giovedì 10 giugno 2010

VINCENZO NESPOLI, SINDACO DI AFRAGOLA…MA ANCHE SENATORE E INDAGATO


Il Comune di Afragola, situato a Nord di Napoli, è amministrato da due anni da una coalizione di centro-destra guidata dal sig. Vincenzo Nespoli, il quale al secondo turno ha sconfitto il candidato di centro-sinistra Francesco Moccia (urbanista e assessore provinciale). Quella tornata elettorale, che includeva anche le politiche, è stata particolarmente favorevole per Nespoli, giacché è stato eletto anche Senatore della Repubblica. Ma lui è abituato ai successi elettorali, visto che è eletto ininterrottamente come deputato dal 1994 nelle file di Alleanza Nazionale.
Oltre al doppio incarico però, l’onorevole Nespoli non vuole farsi mancare nulla, e da buon politico italiano è stato raggiunto da un ordine di custodia cautelare meno di un mese fa; l’accusa è di concorso in bancarotta fraudolenta patrimoniale documentale e reimpiego di denaro di provenienza illecita. Al senatore è stato riconosciuto il beneficio dei domiciliari. Martedì scorso, OVVIAMENTE, 
la Giunta al Senato ha rigettato la richiesta di misura cautelare emessa dal Tribunale di Napoli.
 Visti i tanti precedenti, non c'è da meravigliarsi.
Il provvedimento di arresto è scaturito nell'ambito di indagini avviate dopo il fallimento della società di vigilanza "La Gazzella srl" il 27 maggio 2007, con un passivo di oltre 25 milioni di euro costituito prevalentemente da debiti verso l'Inps. A dicembre 2008 già due persone sono state colpite da misure restrittive (Emilio Bilotta e Mario Razzano, entrambi ora a giudizio) amministratori pro tempore della società. Nespoli, dicono i magistrati della sezione “reati di criminalità economica della Procura partenopea” di cui il gip ha accolto le tesi, è il 'dominus' occulto de "La Gazzella" attraverso il suo prestanome Mario Razzano e ha utilizzato l'srl "ai fini di arricchimento personale e di acquisizione di consenso elettorale", avendo anche un ruolo nella distrazione di somme raccolte dai clienti con l'occultamento e la falsificazione della documentazione contabile e societaria.
L'inchiesta ruota anche attorno a una società immobiliare, la “Se.An. Immobiliare spa” con sede a Caivano, "di fatto riconducibile allo stesso Nespoli"; gli accertamenti hanno mostrato che una parte del denaro illecitamente sottratto a "La Gazzella" è servito per acquistare appartamenti e villette per un valore commerciale di oltre 20 milioni di euro, quasi completamente realizzati. Sui conti di “Se.An.” e della controllante “Immobiliare San Marco”, anche questa riconducibile al Senatore, sono state convogliate somme consistenti in contanti e di provenienza illecita, versate con modalità diversa per nascondere l'effettiva provenienza.
Il gip pertanto ha disposto anche il sequestro preventivo delle azioni, dell'azienda e dei beni della “Se.An”. I pm avevano chiesto altri arresti, rigettati però dal gip. Inoltre, sempre nell’ambito di questa inchiesta, è stato disposto dalla magistratura il sequestro preventivo di una villa che si trova nella campagna senese risultata nella disponibilità della società Immobiliare “San Marco srl” di Frattamaggiore.
All’onorevole Nespoli è stato dedicato anche un servizio in una puntata di “Report” del 21 marzo scorso (che posterò alla fine del post), in cui si metteva in luce il fatto che Nespoli sia Relatore di una Commissione parlamentare del Senato che si occupa proprio dell’annullamento dei doppi incarichi, proprio lui che ce l’haCarlo Vizzini, Presidente della commissione Affari costituzionali del Senatosi è giustificato affermando che quando Nespoli è stato nominato relatore, non si era a conoscenza del fatto che avesse intenzione di candidarsi a Sindaco. Ma a parte questo quiproquò tra colleghi, la parte più interessante del servizio di Report è quella che mostra le immagini di decine di cittadini afragolesi che hanno organizzato una veemente manifestazione fuori al Comune per contestare le mancate promesse del proprio Sindaco. Trattasi di quei cittadini che vivono nel quartiere popolare “Salicelle” situato ai margini della città, una sorta di ghetto fornito anche di Chiesa e scuola, come se la vita di tante persone meno abbienti e dotati di scarsa istruzione, debba svolgersi esclusivamente in quel quartiere senza possibilità di emanciparsi all’esterno.
In quel contesto difficile, è facile per un politico ottenere voti con poco, magari pagando la spesa quotidiana o qualche bolletta agli elettoriuccidendo uno dei principi basilari su cui poggia una democrazia: il voto libero. E’ facile ingaggiare qualcuno affinché convinca tutti, con le buone o con le cattive, di votare per Tizio o Caio.
L’amministrazione afragolese di destra (che tra l’altro ha preso la guida della città dopo diversi anni di supremazia del centro-sinistra) è nata comunque sotto una cattiva stella: un consigliere comunale in quota PdlRaffaele Iazzetta, 24 anni, appena eletto, è stato arrestato poiché nella sua camera da letto, durante una perquisizione per un’inchiesta sul voto di scambio, sono stati trovati 143 grammi di marijuana e un bilancino di precisioneSuo padre Francesco (già indagato in passato per favoreggiamento nei confronti del clan Moccia, ma assolto in terzo grado) e un suo conoscente, sono stati denunciati per voto di scambio.
Gli afragolesi, che sono oltre 63 mila, meritano davvero siffatta classe dirigente locale?


Ecco la puntata di Report:
Animazione Flash

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