venerdì 28 agosto 2015

Un agosto da dimenticare per Rimini e Sorrento, tra feci in mare e stupri

LE DUE LOCALITA' BALNEARI MOLTO RINOMATE SONO STATE ACCOMUNATE DAGLI STESSI PROBLEMI

''Qui dove il mare luccica e tira forte il vento, su una vecchia terrazza davanti al Golfo di Surriento…''

con queste parole il grande Lucio Dalla descriveva il Golfo di Sorrento, nel brano omonimo datato 1986 dedicato a un altro grande, partenopeo: il lirico Caruso. Sono passati quasi trent'anni da quel pezzo e Lucio non c'è più. Come non sembra esserci più quella Sorrento di cui parlava, che quest'agosto è stata per ben due volte ai disonori delle cronache. Per una clamorosa chiazza marrone che ha invaso il mare di Marina piccola e per una turista americana violentata. Stesse cose sono successe a un'altra meta italiana di punta: Rimini.

ENORME CHIAZZA MARRONE A SORRENTO - Divieto di balneazione a Sorrento per qualche giorno. Il sindaco Giuseppe Cuomo firma l’ordinanza di interdizione a tutto il litorale  in seguito alle analisi dell’Arpac (agenzia regionale per l’ambiente) che hanno rilevato la presenza di “escherichia coli” ed “enterococchi intestinali” di gran lunga superiori ai limiti previsti dalle normative.
Un durissimo colpo per le attività turistiche dell’intera penisola, senza contare il danno d’immagine per uno dei luoghi più gettonati dai turisti di tutto il mondo. “Il tratto di mare tra Marina piccola e Villa pompeiana, recita l’ordinanza, è stato interessato da consistente sversamento di materiale fecale e pertanto necessita, che il suddetto tratto, sia interdetto temporaneamente alla balneazione”.
La causa dello sversamento è  legata ad  un sistema fognario inadeguato a sopportare i carichi di pioggia che, sempre più di frequente, cade copiosa con caratteri più simili alla tempeste tropicali.  L’innalzamento improvviso del livello dell’acqua causa un “troppo pieno” nella fognatura, che comporta un mescolamento delle “acque nere” con quelle piovane. La forza d’urto di questa miscela trova sfogo nello scarico a mare con  conseguenze devastanti per l’ambiente e la salute pubblica.
Le immagini dell’enorme chiazza marrone, fetida e nauseabonda, antistante il litorale sorrentino hanno fatto il giro del mondo. Un documento che ha condannato per l’ennesima volta la Campania a mantenere il primato dell’incapacità di gestire i propri tesori naturalistici.

COME SI DIFENDE IL SINDACO - «Beh, sì, insomma il problema c’è stato, negare serve a poco: la condotta si è rotta ed è avvenuto lo sversamento. Il fatto è che notizie come quella dei valori alterati del mare di Sorrento e del conseguente, temporaneo, divieto di balneazione fanno il giro del mondo e determinano un danno d’immagine notevole alla nostra economia». Non fa troppi giri di parole il sindaco Giuseppe Cuomo che prende le distanze anche dalla tendenza, diffusa in tutte le località turistiche, di cercare, in caso di incidenti, di far scomparire la polvere sotto il tappeto. «Devo riconoscere che in questo caso proprio una notizia tanto negativa ci ha spinti a rimboccarci le maniche e a intervenire su tutte le strutture a rischio. Se non ci fosse stato l’incidente probabilmente oggi continueremmo a sottovalutare il problema, che però, ci tengo a precisarlo, non va nemmeno sopravvalutato».
Comunque, per il turismo c'è ottimismo. Del resto, quella 2015 è stata per Sorrento un'estate record, si protrarrà fino alla fine di ottobre come di consueto. Non c’è il timore che un’altro nubifragio possa determinare un’altra rottura nel fragile sistema fognario cittadino con le inevitabili ripercussioni sulla balneabilità? «In teoria - ammette Cuomo - il rischio c’è sempre. Ma lo sversamento in mare degli scorsi giorni è avvenuto soltanto perché la rottura della condotta si è verificata nella zona a valle dell’impianto. In caso di rottura nel tratto a monte ci sarebbero almeno un paio di giorni di tempo per evitare sversamenti in mare». Buona volontà, ottimismo e scaramanzia a Sorrento marciano insomma a braccetto.
In calendario anche un incontro di tutti i sindaci della Penisola. Secondo il cronoprogramma della Regione alla fine dell’anno dovrebbe finalmente entrare in funzione il depuratore di punta Gradelle che raccoglierebbe i reflui di tutti i comuni dell’area. L’obiettivo è adottare le misure per fare in modo che nell’impianto, tarato per il trattamento delle acque nere, arrivi una quantità minima di acque bianche.

STESSA COSA A RIMINI - Una cosa simile è successa anche ai mari delle vicine Procida e Ischia, ma anche in altre parti del Paese, come diverse località del riminese, interdette per diciotto ore ai bagni sempre a causa di scarichi fognari in mare.
Tali fenomeni sono sempre più possibili, giacchè i nostri già labili sistemi fognari non sono preparati alle piogge tropicali che stanno interessando con sempre maggiore frequenza il nostro Paese. La mole di acqua piovana che cade in poco tempo dal cielo è troppa per essere retta da sistemi fognari fermi al novecento. Il clima è cambiato, meglio correre ai ripari.

