caso pose sotto i riflettori come quegli orsi siano stati introdotti nel nostro territorio senza alcun criterio. Da una quindicina d'anni, con il Progetto «Life Ursus», pagato fior di milioni dalla ora colpevolmente silenziosa Unione Europea, diversi plantigradi sono stati portati dalla Slovenia sul nostro arco alpino per ripopolare quelle zone con un abitante presente da migliaia di anni e poi sterminato dalla nostra specie. Stesso destino è quello delle nutrie, importante anni fa in Lombardia dall'Argentina per farci pellicce. Ma dato che il mercato non le richiede più, oggi sono solo un problema da abbattere. Con tanto di legge regionale. Ora identico caso è quello dei cinghiali, protagonisti questa estate di diverse aggressioni o danni a colture. Su tutte, ha fatto clamore il caso di un anziano aggredito a Cefalù da un branco e morto a seguito delle ferite riportate. Ma anche nel loro caso ha tante responsabilità l'uomo…

mercoledì 9 settembre 2015

Nuova grana per Ignazio Marino: in Campidoglio si aggira il fantasma di un frate

E' stato rilevato da alcuni esperti, i GHR, chiamati pare proprio dal Comune

Per il Sindaco di Roma Ignazio Marino non c'è pace. Da quando è stato eletto Primo cittadino della Capitale, le grane non sono mai mancate. Con l'opposizione che ne chiede le dimissioni fin dal giorno dopo la vittoria delle elezioni. Lo stesso Partito democratico non sembra più convinto del chirurgo genovese, il quale però è sicuro di restare sulla sua poltrona fino al 2023 (convinto dunque anche di essere ricandidato e di vincere nel 2018). Anzi, se cambieranno la legge, di restarci per un terzo mandato. Dunque fino al 2028. Ma sogni di gloria a parte e reali o solo indirette responsabilità da parte sua, è sotto gli occhi di tutti il degrado che la Capitale d'Italia sta vivendo. Non a caso i giornali internazionali sono sempre pronti a scrivere articoli indecorosi. Ma ora, a parte il centrodestra e il Movimento cinque stelle, c'è qualcos'altro che insidia Marino al Campidoglio: un fantasma. Al punto che, come asserisce Il Tempo, il Comune ha dovuto chiamare tanto di esperti per studiare il fenomeno e confermare la sua presenza. Vediamo di seguito i particolari.

venerdì 4 settembre 2015

Chi era Aylan, bimbo siriano la cui morte è l'emblema di un Mondo senza futuro

AVEVA 3 ANNI ED E' STATO RITROVATO SULLA SPIAGGIA DI BODRUM. RIENTRAVA TRA I 12 SIRIANI MORTI NEL TENTATIVO DISPERATO DI RAGGIUNGERE LA GRECIA

Doveva servire una foto drammatica per convincere il Mondo dell'immane tragedia che si sta consumando nel Medio Oriente. Fino a poco fa un problema che doveva sbrigare l'Italia, avente l'unica colpa di trovarsi a pochi chilometri dalle coste della Libia. Poi però, gli immigrati che hanno bussato alle porte della Francia provenienti da Ventimiglia, i tanti profughi costipati in Turchia, quelli che hanno invaso l'isola turistica di Kos e gli immigrati che hanno occupato la stazione di Budapest, hanno reso 'il problema' di respiro europeo. Ma a scuotere ulteriormente le coscienze ci ha pensato la foto di un corpicino esanime disteso su una riva, di un bambino di soli tre anni: Aylan Kurdi. Bimbo siriano morto assieme ad altri undici connazionali su un totale di trentaquattro siriani disperati, i quali dalla città turca di Badrum cercavano di raggiungere l'isola greca di Kos. Sperando in un futuro migliore. La loro Kobane, regione settentrionale siriana ai confini con la Turchia, è in guerra da oltre quattro anni, con il dittatore Assad che bombarda la popolazione nel tentativo di sedare l'opposizione. Ma i curdi devono vedersela anche con l'avanzata dell'ISIS. Ed ecco che la foto ha fatto il giro delle tv, ma anche dei social. Costringendo anche i più pigri e refrattari all'informazione, a guardare ed indignarsi. Spingendone, almeno due su dieci, a capire di più su quanto sta accadendo.

