TRA LE PROSTITUTE ABITUALI NEI PRESSI DELLA STAZIONE E NEI
CINEMA TALVOLTA SPUNTANO ANCHE BAMBINI. PARE CHE SIANO LE FAMIGLIE STESSE A
SPINGERLI ALLA STRADA
In tutte le grandi città le stazioni ferroviarie sono poco
raccomandabili, specie di sera e di notte, quando sono frequentate da loschi
individui e prende il via la prostituzione. Non fa eccezione la Stazione
centrale di Napoli e la zona limitrofa, dove è possibile scorgere, anche in
pieno giorno, prostitute a Piazza Garibaldi, in via Galileo Ferraris, lungo il
Corso Meridionale, nel Centro direzionale, sui battistrada di Via Argine. Tra
loro ci sono spesso anche minorenni - maschietti tra gli 11 e i 13 e ragazzine
tra i 14 e i 16 - pronti a soddisfare voglie perverse. Anche nei Cinema, spesso
semivuoti, vagano minorenni pronti alla contrattazione; i quali incontrano i
clienti nelle cabine per la privacy. Un’inchiesta del Corriere della sera mette
in evidenza questo triste fenomeno, figlio dell’emarginazione sociale da un
lato e dei mancati controlli di chi di dovere dall'altro.
LA PROSTITUZIONE MINORILE - Il
fenomeno della prostituzione minorile è una nuova forma di tratta: i bambini
vengono venduti, o usati dalle famiglie per fare soldi. «Purtroppo è così –
spiega Deborah Divertito, operatrice sociale da anni impegnata sul fronte della
prostituzione e dei minori – e Napoli è diventata una meta allettante per
questi traffici perché è facile ottenere documenti falsi tramite le
organizzazioni criminali o anche attraverso laboratori clandestini del centro
città o della zona flegrea. Inoltre i controlli sono pochissimi e c'è molta
tolleranza». Con Deborah facciamo un vero e proprio tour, durante il quale
veniamo anche bersagliati con dei sassi.
«Le postazioni sono quasi sempre le stesse, per gli uomini
spesso i clienti sono abituali. Sulla strada ci sono per lo più adolescenti,
sia maschi che donne. Offrono prestazioni sessuali a prezzi bassi. I ragazzi si
riconoscono più facilmente mentre le ragazzine si truccano molto e si vestono
in modo da attirare i clienti, quindi sembrano più grandi. Sono quasi sempre
ragazze dell'est o nigeriane, quasi sempre vittima di tratta, entrate in Italia
con dei sogni e buttate per strada con violenze e ricatti. I ragazzi sono per
lo più rom o bulgari e partono dai 13 anni. Molto spesso si prostituiscono nei
cinema a luci rosse dove per entrare esibiscono documenti falsi».
Nei cinema in effetti
la sala per le visioni è praticamente deserta, mentre nei corridoi, nella hall
e verso i bagni è pieno di persone. In effetti ci sono tanti ragazzini, le loro
facce e i berretti tradiscono la giovanissima età. Li senti contrattare con
altri clienti del cinema. Qualche coppia si dirige verso le «cabine»: si tratta
di stanzette piccolissime in cui, pagando un'extra si può vedere un film in
totale privacy. Cosa possa succedere in quelle salette è facile immaginarlo.
Questo tipo di prostituzione avviene in genere di mattina e nel pomeriggio.
Anche quella nei pressi del Corso Meridionale e del Centro Direzionale avviene
alla luce del sole.
LA PETIZIONE DEI RESIDENTI - «Sono
qui già dalle nove del mattino – racconta Alessandro Gallo, consigliere della
IV municipalità – spesso incrociano i bambini che vanno a scuola qui al Centro
Direzionale. Questa vergogna è sotto gli occhi di tutti: qui ci sono le
principali sedi istituzionali della città, ci sono gli uffici della Regione
Campania e del Consiglio Regionale, c'è il tribunale. Solo il pensiero che
intorno a questa zona si aggirano pedofili ma fa rabbrividire. Se parcheggi
l'auto da queste parti sei costretto a scendere su un tappeto di preservativi
usati e fazzoletti. La gente della zona e dei quartieri limitrofi come il rione
Luzzatti, è molto colpita da questo fenomeno e così ho promosso una raccolta di
firme, ce ne sono quasi duemila con tanto di documento, per chiedere al sindaco
di Napoli un consiglio comunale monotematico per affrontare e risolvere la
questione. Va salvaguardata la sicurezza dei residenti e il diritto dei bambini
ad essere semplicemente bambini e non costretti a prostituirsi. Qui è pieno di
sottopassaggi e anfratti e quindi i clienti di prostitute e prostituti hanno
gioco facile, anche se proprio i ragazzini spesso si mettono proprio sui
muretti del centro direzionale ad aspettare i clienti. L'area è completamente
videosorvegliata anche se molte telecamere non sono funzionanti». C'è una
telecamera anche alla fine del Corso meridionale, proprio dove c'è uno dei più
frequentati check point. Facciamo un po' di giri dopo mezzanotte anche nel
centro direzionale: ci sono ancora bambini che giocano a pallone o con le
biciclette. Tutti sono accompagnati dai genitori. Cento metri più in là, per
strada, altri bambini, invisibili, a cui hanno rubato l'infanzia.
uh gesu' ma ch sta ' succerenn??
RispondiEliminabella inchiesta della De Simone
RispondiEliminaIl servizio però fa uno "scoop" a metà. Infatti non ci dice chi sono i pedofili. Scommettiamo che sono persone sposate e magari pure insospettabili?
RispondiEliminanel 1974 ero a Napoli. Era inverno di sera, notte - (anche se a Napoli l'inverno è mite. a volte fà Freddo)... lungo mare "stavo andando all'Hotel Mediterraneo" dalla Stazione Centrale.- vici in tutto tre bambine distanti fra di loro con cappotto. Chiesi aò "banco" ...
RispondiEliminaTitt'ora soffro.!!!