I GIOVANI NON SONO STATI NE’ RIMBORSATI NE’ OCCUPATI DOPO LO
STAGE
Con la solita pomposità che ormai la contraddistingue da un
anno e mezzo, la Giunta de Magistris aveva presentato degli stage destinati a
30 neolaureati che avrebbero addirittura fermato - stando alle parole del Sindaco - la fuga dei
cervelli dalla città di Napoli. Il solito mega-spot rivelatosi poi il solito
bluff, di una rivoluzione il cui colore arancione somiglia sempre più a un
tramonto più che un’alba. I giovani partecipanti non solo non hanno visto un
euro di rimborso ma hanno pure partecipato a colloqui-farsa.
COSA PREVEDEVA LO STAGE –
Trenta giovani neolaureati hanno preso parte a uno stage di sei mesi, presentato
a Palazzo San Giacomo nel dicembre 2011 e terminato a giugno 2012. I neodottori
erano stati indicati dalle Università di provenienza e avrebbero dovuto ottenere
un rimborso di 2mila euro (poco più di 333 euro al mese) e, soprattutto,
dovevano entrare in contatto con aziende per un futuro lavorativo. Insomma, in
cambio del loro contributo professionale, il Comune li avrebbe aiutati ad
aprire una finestra sul mondo del lavoro.
…E INVECE - Il primo problema
che i giovani hanno incontrato è stato quello di finire in uffici che poco
avevano a che fare con le loro competenze. «A me, più o meno, è andata bene —
spiega Giglio — anche se sono stato assegnato alla sicurezza geologica e
sottosuolo. Ho imparato qualcosa di nuovo e mi sono trovato bene. Ad altri è
andata peggio».
Ma a scatenare la delusione dei trenta laureati sono i
colloqui con le aziende: «Tra giugno e luglio 2012, il Comune ha organizzato
dei jobmeeting per incentivare la nostra “collocazione” — racconta lo stagista
— purtroppo questi incontri sono stati mal organizzati diventando quasi una
farsa. Siamo stati intervistati da aziende che nulla avevano a che fare con la
nostra laurea. Io, ingegnere edile, ho parlato con rappresentati di una ditta
che sviluppa software di logistica, ma ci sono anche i casi di giuristi che
hanno colloquiato con aziende di grafica elettronica. Tutto improvvisato».
La delusione diventa amarezza quando i trenta si ritrovano
in un centro commerciale di Afragola per colloqui con altre aziende,
soprattutto agenzie di trovalavoro. L’appuntamento era riservato alle categorie
disagiate: «Il nostro disagio sapete qual era? Essere giovani meridionali. E le
donne venivano considerate ancora più disagiate».
RIMBORSI INESISTENTI -
Delusione, amarezza e anche rabbia per essere stati abbandonati. «Da settembre
in poi gli staffisti dell’assessore Marco Esposito hanno iniziato a non farsi
sentire — accusa Giglio — e le richieste circa il rimborso spese, manifestate
attraverso qualunque mezzo, compreso Facebook, sono state un buco nell’acqua.
Nessuna comunicazione ufficiale per spiegarci cosa stesse capitando. Questa è
la cosa che più ci dispiace: essere semplicemente ignorati. E meno male che
eravamo “le eccellenze” su cui puntare». I ragazzi si lasciano andare a sfoghi
durissimi: «Siamo molto delusi dall’atteggiamento dell’amministrazione. Siamo
serviti solo a fare spot — si legge in una lettera — i jobmeeting sono stati un
flop, non tanto perché ci aspettavamo di firmare chissà quali contratti (non
abbiamo mai creduto che il Comune fosse un’agenzia di trovalavoro), ma perché
sono riusciti a farci parlare con pochissime imprese realmente interessate alle
nostre professionalità».
A ottobre, poi, la promessa che il rimborso sarebbe stato
versato entro l’autunno del 2012, ma le cose sono andate in maniera diversa e i
soldi non si sono ancora visti.
COME SI DIFENDE L’ASSESSORE ESPOSITO
- «Hanno fatto questa esperienza che nell’insieme è stata positiva — precisa
l’assessore Esposito — hanno messo a disposizione le loro professionalità e, a
chiusura del semestre, abbiamo organizzato una giornata con le aziende e i
ragazzi hanno effettuato oltre cento colloqui. Alcuni di loro, non troppi
purtroppo, ma i tempi sono quelli che sono, hanno ottenuto anche un contratto,
seppur temporaneo. Certo — ammette l’esponente della giunta di Luigi de
Magistris — c’è il problema dei rimborsi, purtroppo sono incappati nel blocco
generale e come non si riesce a pagare la benzina per gli autobus, così non
possiamo versare nulla che non sia strettamente obbligatorio. Ovviamente, il
debito verrà onorato appena potremo farlo».
I Comuni versano in condizioni finanziarie pietose, è vero.
E proprio per questo un po’ di garbo e realismo nel presentare i progetti
sarebbe opportuno. Si sta allargando ulteriormente la Ztl, nonostante i mezzi
pubblici in città funzionino sempre meno. Si vuole tollerare i parcheggiatori
abusivi aumentando e rincarando al contempo le strisce blu. Si era promesso di
portare la differenzia al 70% e invece è addirittura scesa dal 22 al 18 per cento.
Se è vero che de Magistris sta utilizzando il ruolo di
Sindaco di Napoli come trampolino di lancio per Roma, rischia di fare la fine
di Fantozzi che trovò una piscina vuota…
(Fonte: La
Repubblica)
Senza sorde nun se cantano messe. Perché con De Magistris le messe andrebbero cantate gratis et amore Dei? (CF)
RispondiElimina...va bene ma potranno farsi una bella passeggiata sul lungomare libero dalle auto..ma va fa n..c..
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