PASSATO AL PD NEL GIUGNO 2014 PROVENIENTE DA SEL, E' STATO
NOMINATO SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA NELL'ULTIMO RIMPASTO
Casoria, terra di Santi, ne vanta ben due, e voltagabbana, questi
di certo non solo due. Già, perché questo Comune, non a caso roccaforte per
anni di democristiani e socialisti, ha nel proprio Dna quello di partorire
politicanti sempre pronti a salpare altrove. Ultimo esempio la Giunta in carica
fino a pochi mesi fa, tenuta in piedi fino alle dimissioni del Sindaco grazie
ad alcuni consiglieri d'opposizione passati nella maggioranza. Ribaltando di
fatto il voto popolare.
Incarna alla perfezione l'arte casoriana di fare politica
Gennaro Migliore, che può essere considerato un giovane vecchio. Visto che,
malgrado non abbia ancora cinquant'anni, nella sua carriera politica ha già
dimostrato una certa tendenza al cambiamento (per non usare altri termini più
offensivi), avente come scopo la conservazione di poltrone o l'acquisizione di
nuove più prestigiose.
GLI ANNI IN RIFONDAZIONE -
Negli anni in cui frequenta il liceo scientifico statale Filippo Brunelleschi
di Afragola, attraversa le prime esperienze di mobilitazione studentesca. Che
proseguono all'Università Federico II, dove si laurea in Fisica con 110/110 e
lode. Nel 1993 si iscrive al Partito della Rifondazione Comunista, dove
acquisisce col passar degli anni sempre maggiori incarichi direttivi.
Ha ricoperto altresì per due mandati l'incarico di
capogruppo di Rifondazione Comunista nel Comune di Napoli, essendo stato eletto
per la prima volta nel 1997 e successivamente nel 2001, risultando in entrambi
i casi primo degli eletti.
Nel 2006 il salto di qualità: viene eletto per la prima
volta alla Camera dei deputati, nella XX circoscrizione (Campania 2). Durante
questi due anni a Montecitorio ha fatto parte della II Commissione permanente
Giustizia e della Commissione di indirizzo e vigilanza Rai. È stato presidente,
per la parte italiana, della Commissione interparlamentare Italia-Venezuela ed
ha ricoperto l'incarico di Capogruppo parlamentare di Rifondazione Comunista -
Sinistra Europea presso la Camera dei deputati.
Alle elezioni politiche del 2008 è candidato con la Sinistra
Arcobaleno (alleanza elettorale a cui il PRC partecipa) ma la lista non supera
la soglia di sbarramento, perciò Migliore non viene rieletto in Parlamento.
IL PASSAGGIO A SEL E POI AL PD
– Stanco del conservatorismo di Rifondazione comunista, partito che vedeva
sempre più assottigliare la propria forza elettorale, lo lascia il 24 gennaio
2009 e segue Vendola nella neonata Sinistra Ecologia Libertà (SEL). Fa parte
della segreteria nazionale di SEL, ricoprendo l'incarico di responsabile
cultura e comunicazione. In seguito al primo congresso del partito diventa
membro del coordinamento nazionale dove ricopre l'incarico di responsabile
esteri.
Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto alla Camera
dei deputati nella XIX circoscrizione (Campania 1) nella lista di SEL e viene scelto
capogruppo alla Camera.
Sel però passa subito all'opposizione, facendo venire meno
l'alleanza col Pd che intanto ha dato vita a un governo di larghe intese con
altri partiti di centro-destra. Ma a lui ciò evidentemente non sta bene e il 18
giugno 2014 si dimette da capogruppo alla Camera in seguito alle polemiche nate
nel gruppo parlamentare dopo la decisione di votare alla Camera in favore del
Decreto IRPEF sugli 80 euro in busta paga per i redditi medio-bassi proposto
dal Governo Renzi.
Fonda così assieme ad altri parlamentari fuoriusciti da SEL
un'associazione chiamata "Libertà e Diritti-Socialisti europei". Ma Il
22 ottobre dello stesso anno annuncia la sua iscrizione al Partito Democratico,
congiuntamente a quella degli altri membri del gruppo parlamentare di LED.
Un passaggio che gli vale come primo riconoscimento nell'aprile
2015 quello di relatore dell'Italicum, la nuova legge elettorale. Poi dichiara
di volersi candidare alle primarie del centrosinistra in vista delle regionali,
ma viene stoppato da Roma. Lo stesso è avvenuto per le ultime comunali. Rinunce
che però gli sono vale la nomina, il 28 gennaio 2016, a sottosegretario di
stato al Ministero della giustizia.
Una bella carriera, tutto sommato. Che non avrebbe potuto
fare se fosse rimasto con Rifondazione. Una scelta che almeno gli sarebbe valsa
il riconoscimento della coerenza. Valore raro, sempre più sconosciuto.
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