AD AGGRAVARE LA SITUAZIONE FAMILIARE ANCHE LA DISOCCUPAZIONE
DEL PADRE
Dopo il caso di Luca
Mongelli, La vita in diretta ha portato all’attenzione nazionale un’altra
storia molto triste riguardante un minorenne. Quella di Luigi Pio Meneo, di
soli 3 anni, affetto fin dalla nascita da una rarissima malattia della pelle
che si screpola continuamente essendo molto secca, dunque necessita di continue
pomate e medicine. Vediamo il suo caso, spiegato dal padre Francesco in
un’intervista ad Affaritaliani.
LA MALATTIA – Il problema di
Luigi è che ha una pelle sensibilissima, problema dovuto a questa malattia
rarissima. Ha sempre bisogno di essere idratato con pomate. Si gratta in
continuazione perché la sua pelle è molto secca. E purtroppo la situazione è
peggiorata da quando non viene curato e lavato per 4-5 volte al giorno. La sua
è una malattia inguaribile. Ci sono stati casi di ragazzi morti anche a 20 anni
per la sua stessa malattia. E dovrà prendere medicine e sciroppi a vita. Il
bambino è in cura presso la dermatologia pediatrica del policlinico di Bari e
avrebbe bisogno oltre che dell'ordinario, di almeno quattro trattamenti al
giorno, di interventi chirurgici per migliorare la limitata capacità delle
mani, dei piedi, degli occhi, per poter parlare, cosa che non può fare. Ha
bisogno di idratazione continua, perché la sua pelle si squama e si spacca.
Ovviamente non conduce una vita normale. Ha malformazioni
alla bocca, agli occhi, al naso. Ha bisogno di interventi chirurgici. Sono
stati a Roma, a Bologna, al Gaslini di Genova. Ma gli interventi costano e la
famiglia non può permetterseli, come i viaggi per recarsi alle cliniche.
L’APPELLO A VENDOLA – Il
padre disperato, come appare anche quando La vita in diretta torna da loro per
sensibilizzare l’opinione pubblica, lancia un appello al Presidente della
Regione Puglia Vendola, il quale si è già mosso con esito positivo per quanto
concerne i medicinali gratuiti: "Siamo in affitto, abbiamo due sfratti. Da
due anni non riusciamo a pagare. Ci avevano promesso una casa popolare. Ma
niente. Ci sono persone che hanno una casa di proprietà e gli è stata assegnata
una casa popolare. Per noi solo promesse. Ce ne sono alcune nuove, mai abitate
e mai assegnate. Perché non ce la danno? Ho un bimbo che non può uscire, non
può prendere freddo, non può vedere il sole, non può andare al mare. Vive in
una campana di vetro. Lo posso far uscire di casa solo per i controlli medici.
Ha bisogno di un paio di occhiali particolari. Ma non ho soldi per
comprarli".
"Sì, e ora lancio un appello al presidente per avere
una casa popolare, un lavoro. Luigi rischia sempre di prendere infezioni. Noi
stiamo facendo tutti gli sforzi che possiamo. I medici mi dissero che non
sarebbe sopravvissuto a questa malattia. E invece è qui e io devo lottare per
lui. Vendola deve aiutarci".
Per quanti volessero sostenere la famiglia Meneo, si può
effettuare un versamento al seguente conto:
BANCO POSTA - IT 63L0760115700001003087028
INTESTATO A - MENEO FRANCESCO E MENEO LUIGI PIO
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