IL PROVVEDIMENTO, COMUNQUE VERGOGNOSO, RISALE A UN
PROVVEDIMENTO DEL 2008 RIENTRANTE NELLA RIFORMA GELMINI. MA LA POLEMICA E’
ESPLOSA SOLO DI RECENTE
“Storia dell’arte cancellata nelle scuole. Vergogna!”
tuonano i “rivoluzionari da tastiera” che affollano il web. Gli stessi che
leggono una mezza notizia e la mettono fieramente in circolazione, convinti di
aver fatto controinformazione senza però minimamente approfondire la questione.
E’ vero, l’insegnamento di Storia dell’arte nelle scuole è stato rimodulato
dalla riforma Gelmini del 2008; sebbene occorra specificare che in alcuni
indirizzi già non esisteva più. Ma stiamo parlando di sei anni fa e l’indignazione
in Rete è iniziata a circolare “solo” nel 2013, per poi spegnersi e ritornare
in questi giorni, facendo passare l’idea che l’attuale Governo l’abbia abolita
definitivamente. Meglio allora fare qualche precisazione.
LA RIFORMA GELMINI - La
riforma della scuola superiore promossa da Maria Stella Gelmini – ministro
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dal maggio 2008 al novembre
2011 – conteneva una riorganizzazione generale di licei, tecnici e
professionali di cui facevano parte alcune modifiche agli orari scolastici. Il
sito del ministero dedicato alla riforma elencava tra i quattro “caratteri
originali” il concetto di “meno ore, più approfondimento”, e cioè che tutte le
scuole avrebbero avuto una diminuzione degli orari complessivi.
Questo il testo: “Il numero delle ore di lezione si riduce
in tutti gli indirizzi per rendere più sostenibile il carico orario delle
lezioni per gli studenti recependo cosi le indicazioni degli organismi
internazionali (OCSE). Dunque un quadro orario più snello (si tratta di ore
effettive di 60 minuti anziché di 50 come nel precedente ordinamento) che
garantisce la giusta autonomia e flessibilità alle scuole (20% nel biennio
iniziale e nell’ultimo anno, 30% nel secondo biennio, e ancora di più, fino al
40%, negli istituti professionali), inteso ad avvicinarsi alla scuola di altri
paesi europei”.
L’insegnamento della storia dell’arte non era più
contemplato in nessun indirizzo dei nuovi istituti professionali; nei nuovi
istituti tecnici era presente solo al terzo, quarto e quinto anno per gli
studenti del settore economico con indirizzo turistico, come parte
dell’insegnamento “Arte e territorio”, che prevede 66 ore di lezione all’anno.
Venivano chiuse poi le sperimentazioni con un aumento delle ore di storia dell’arte
nei licei classici. Alcuni insegnanti di storia dell’arte, come ricorda Mila
Spicola nel suo blog sull’Unità, si opposero da subito a queste novità ma per
tre anni rimasero sostanzialmente inascoltati, fino agli sviluppi delle ultime
settimane.
IL GOVERNO LETTA NON HA APPORTATO
MODIFICHE - E veniamo al governo Letta e alle ultime novità. Nel decreto
scuola – intitolato “L’istruzione riparte” e presentato dal governo il 9
settembre 2013 – non erano previste misure per introdurre più ore di
insegnamento di storia dell’arte (mentre per esempio ce n’erano di geografia).
Il Parlamento ha completato la conversione in legge del decreto l’8 novembre
2013 senza che, nei passaggi parlamentari, venissero aggiunte ore di storia
dell’arte.
In quelle settimane, tra l’annuncio del decreto e la sua
conversione in legge, erano state prese altre iniziative a favore di
quell’insegnamento. In particolare una raccolta di firme a sostegno di un
appello contro gli effetti della riforma Gelmini, promosso tra gli altri
dall’associazione Italia Nostra, aveva ricevuto il sostegno del ministro dei
Beni Culturali Massimo Bray e aveva tra i primi firmatari lo storico dell’arte
ed ex direttore della Scuola Normale di Pisa Salvatore Settis e importanti
dirigenti del MIBAC. L’appello aveva raggiunto e superato le 15 mila firme
dalla sua pubblicazione, ai primi di ottobre.
Comunque, trovo questa riduzione/soppressione geniale:
perché come noto le cose proibite sono psicologicamente più attraenti. Forse
solo così in tanti troveranno finalmente il gusto di andare in un museo o in un
sito archeologico per scoprire cosa c’è dentro...
(Fonte: Il
Post)
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