sabato 19 gennaio 2013

ECCO PERCHE’ I SONDAGGI ELETTORALI NON SONO ATTENDIBILI


Da quando si è insediato il Governo tecnico i sondaggi elettorali sono stati continui, con una brusca accelerazione in vista delle vicine elezioni. Tante le aziende che propongono un proprio termometro politico, ma spesso, comparando i dati di uno stesso partito, si notano ampie discrepanze. Ciò avviene perché la rilevazione si concentra su campioni diversi e con strumenti diversi, che finiscono per proporre risultati diversi.

DOVE SI REPERISCE IL CAMPIONE? - Il più recente sondaggio elettorale (SWG per conto di Agorà - RAI3) vede "FARE di Oscar Giannino" al 2,5%, mentre i sondaggi di Mannheimer lo danno allo 0,8% e Spincon al 6,4%? Chi sbaglia?
La spiegazione del risultato differente è tecnica ed ha a che fare col fatto che non si riesce più - con campioni di 1.000 interpellati come quelli che usa Mannheimer - a mappare davvero tutta la popolazione. La maggioranza dei sondaggisti tradizionali usa la metodologia CATI con campione limitato, che è distorta verso la sottostima di un movimento con le caratteristiche socio-demografiche del nostro.
Chi usa il CATI, di solito, fa estrazioni dagli elenchi telefonici e telefona a casa. Solo che una parte crescente della popolazione non usa più il fisso e/o non è a casa negli orari in cui vengono effettuate le telefonate. Quanti di voi hanno il loro numero sull'elenco? Almeno un terzo, forse più, non c'è. Più della metà non è mai a casa in orario di lavoro.
Per un motivo speculare, Spincon (che dà Fare al 6,4% nazionale usando metodologia CAWI) invece lo sovrastima. Spincon, infatti, interpella i suoi intervistati solo online. Ovviamente, entrambi riparametrano cercando di correggere il campione. Ma riparametrare un campione sbagliato in partenza non basta mai.
Insomma questo è l'aspetto più importante, in un certo senso. Fai il sondaggio via internet? Rischi di sovrastimare i giovani, che hanno preferenze elettorali diverse dagli anziani. Usi l'elenco del telefono? Non trovi i giovani che hanno solo il cellulare... etc... Il sondaggista quindi deve correggere il campione, esercizio difficile ed in parte arbitrario. Questa è la prima causa dell'imprecisione dei sondaggi, ed influisce in modo speciale nel tentativo di rilevare la forza elettorale di partiti minori.  

IL MARGINE DI ERRORE - C'e' un problema ulteriore, relativo all'interpretazione dei margini di errore dichiarati da ciascun istituto di statistica. Si fa spesso una grossa confusione sull'interpretazione del loro significato. I margini di errore riportati assumono che vi siano due partiti di uguali dimensioni in termini di elettorato. Spesso si dimentica che il margine di errore non dipende solo dalla dimensione del campione, ma anche dall'asimmetria dell'elettorato. Quando i partiti hanno consistenza diversa, il margine di errore, a parità di dimensione del campione, è inferiore (in valore assoluto) a quello riportato, ma può essere molto più grande in percentuale per il partito più piccolo. Inoltre, il margine di errore quando i partiti sono diversi non è simmetrico attorno alla media. Una analisi piu' approfondita del problema si puo' trovare qui.

LE ESIGENZE DEL COMMITTENTE - Ovviamente, in un  contesto di crescente incertezza, in cui l'affidabilità dei sondaggi e' ridotta e i risultati sono spesso contraddittori, il ruolo del sondaggista cambia, e non e' inesistente il rischio che l'accuratezza metodologica lasci spazio alla necessita di venire incontro alle aspettative del committente. Il che, dato il controllo politico esercitato su buona parte dei media tradizionali, è anche allarmante.

Il discorso sarebbe molto più tecnico, ma finirebbe anche per essere fuorviante e poco comprensibile. L’unico suggerimento che si può dare, se proprio non si vuole evitare di scrutare i sondaggi, sarebbe quello di fare una media tra i vari risultati che danno. Come si suol dire: “la verità sta nel mezzo”.

(Fonte: Fermare il declino

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