STANDO AI SONDAGGI DI MANNHEIMER, MOLTI UNDER 23 CHE
VOTERANNO PER LA PRIMA VOLTA ALLE POLITICHE O IN ASSOLUTO SCEGLIERANNO IL M5S
Il primo voto, come l’amore, non si scorda mai. Sono 4
milioni gli italiani under 23 che voterà per la prima volta alle politiche, o
che voterà per la prima volta in assoluto. Pare che rispetto agli ultimi
vent’anni – nei quali il 50% dei giovani diceva di volersi astenere - tra loro
ci sia un gran voglia di andare alle urne, ispirati molto probabilmente dalla
novità del momento: Beppe Grillo. Uno su tre dice che voterà per il Movimento
cinque stelle. Un dato che non sorprende visto che in loro, più che in altre
fasce d’età, c’è maggiore voglia di rompere col passato. E Grillo è l’attuale
Guru dell’anti-politica, come lo fu vent’anni fa il Cavaliere.
IL SUCCESSO DI GRILLO TRA I GIOVANI
- Tra i 18-23enni Grillo riesce a
conquistare quasi un terzo di elettorato (30,4%), vale a dire il 17% in più che
nella popolazione nel suo insieme. In questa categoria di età, il M5S diventa
il partito più votato in assoluto, superando, seppur di poco, il Pd. Inoltre,
il consenso al M5S appare ancora più elevato tra quei giovani che si trovano in
una condizione sociale più difficile perché disoccupati.
Ma anche tra i 24-34enni il Movimento del comico genovese
ottiene un largo successo, giungendo quasi al 19%, il 5% in più di quanto
rilevato tra tutti gli italiani, con una maggiore accentuazione, anche in
questo caso, tra chi non ha lavoro. È vero che tra costoro il Pd si conferma
come primo partito, al pari di quanto accade per la popolazione nel suo
complesso, ma il M5S si colloca nettamente come secondo.
BERLUSCONI NON LI ATTIRA PIU’
- Questo successo del Movimento 5 Stelle è «pagato» da quasi tutti gli altri
partiti che ottengono, infatti, tra i giovani un consenso inferiore rispetto
alle altre generazioni. La differenza più elevata si riscontra riguardo al Pdl
che fa rilevare, tra i 18-23enni, un seguito (pari al 12-13%) di quasi il 7%
inferiore alla media nazionale. Se vent’anni fa Berlusconi aveva grande forza
attrattiva tra i giovani, che forse speravano di diventare come lui, ora,
76enne, è visto come tutti gli altri da rottamare.
Ma anche gli altri grandi partiti, come la Lega o il Pd, sembrano
(seppure in misura molto inferiore al Pdl) interessare meno le nuove
generazioni. Un’eccezione relativa si riscontra solo per alcune delle liste che
si collocano su posizioni più estreme (e che un tempo raccoglievano una larga
parte del voto giovanile) come Sel da un verso e Fratelli d’Italia dall’altro.
Queste formazioni esprimono infatti tra i più giovani un saldo di voti positivo
per il 2-3 per cento.
Paradossalmente, quello che viene visto come il Guru
dell’anti-politica è proprio colui che porterà a votare tanti giovani che molto
probabilmente non lo avrebbero fatto. Certo, tra i suoi candidati ci sono tanti
ex militanti di sinistra e inoltre piace a quelli di Casapound. Ma questo è un
altro discorso.
(Fonte: Corriere
della sera)
berlusconi sta cominciando a parlare di grillo
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