Vale la pena raccontare la storia di quel bimbo morto. Emblema di un Mondo che, nel 2015, ancora prevede profughi e gente costretta a lasciare le proprie terre. Per fame, disastri ambientali o guerre. Un Mondo che fa morire i bambini in quel modo, è un Mondo senza futuro.

venerdì 28 agosto 2015

Un agosto da dimenticare per Rimini e Sorrento, tra feci in mare e stupri

LE DUE LOCALITA' BALNEARI MOLTO RINOMATE SONO STATE ACCOMUNATE DAGLI STESSI PROBLEMI

''Qui dove il mare luccica e tira forte il vento, su una vecchia terrazza davanti al Golfo di Surriento…''

con queste parole il grande Lucio Dalla descriveva il Golfo di Sorrento, nel brano omonimo datato 1986 dedicato a un altro grande, partenopeo: il lirico Caruso. Sono passati quasi trent'anni da quel pezzo e Lucio non c'è più. Come non sembra esserci più quella Sorrento di cui parlava, che quest'agosto è stata per ben due volte ai disonori delle cronache. Per una clamorosa chiazza marrone che ha invaso il mare di Marina piccola e per una turista americana violentata. Stesse cose sono successe a un'altra meta italiana di punta: Rimini.

lunedì 24 agosto 2015

Dalle roulotte all'impero finanziario e immobiliare: chi sono i Casamonica

I funerali sfarzosi celebrati giovedì scorso per Vittorio Casamonica, il Boss del clan dalle origini Sinti, ha acceso i riflettori su di loro

Vigili urbani che danno il consenso al passaggio del corteo chiudendo le strade; il Prefetto che non vieta il funerale di un Boss (benché ormai da prassi i funerali dei Boss vengano fatti celebrare alle 6 del mattino per evitare sfarzi e messaggi indiretti); un elicottero che vola senza autorizzazione per lanciare petali (ma che avrebbe potuto tranquillamente sganciare bombe in qualsiasi punto della città); la Chiesa che celebra la messa ma rifiutò di celebrarla al povero Piergiorgio Welby, che ebbe come unica colpa quella di scegliere l'eutanasia per porre fine alla propria condizione di vegetale. Questo e altro è stato il funerale-vergogna celebrato giovedì scorso per Vittorio Casamonica, boss dell'omonimo clan di origine Sinti (un'estrazione Rom) insediatosi a Roma negli anni '70. Decennio dal quale ha iniziato la propria scalata finanziaria e immobiliare. Ma chi sono questi Casamonica?

martedì 18 agosto 2015

A Venezia si continua a preferire le navi da crociera all'arte: il caso vergognoso della mostra fotografica di Gardin

LA CITTA' LAGUNARE CONTINUA A PREFERIRE IL TURISMO DI LUSSO ALLA CULTURA

“Com’è triste Venezia” cantava Charles Aznavour nell’omonima canzone, riferendosi a un amore finito che la stupenda città lagunare ricordava al povero protagonista della storia. Ma Venezia oggi è triste anche per come sia alla mercé del turismo. E non mi riferisco solo alle tragedie che hanno visto morire un turista tedesco due anni fa o un'intera famiglia olandese dodici anni fa, a causa del traffico in mare di gondole e navi (morti così distanti che fanno capire come il problema non sia stato risolto, ancora oggi). Bensì a una città mortificata dai tavolini con ombrelloni dei bar siti in ogni angolo, alcuni dei quali ostacolano pure la visuale di importanti punti panoramici. Per non parlare dei continui negozi di souvenir, che con la loro merce esposta rendono ancora più ostico il passaggio nei già stretti vicoletti. Il turismo deve essere una risorsa e non un cappio al collo per una stupenda città. La deve arricchire e non deturpare. E in questi giorni perfino una mostra fotografica di un noto fotografo viene umiliata nella città lagunare in favore delle grandi navi da crociera.

