COSTITUITA PRINCIPALMENTE DA PEZZI DEL PD E DI SEL, CONTA 31 DEPUTATI
Da quando si è sciolto il Pci non si contano le ''cose
rosse'' che sono nate. Tutti progetti - escludendo Pds, Rifondazione comunista
e Sel – falliti nel giro di pochi mesi, tra soliti litigi interni (che a
sinistra chiamano storicamente dibattiti) o numero elettorali degni dei sette
nani. E così, al teatro Quirino di Roma, sabato scorso è nata Sinistra
Italiana, la coalizione che ha come obiettivo dichiarato “presentare un’altra
idea di Italia“. Per dirla alla Fassina, un'Italia lontana dall'Happy days di
Renzi.
CHI LA COSTITUISCE - A fondarla Nichi Vendola, leader mai nato della sinistra
italiana. Dopo un buon momento, culminato col piazzamento di qualche Sindaco in
qualche città importante nel 2011 (si veda Milano con Pisapia e Cagliari con
Zedda), oltre ai dieci anni di governo della Regione Puglia, la
sua leadership si è dissolta.
Sinistra italiana raccoglie pezzi usciti dal Pd capeggiati
da Stefano Fassina e Sinistra ecologia e libertà (31 deputati). Non fa parte
dei giochi invece Pippo Civati, il quale, col
suo Possibile, sta costruendo un altro soggetto politico assieme agli
usciti dal Movimento cinque stelle. Tanto per aumentare la lista.
I SOLITI PROBLEMI - Critiche, oltre ovviamente a Renzi, sono state rivolte anche
a Bersani, che a sua volta ha criticato quanti lasciano il partito senza
provare a cambiarlo da dentro. L'entusiasmo attorno al progetto è tanto.
D'altronde quello a sinistra non manca mai. Malgrado delusioni e sconfitte
continue. Un fatto invidiabile. Peccato però che manchi un leader e, purtroppo
per loro, quelli stranieri non possono essere importati. Che poi, se è gente
alla Varoufakis che va in giro a fare l'intellettuale strapagato, forse tanto
un male non è.
E peccato che poi alla fine toccherà fare le alleanze, se si
vuole vincere oltre che rappresentare e partecipare. Altrimenti ci si consolerà
coi rimborsi elettorali. I quali, tutto sommato, non dispiacciono mai. Anche a quelli
di sinistra, che pure hanno un portafoglio. Magari pure in una tasca destra.
Questa è la SINISTRA ITALIANA: OMINI OMINICCHI E QUAQQUARAQUA'.
RispondiEliminaSono capaci solo di fare polveroni di parole con poco costrutto ma con tanti bei soldini pagati dal popolo dei fessi.
meglio perdere , che essere complici di una nazione di corrotti
RispondiEliminabeh se essere vincenti vuol dire essere come fi, la lega o lady photoshop, direi che è meglio perdere ed essere onesti che fascistelli xenofobi pedomafiosi...
RispondiEliminaSignor Mario,lei non dovrebbe bere ciò che vende nel suo bar...
RispondiEliminaDunque,nella parte finale del suo articolo da premio Pulitzer dice:
E peccato che poi alla fine toccherà fare le alleanze, se si vuole vincere oltre che rappresentare e partecipare
Perchè,ieri a Bologna invece cosa cercavano di fare LEGA-FdI-FI? Una scampagnata domenicale fuori porta ?
Altrimenti ci si consolerà coi rimborsi elettorali. I quali, tutto sommato, non dispiacciono mai
Infatti la LEGA è attualmente sotto processo per aver truffato lo stato (e quindi i contribuenti)per 59 milioni di euro di rimborsi elettorali.
Bravo Mario,ora dicci chi sono i tuoi "vincenti"...
Se grazie a Sinistra Italiana anche un SOLO elettore che non si sentiva rappresentato nè dal centrodestra dell'ebetino, nè dalla destra delle ruspe tornerà a votare sarà già una vittoria per la DEMOCRAZIA che, per chi ignori cosa sia, è "partecipazione" per cui più ne siamo è meglio E'!
RispondiEliminaPS: Se è 'a considerate 'a solita "cosina" me sembra esagerato e pure incoerente che state a perde tempo a parlanne...nun ve pare?
mi sento come Salemme in "lo strano caso di Felice C."
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