CLAUDIO DE MAGISTRIS E’ CONSULENTE SENZA COMPENSI, LUCIA
RUSSO FA INVECE PARTE DELLO STAFF DELL’ASSESSORE TOMMASIELLI
La rivoluzione arancione perseguita da de Magistris a Napoli
si è sporcata con una doppia macchia: diversi casi di Parentopoli nello staff
della sua Giunta. Uno legato addirittura a suo fratello, che sta rivestendo
(senza alcun compenso, ma con un lauto tornaconto professionale) il ruolo di
consulente del Sindaco per le attività culturali, un altro a una sua cugina,
entrata nello staff dell’Assessorato allo sport. Ma ci sono anche altri casi. Non mancano poi compagni di scuola e amici di famiglia.
CLAUDIO DE MAGISTRIS -
Claudio de Magistris ha stipulato un contratto di consulenza a titolo gratuito
che è arrivato dopo sette mesi di collaborazione. Il fratello di Luigi è uno
stimato promotore culturale, un libero professionista che trae occasioni di
lavoro non solo dal riconoscimento delle sue capacità professionali, ma anche
(e soprattutto) dalle relazioni, conoscenze, frequentazioni, partecipazioni che
riesce a stabilire e poi coltivare. Sta lavorando come consulente del sindaco e
si occupa in particolare dei due grandi eventi che interesseranno Napoli, la
Coppa America e il Forum delle culture.
Sta, verosimilmente, conoscendo operatori internazionali
importanti del suo settore, sta incontrando ambienti e figure istituzionali,
commerciali e culturali di rilievo, per una vantaggiosa forma d'investimento
professionale per il futuro. Quanti altri promotori di eventi culturali
sarebbero disposti a lavorare come consulenti a titolo gratuito per il sindaco
di Napoli? Molti, è lecito supporre, considerate le vantaggiose ricadute
future.
LUCIA RUSSO – L’altro caso è
quello di Lucia Russo, cugina del Sindaco che sta beneficiando di un incarico
da 20mila euro annui come «staffista» presso l’assessorato allo sport. De
Magistris ha risposto alle accuse ribadendo su Facebook le credenziali della
ragazza: «un curriculum appropriato, si è laureata all’università Parthenope in
Scienze Motorie, conosce i problemi dello sport e la comunicazione». E’
spuntata anche un’intervista realizzata in fase pre-elettorale (visibile qui),
realizzata in campagna elettorale, in cui la cugina del sindaco esprime la propria
preoccupazione e individua nel cugino la possibile salvezza: «Solo lui potrà
portare cambiamenti positivi, lo dico da giovane. Da giovane che non ne può
più....al non trovare lavoro, a questo schifo che ci blocca, che ci scoraggia,
per quanto uno possa avere dei piccoli scoraggiamenti personali, emotivi. Però
è difficile» trovare lavoro «veramente è tosta». Visto come ha prontamente
ricevuto un contratto, aveva proprio ragione.
De Magistris si è difeso ancora dicendo che: «Il comune di
Napoli presenta, tra uffici propri e società partecipate, circa 21mila
dipendenti. Se la statistica è ancora considerata una scienza in questo paese,
mi sembra altamente probabile che una mia cugina possa lavorare come staffista
presso una struttura del Comune». Ora, a parte che inserire nel conteggio anche
le società partecipate non vale perché queste hanno regole e discipline
autonome (in pratica fanno quel che vogliono) ma, se pure fosse così,
significherebbe che de Magistris abbia almeno 72/73 cugini, considerando una
popolazione di circa un milione e mezzo di abitanti.
GLI ALTRI CASI - Dagospia ha
poi tracciato il resto della mappa della parentopoli vesuviana: «Il marito
dell’assessore alla Cultura Antonella di Nocera, Stefano d'Ambrosio, è capo staff
dell’assessore al bilancio Realfonzo; Dario Montefusco, figlio di Giuliana
Visciola, direttore centrale del Comune, è “staffista” presso l’assessorato al
Patrimonio diretto da Bernardino Tuccillo». E annuncia che pubblicherà altri
casi.
GLI AMICI - Carmine Piscopo e Roberta Gaeta, sono loro i neo assessori arancioni, rispettivamente con deleghe alle Politiche urbane e al Welfare. Compagni al liceo Pansini del Vomero, ritrovatisi assieme nei banchi di Palazzo San Giacomo.
E che dire del caso di Omero Ambrogi, amico di famiglia dei De Magistris, un fuoriclasse sicuramente, indicato da Giggino come presidente del consiglio di amministrazione di Bagnolifutura (il Comune è proprietario al 90 per cento, il restante 10 appartiene a Regione e Provincia).
Restando nella Bagnolifutura, una dei tre consiglieri è l'avvocato Anna Falcone, cosentina di nascita, amica di Giggino, dall'ex pm sponsorizzatissima per un posto «sicuro» (ma si fa per dire, considerati i risultati) da candidata alla Camera in Calabria per Rivoluzione civile di Ingroia, alle ultime elezioni politiche. Sul nome di Anna si stava addirittura consumando una guerra tra i due ex colleghi magistrati. Un mistero la decisione di Giggino di indicare una professionista calabrese per la rinascita di Bagnoli «con le tante personalità che ci sono a Napoli», spiega adirato uno dell'entourage del sindaco.
GLI AMICI - Carmine Piscopo e Roberta Gaeta, sono loro i neo assessori arancioni, rispettivamente con deleghe alle Politiche urbane e al Welfare. Compagni al liceo Pansini del Vomero, ritrovatisi assieme nei banchi di Palazzo San Giacomo.
E che dire del caso di Omero Ambrogi, amico di famiglia dei De Magistris, un fuoriclasse sicuramente, indicato da Giggino come presidente del consiglio di amministrazione di Bagnolifutura (il Comune è proprietario al 90 per cento, il restante 10 appartiene a Regione e Provincia).
Restando nella Bagnolifutura, una dei tre consiglieri è l'avvocato Anna Falcone, cosentina di nascita, amica di Giggino, dall'ex pm sponsorizzatissima per un posto «sicuro» (ma si fa per dire, considerati i risultati) da candidata alla Camera in Calabria per Rivoluzione civile di Ingroia, alle ultime elezioni politiche. Sul nome di Anna si stava addirittura consumando una guerra tra i due ex colleghi magistrati. Un mistero la decisione di Giggino di indicare una professionista calabrese per la rinascita di Bagnoli «con le tante personalità che ci sono a Napoli», spiega adirato uno dell'entourage del sindaco.
Certe notizie proprio non vanno giù, per due motivi su
tutti: uno perché si consumano in una città che ha un tasso di disoccupazione
intorno al 30% e dunque di consulenti e collaboratori a spasso se ne trovano a
iosa; due perché si sperava che l’amministrazione comunale guidata dall’ex Pm
avesse un po’ più di etica rispetto ai suoi predecessori e ad altre giunte
sparse per l’Italia. Ma se gli scandali della Giunta de Magistris si fermano
solo a qualche caso di Parentopoli, ci accontentiamo. Visti i tempi.
trovami un luogo in italia dove ciò non accada....
RispondiEliminala mia vocina interiore mi suggerisce,che questi individui dovrebbero essere messi ai lavori forzati,tipo a riempire le buche delle strade di napoli,allora si che darebbe il suo contributo di sindaco! comunque queste angherie ricordatevele quando vi chiedono di votare.e poiche' napoli è una citta' anarchica anche quando fingono di governarla,meglio astenersi dal votare,almeno siamo coerenti.(de magistris e quelli che verranno,sulla sedia elettrica).
RispondiEliminaantonio