giovedì 13 agosto 2015

Puglia, non solo Ilva di Taranto: i numeri agghiaccianti dei morti mietuti dalla centrale Enel di Cerano

SONO I DATI PUBBLICATI dalla rivista International Journal of Environmental Research and Public Health. MA LA SOCIETA' SI DIFENDE

In Puglia si parla tanto di Ilva di Taranto. E giustamente. Ma c'è un'altra centrale che miete tante vittime ogni anno: quella Enel con sede a Cerano, Comune in Provincia di Brindisi. E' quanto emerge da uno studio pubblicato dalla rivista International Journal of Environmental Research and Public Health. Che invece Enel bolla come 'fuorviante', riferendosi ad una relazione di Arpa Puglia-Asl-Ares. Quella ricerca, tuttavia, è destinata ad approdare subito in Procura, a Brindisi, dove è già in corso un processo per la dispersione delle polveri di carbone e dove si sta affinando la lente sugli effetti dell’inquinamento industriale sui cittadini. Cosa dice?

giovedì 6 agosto 2015

Chiuso il Cocoricò di Riccione: perchè è una scelta sbagliata

LA DECISIONE DELLA QUESTURA DI RIMINI DOPO LA MORTE DI UN 16ENNE E VARI CASI DI MALORE

Al Cocoricò di Riccione ci sono stato due volte, in una indimenticabile vacanza estiva di 15 giorni sulla Riviera romagnola, nel 2006. Una struttura avveniristica, tempio della musica techno in Italia e tra i più quotati e famosi al Mondo. Di brutte facce ce n'erano, maschere di chi aveva assunto chissà cosa per divertirsi. Ma ce n'erano anche tanti che, come me, per sciogliersi di più si sono al massimo serviti di qualche cocktail e null'altro. La droga in quella discoteca, come in tante altre italiane, è sempre circolata. Cambia nome, forma, pericolosità. Ma c'è. Forse oggi è più pericolosa, perché è più a buon mercato ed assume caratteristiche innocue. Che ti promettono qualche ora di sballo per poi farti tornare alla vita di sempre. Ma non è così. Ora il locale resterà chiuso per 4 mesi per ordine della Questura di Rimini, dopo la morte di un 16enne a meno di un anno di distanza da quella di un altro giovanissimo. Più un'altra serie di casi di malori. Ma chiudere il Cocoricò significa chiudere un simbolo del divertimento italiano. Un danno al turismo estivo per il nostro Paese da equiparare – con le dovute differenze - alla chiusura dei cancelli di Pompei. Basterebbe ordinare qualche controllo in più da parte dello staff per combattere il fenomeno. Come al solito siamo alla solita ridicola Italia, dove per un male al dito, si amputa tutto il braccio. Allora perche' non chiudere le Chiese per i preti pedofili? Il Parlamento per i politici mariuoli? Facebook per le foto in costume?

mercoledì 5 agosto 2015

Da Folletto a Murolo: i tanti motivi che stanno trasformando i quarantenni in assassini

