IL MONUMENTO RISALE ALL'EPOCA BIZANTINA E PRIMA DEL RESTAURO
APPARIVA USURATO DAGLI AGENTI ATMOSFERICI
A volte l'incompetenza fa più danni dell'Isis. Se questi
ultimi stanno distruggendo, in quel di Siria e Iraq, siti
archeologici di inestimabile valore, testimoni di civiltà che non
torneranno più, anche l'uomo occidentale è capace di brutture simili. Dopo il
caso del
parcheggio a Torino o dell'affresco raffigurante Cristo di Elìas Garcìa
Martìnez, del XIX, sito sul muro del Santuario della Misericodia di Borja in
Spagna, ne arriva un altro. Questa volta ai danni di un castello bizantino, il
quale, dopo il restauro è stato esteticamente stravolto e reso totalmente
moderno. Anzi, per qualcuno somiglia alla spugna dei cartoon SpongeBob. Vediamo
dove è accaduto.
CASTELLO BIZANTINO NEL QUARTIERE
SILE DI ISTANBUL - I lavori appena terminati al castello di epoca
bizantina situato a Şile, distretto di Istanbul sulla costa turca, del quale
era anche vanto e simbolo, stanno scatenando - soprattutto online - un
pandemonio. Con gli utenti dei social impegnati a chiedersi se ora la
fortificazione assomigli più al personaggio di un cartone animato o un
videogame.
Se una volta il castello era praticamente in rovina, logorato
dagli agenti atmosferici, ora si erge come nuovo. Forse troppo. La pensa così
Barış Yarkadaş, deputato del CHP che ha presentato un'interrogazione
parlamentare diretta al premier Ahmet Davutoğlu, chiedendo se "sia questa
la considerazione che l'AKP ha per il patrimonio storico e culturale del
Paese". Il restauro, accusa forse non a torto il deputato, "si
avvicina di più alla costruzione di un nuovo edificio" che non alla
sistemazione di uno antico, con alle spalle duemila anni di storia. E su
twitter in molti sono d'accordo con lui.
C'è chi sostiene che ora il castello di Şile sembri una
copia di Spongebob e chi lo paragona a un edificio costruito su Minecraft, un
videogioco piuttosto popolare. A qualsiasi cosa somigli, in molti non sono un
granché contenti dei lavori.
La municipalità di Sile, per ora, non ha risposto alle
critiche, ma ha tenuto a pubblicare sul suo sito Web un comunicato in cui si
precisa che il restauro si è svolto con la supervisione della facoltà di
Architettura e Design dell'Università Kocaeli di Istanbul. "Tanto di
cappello a questa meraviglia dell'estetica", hanno commentato con sarcasmo
su Twitter.
(Fonte: Il
Giornale)
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