LE DUE LOCALITA' BALNEARI MOLTO RINOMATE SONO STATE ACCOMUNATE
DAGLI STESSI PROBLEMI
''Qui dove il mare luccica e tira forte il vento, su una vecchia
terrazza davanti al Golfo di Surriento…''
con queste parole il
grande Lucio Dalla descriveva il Golfo di Sorrento, nel brano omonimo
datato 1986 dedicato a un altro grande, partenopeo: il lirico Caruso. Sono
passati quasi trent'anni da quel pezzo e Lucio non c'è più. Come non sembra
esserci più quella
Sorrento di cui parlava, che quest'agosto è stata per ben due volte ai
disonori delle cronache. Per una clamorosa chiazza marrone che ha invaso il
mare di Marina piccola e per una turista americana violentata. Stesse cose sono
successe a un'altra meta italiana di punta: Rimini.
ENORME CHIAZZA MARRONE A SORRENTO - Divieto di balneazione a Sorrento per
qualche giorno. Il sindaco Giuseppe Cuomo firma l’ordinanza di interdizione a
tutto il litorale in seguito alle
analisi dell’Arpac (agenzia regionale per l’ambiente) che hanno rilevato la
presenza di “escherichia coli” ed “enterococchi intestinali” di gran lunga
superiori ai limiti previsti dalle normative.
Un durissimo colpo per le attività turistiche dell’intera
penisola, senza contare il danno d’immagine per uno dei luoghi più gettonati
dai turisti di tutto il mondo. “Il tratto di mare tra Marina piccola e Villa
pompeiana, recita l’ordinanza, è stato interessato da consistente sversamento
di materiale fecale e pertanto necessita, che il suddetto tratto, sia
interdetto temporaneamente alla balneazione”.
La causa dello sversamento è
legata ad un sistema fognario
inadeguato a sopportare i carichi di pioggia che, sempre più di frequente, cade
copiosa con caratteri più simili alla tempeste tropicali. L’innalzamento improvviso del livello
dell’acqua causa un “troppo pieno” nella fognatura, che comporta un
mescolamento delle “acque nere” con quelle piovane. La forza d’urto di questa
miscela trova sfogo nello scarico a mare con
conseguenze devastanti per l’ambiente e la salute pubblica.
Le immagini dell’enorme chiazza marrone, fetida e
nauseabonda, antistante il litorale sorrentino hanno fatto il giro del mondo.
Un documento che ha condannato per l’ennesima volta la Campania a mantenere il
primato dell’incapacità di gestire i propri tesori naturalistici.
COME SI DIFENDE IL SINDACO - «Beh,
sì, insomma il problema c’è stato, negare serve a poco: la condotta si è rotta
ed è avvenuto lo sversamento. Il fatto è che notizie come quella dei valori
alterati del mare di Sorrento e del conseguente, temporaneo, divieto di
balneazione fanno il giro del mondo e determinano un danno d’immagine notevole
alla nostra economia». Non fa troppi giri di parole il sindaco Giuseppe Cuomo che
prende le distanze anche dalla tendenza, diffusa in tutte le località
turistiche, di cercare, in caso di incidenti, di far scomparire la polvere
sotto il tappeto. «Devo riconoscere che in questo caso proprio una notizia
tanto negativa ci ha spinti a rimboccarci le maniche e a intervenire su tutte
le strutture a rischio. Se non ci fosse stato l’incidente probabilmente oggi
continueremmo a sottovalutare il problema, che però, ci tengo a precisarlo, non
va nemmeno sopravvalutato».
Comunque, per il turismo c'è ottimismo. Del resto, quella
2015 è stata per Sorrento un'estate record, si protrarrà fino alla fine di
ottobre come di consueto. Non c’è il timore che un’altro nubifragio possa
determinare un’altra rottura nel fragile sistema fognario cittadino con le inevitabili
ripercussioni sulla balneabilità? «In teoria - ammette Cuomo - il rischio c’è
sempre. Ma lo sversamento in mare degli scorsi giorni è avvenuto soltanto
perché la rottura della condotta si è verificata nella zona a valle
dell’impianto. In caso di rottura nel tratto a monte ci sarebbero almeno un
paio di giorni di tempo per evitare sversamenti in mare». Buona volontà,
ottimismo e scaramanzia a Sorrento marciano insomma a braccetto.
In calendario anche un incontro di tutti i sindaci della
Penisola. Secondo il cronoprogramma della Regione alla fine dell’anno dovrebbe
finalmente entrare in funzione il depuratore di punta Gradelle che
raccoglierebbe i reflui di tutti i comuni dell’area. L’obiettivo è adottare le
misure per fare in modo che nell’impianto, tarato per il trattamento delle
acque nere, arrivi una quantità minima di acque bianche.
STESSA COSA A RIMINI - Una
cosa simile è successa anche ai mari delle vicine Procida e Ischia, ma anche in
altre parti del Paese, come diverse località del riminese, interdette per
diciotto ore ai bagni sempre
a causa di scarichi fognari in mare.
Tali fenomeni sono sempre più possibili, giacchè i nostri
già labili sistemi fognari non sono preparati alle piogge tropicali che stanno
interessando con sempre maggiore frequenza il nostro Paese. La mole di acqua
piovana che cade in poco tempo dal cielo è troppa per essere retta da sistemi
fognari fermi al novecento. Il clima è cambiato, meglio correre ai ripari.