I CASI DI CRONACA NERA PIU' NOTI E RECENTI RIGUARDANO SOPRATTUTTO QUARANTENNI

La cronaca nera ha sempre affascinato la piccola borghesia italiana. Storie di massacri familiari spinti da diversi motivi finiscono per diventare affascinanti gialli da seguire, anche grazie alla romanzizzazione cui ne fanno i mass-media. Soprattutto la televisione, con il proliferare di salotti dove esperti e vip dicono la loro su tristi casi di cronaca. Anzi, si spingono oltre, diventando autentici tribunali via etere. Un tempo c'era 'Un giorno in pretura', che si limitava a raccontare le cronache giudiziarie. Poi via via il confine è stato superato ed oggi pare essere la Tv la vera giudice di un assassino. Si dovrebbe correre ai ripari con una legge che vieti la pubblicazione di intercettazioni, di indagini, di nuove prove emerse. E che si limiti solo a riportare le sentenze. Ma una siffatta legge andrebbe contro gli interessi dei colossi televisivi. E bene sappiamo quanto i principali partiti siano ad essi legati. Comunque, un dato particolare è emerso dai recenti fatti di cronaca. Riguardano quasi sempre quarantenni, che diventano assassini da un giorno all'altro. I motivi sono molteplici.

lunedì 3 agosto 2015

Mostro di Foligno libero, un'altra perla della nostra Giustizia: chi è e perché è pericoloso

LUIGI CHIATTI, geometra umbro che nel 1993 fu arrestato per il duplice omicidio dei piccoli Simone Allegretti, 4 anni e Lorenzo Paulucci, 13 anni

Nel 1993 ha ucciso due bambini, Simone Allegretti e Lorenzo Paulucci, rispettivamente di soli 4 e 13 anni. All'epoca ne aveva 24 e per questo duplice omicidio ha scontato solo 22 anni. Luigi Chiatti, passato alle cronache come il Mostro di Foligno, era un geometra umbro, figlio adottivo di un medico molto conosciuto in città. Fu condannato in primo grado all'ergastolo, ma la pena in appello fu ridotta a 30 anni di reclusione dopo il riconoscimento della seminfermità mentale. Sentenza poi confermata in Cassazione. Poi l'indulto e altri cavilli hanno fatto il resto. Il prossimo settembre sarà già libero, anche se, il magistrato, respingendo il ricorso della difesa, ha confermato quanto stabilito dalla corte d'assise d'appello di Perugia, la quale ordina di ricoverare Chiatti in una struttura psichiatrica una volta scontata la pena nel carcere di Prato. Vi passerà tre anni. Ma resta un soggetto altamente pericoloso.

sabato 1 agosto 2015

Fiumicino, incendi e black out solo ultimi eventi: la storia tragicomica di un aeroporto mai decollato

L'AEROPORTO SORSE SU DELLE PALUDI E FU GIA' CRITICATO DA INDRO MONTANELLI NEL 1961

«Il caso dell’aeroporto di Fiumicino è molto peggio di un furto, di una rapina a mano armata o di una incursione di briganti. Chissà quanti altri Fiumicini ci aspettano»

Con queste parole il grande Indro Montanelli, nel lontano 1961, commentava l'inaugurazione dell'aeroporto di Fiumicino. Oggi tornato agli onori delle cronache per due incendi (uno a maggio, il secondo mercoledì) e un black out giovedì, con tanto di disorganizzazione ai danni dei poveri passeggeri costretti per ore (o addirittura qualche giorno) ad aspettare che qualcuno gli dicesse qualcosa. Si sono così innescate veementi proteste, con una hostess che ha perfino messo le mani addosso a uno dei protestatori. Un'altra chicca che il nostro Paese porge ai turisti che ancora coraggiosamente vengono a visitare il nostro Paese, nonostante cancelli chiusi, siti in decadenza e microcriminalità. Tornando a Fiumicino, Montanelli commentava il modo col quale fu realizzato. Nel 1949 si scelsero i paludosi (e inadatti) terreni della duchessa Torlonia nella bonifica di Porto. Si partì nel 1950, ma dopo otto anni e 24 miliardi di lire spesi, a Fiumicino non c’era nulla. Dopo, per asciugare l’acqua si presero tonnellate di terra scavate da una valle vicina: la futura discarica di Malagrotta. I primi aeroplani decollarono finalmente il 15 gennaio del 1961. Ma neanche tre mesi dopo l’inaugurazione il fondo della pista cominciò a sgretolarsi. Nulla trovarono né una Commissione d’inchiesta parlamentare né la Procura di Roma. Gli anni successivi non sono andati meglio…