A SOSTENERLO LA MADRE A MATTINO CINQUE
“Il pirata” Marco Pantani è rimasto nel cuore di milioni di
italiani, anche di chi non era un appassionato di ciclismo. Quel ragazzo
tenace, con in testa una bandana, divenne l’idolo di molti; ma assieme alla
popolarità crebbe anche la sua solitudine e la sua fragilità. Il 14 febbraio
2014 fu trovato privo di vita nell’Hotel Le rose di Rimini. Si parlò di
suicidio; ma la madre è ancora convinta che si tratti di omicidio.
LE DICHIARAZIONI A MATTINO 5
- "Ho molti dubbi che vorrei fossero chiariti", ha detto la signora
Tonina intervenendo a 'Mattino cinque', in onda questa mattina su Canale 5
spiegando di aver letto i faldoni del Tribunale dove "ci sono scritte cose
non vere". "Marco non era solo nel residence di Rimini dove è stato
trovato morto", spiega la madre del ciclista, "con lui potevano
esserci più persone. Ha chiamato i carabinieri, parlando di persone che gli
davano fastidio e, dopo un'ora, è stato trovato morto". E ancora:
"Nella sua stanza sono stati trovati alcuni giubbotti che aveva lasciato a
Milano, dal momento che, quando era arrivato in quell'albergo, non aveva
bagaglio".
RIAPRIRE IL CASO - Quello che
chiede la signora Pantani è che venga riaperto il processo sulla morte del
figlio vincitore di Giro d'Italia e Tour de France nel 1998. "Voglio
spiegazioni, ricevere risposte. Voglio sapere com'è morto", ha detto in
tv. "Il dubbio più grande è che possano averlo ucciso. Secondo me, Marco
aveva pestato i piedi a qualcuno, perchè lui quello che pensava diceva: parlava
di doping, diceva che il doping esiste". L'avvocato Antonio De Rensis,
legale della famiglia Pantani, ha aggiunto: "Noi partiamo da una rilettura
dei fatti, pensando che, alla fine, andremo nella stessa direzione delle
indagini, senza tesi precostituite. Se ci saranno zone d'ombra andremo avanti
senza guardare in faccia nessuno".
(Fonte: Libero)
Si, di coca.
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