LA TURISTA AMERICANA VIOLENTATA
A SORRENTO - Prima la violenza su una turista
americana nel bagno della discoteca di Sorrento, poi il selfie col segno della
vittoria postato su Facebook: Riccardo Capece, 20 anni, studente universitario,
e Francesco Franchini, 22 anni, ex calciatore di serie D (già con un precedente
simile), entrambi della provincia di Caserta, sono stati arrestati ieri dai
carabinieri, che li hanno identificati grazie alle immagini riprese dalle
telecamere del locale.
La vicenda risale alla notte tra il 27 e il 28 luglio,
quando i due giovani casertani, in vacanza in penisola, decidono di andare a
divertirsi in una nota discoteca di Sorrento. Sono belli, brillanti, se la
cavano con l’inglese: così non hanno difficoltà ad abbordare due turiste
americane venticinquenni, studentesse in vacanza in Italia. Le ragazze,
arrivate da pochi giorni, alloggiano in un bed and breakfast della penisola
sorrentina.
Tra Francesco e Jane (il nome è di fantasia) scatta subito
la scintilla: trascorsa qualche ora si stanno già baciando. Lui probabilmente
dà per scontato quale piega prenderà la serata. La ragazza invece non vuole
andare oltre, e lo fa capire. Così non immagina, quando va alla toilette, che
lui la segua. Le telecamere di sicurezza installate nell’antibagno riprendono
il calciatore che la spinge a forza dentro la toilette. Lì, secondo la
ricostruzione fatta dai carabinieri, Franchini le strappa gli slip e abusa una prima
volta di lei. Poi esce. Esce anche Jane, sconvolta, che rintraccia la sua amica
e le chiede aiuto. Vorrebbero chiamare la polizia, ma con i loro telefoni
cellulari americani non ci riescono. Decidono di lasciare il locale, ma prima
Jane vuole rimettersi in ordine gli abiti e sciacquarsi il viso. Torna in
bagno. E, stavolta, a bloccarla sono in due. Francesco e Riccardo vengono
ripresi mentre la bloccano e la spingono di nuovo dentro. Niente schiaffi,
niente percosse, ma lei non riesce a divincolarsi dalla stretta. La violentano
in due. Poi, finalmente, lei scappa.
La Procura di Torre Annunziata chiede e ottiene dal gip
un’ordinanza di custodia cautelare: a Franchini vengono contestate la violenza
sessuale e la violenza sessuale di gruppo, a Capece solo il secondo reato. La
turista americana, nel frattempo, è ripartita per gli Stati Uniti, cercando di
dimenticare la vacanza da incubo. E in Italia non ci tornerà più.
TRE CASI DI VIOLENZA SESSUALE A
RIMINI - Se il racconto di una turista tedesca di 19 anni verrà
interamente confermato (e i primi riscontri medici le danno ragione) a Rimini
si conterebbe il terzo caso di violenza sessuale consumata in spiaggia dalla
notte di Ferragosto, a danno di giovani, giovanissime turiste, nel pieno
dell'estate. Per la precisione due stupri e una tentata violenza, sventata solo
dall'arrivo di passanti e dalla fuga dell'aggressore.
L'ultimo caso in ordine di tempo riguarda appunto la turista
tedesca. La ragazza è stata trovata semincosciente sulla battigia di Miramare,
all'alba, da un passante che ha chiesto subito l'intervento dei carabinieri. In
ospedale i medici hanno riscontrato lesioni compatibili con una violenza. La
ragazza non è riuscita a dare dettagli del drammatico episodio e ora tocca ai
carabinieri ricostruire quanto accaduto.
Prima dell'agguato alla 19enne tedesca era stata una ragazza
di 20 anni, milanese, a essere violentata, nella stessa zona, la notte di
Ferragosto: secondo il suo racconto ad abusarne era stato un ragazzo di colore
con le treccine, ora ricercato. La ragazza - che voleva rientrare in hotel ma
non aveva i soldi per prendere un taxi - era scesa in spiaggia per ritrovare i
suoi amici quando è stata aggredita da un uomo che l'ha trascinata fra le
cabine e l'ha violentata. Le urla della ragazza hanno attirato l'attenzione di
alcuni passanti ma l'assalitore è riuscito a fuggire ed è ancora ricercato.
Nella stessa notte una 24enne era stata aggredita sulla
spiaggia da un uomo di 39 anni, di nazionalità marocchina, mentre nella stessa
zona si svolgeva una festa in riva al mare. La giovane però è riuscita a
divincolarsi e fuggire. Dopo che l'allarme era stato lanciato una volante della
polizia ha intercettato l'uomo poco distante dalla zona dove era avvenuta la
tentata violenza e l'ha arrestato.
Chiudo come ho aperto, con una canzone. Questa volta di Raf,
Malinverno, dove parla di Rimini:
''ma vola via da Rimini l'allegria, e ho i brividi oggi in questa
spiaggia inutile e come un cencio d'alga vento in faccia. Guardo il buio
immobile ormai…''
nn vorrai sloggiare quelli la
RispondiElimina