LA TURISTA AMERICANA VIOLENTATA A SORRENTO - Prima la violenza su una turista americana nel bagno della discoteca di Sorrento, poi il selfie col segno della vittoria postato su Facebook: Riccardo Capece, 20 anni, studente universitario, e Francesco Franchini, 22 anni, ex calciatore di serie D (già con un precedente simile), entrambi della provincia di Caserta, sono stati arrestati ieri dai carabinieri, che li hanno identificati grazie alle immagini riprese dalle telecamere del locale.
La vicenda risale alla notte tra il 27 e il 28 luglio, quando i due giovani casertani, in vacanza in penisola, decidono di andare a divertirsi in una nota discoteca di Sorrento. Sono belli, brillanti, se la cavano con l’inglese: così non hanno difficoltà ad abbordare due turiste americane venticinquenni, studentesse in vacanza in Italia. Le ragazze, arrivate da pochi giorni, alloggiano in un bed and breakfast della penisola sorrentina.
Tra Francesco e Jane (il nome è di fantasia) scatta subito la scintilla: trascorsa qualche ora si stanno già baciando. Lui probabilmente dà per scontato quale piega prenderà la serata. La ragazza invece non vuole andare oltre, e lo fa capire. Così non immagina, quando va alla toilette, che lui la segua. Le telecamere di sicurezza installate nell’antibagno riprendono il calciatore che la spinge a forza dentro la toilette. Lì, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, Franchini le strappa gli slip e abusa una prima volta di lei. Poi esce. Esce anche Jane, sconvolta, che rintraccia la sua amica e le chiede aiuto. Vorrebbero chiamare la polizia, ma con i loro telefoni cellulari americani non ci riescono. Decidono di lasciare il locale, ma prima Jane vuole rimettersi in ordine gli abiti e sciacquarsi il viso. Torna in bagno. E, stavolta, a bloccarla sono in due. Francesco e Riccardo vengono ripresi mentre la bloccano e la spingono di nuovo dentro. Niente schiaffi, niente percosse, ma lei non riesce a divincolarsi dalla stretta. La violentano in due. Poi, finalmente, lei scappa.
La Procura di Torre Annunziata chiede e ottiene dal gip un’ordinanza di custodia cautelare: a Franchini vengono contestate la violenza sessuale e la violenza sessuale di gruppo, a Capece solo il secondo reato. La turista americana, nel frattempo, è ripartita per gli Stati Uniti, cercando di dimenticare la vacanza da incubo. E in Italia non ci tornerà più.

TRE CASI DI VIOLENZA SESSUALE A RIMINI - Se il racconto di una turista tedesca di 19 anni verrà interamente confermato (e i primi riscontri medici le danno ragione) a Rimini si conterebbe il terzo caso di violenza sessuale consumata in spiaggia dalla notte di Ferragosto, a danno di giovani, giovanissime turiste, nel pieno dell'estate. Per la precisione due stupri e una tentata violenza, sventata solo dall'arrivo di passanti e dalla fuga dell'aggressore.
L'ultimo caso in ordine di tempo riguarda appunto la turista tedesca. La ragazza è stata trovata semincosciente sulla battigia di Miramare, all'alba, da un passante che ha chiesto subito l'intervento dei carabinieri. In ospedale i medici hanno riscontrato lesioni compatibili con una violenza. La ragazza non è riuscita a dare dettagli del drammatico episodio e ora tocca ai carabinieri ricostruire quanto accaduto.
Prima dell'agguato alla 19enne tedesca era stata una ragazza di 20 anni, milanese, a essere violentata, nella stessa zona, la notte di Ferragosto: secondo il suo racconto ad abusarne era stato un ragazzo di colore con le treccine, ora ricercato. La ragazza - che voleva rientrare in hotel ma non aveva i soldi per prendere un taxi - era scesa in spiaggia per ritrovare i suoi amici quando è stata aggredita da un uomo che l'ha trascinata fra le cabine e l'ha violentata. Le urla della ragazza hanno attirato l'attenzione di alcuni passanti ma l'assalitore è riuscito a fuggire ed è ancora ricercato.
Nella stessa notte una 24enne era stata aggredita sulla spiaggia da un uomo di 39 anni, di nazionalità marocchina, mentre nella stessa zona si svolgeva una festa in riva al mare. La giovane però è riuscita a divincolarsi e fuggire. Dopo che l'allarme era stato lanciato una volante della polizia ha intercettato l'uomo poco distante dalla zona dove era avvenuta la tentata violenza e l'ha arrestato.

Chiudo come ho aperto, con una canzone. Questa volta di Raf, Malinverno, dove parla di Rimini:

''ma vola via da Rimini l'allegria, e ho i brividi oggi in questa spiaggia inutile e come un cencio d'alga vento in faccia. Guardo il buio immobile ormai…''


1 commento: