PUR SE NOMINATO SOTTOSEGRETARIO AI TRASPORTI, DETIENE ANCORA
L’INCARICO DI SINDACO, OTTENENDO COSI’ FINANZIAMENTI PER IMPORTANTI OPERE
PUBBLICHE
Quando lo si sente parlare, sembra di ascoltare un moralizzatore
severo, uno che ti sta facendo una ramanzina, un oratore che dice sempre la
verità. Ma poi si scopre che anche lui è “uno dei tanti”, che predica bene e
razzola male. Che inneggia alla moralità pubblica ma poi qualche ombra addosso
se la porta pure lui, tra inchieste e doppi incarichi. Pur avendo trasformato
Salerno nella Valencia italiana, in un fiore all’occhiello tra le città
portuali italiane, Vincenzo De Luca fa parlare di sé per essere Sindaco della
città campana e al contempo Sottosegretario ai trasporti pubblici. Un doppio
incarico che ha già sollevato polemiche e un’interrogazione parlamentare da
parte del M5S, soprattutto perché a Salerno saranno realizzate due importanti
opere pubbliche, andate avanti grazie alle intercessioni (e i fondi sbloccati,
ben 250milioni di euro) del proprio Primo cittadino.
IL DOPPIO INCARICO - Il
consiglio comunale, pieno di fedelissimi deluchiani, ha contestato
l’incompatibilità con il ruolo di viceministro. Il 21 settembre sfilerà con la
fascia tricolore durante la processione di San Matteo, rito per lui
irrinunciabile. Poi avrà altro tempo per seguire personalmente il fiume di
finanziamenti governativi ed europei coi quali cementificherà mezza Salerno
accreditandosi come il “sindaco del fare” negli ambienti imprenditoriali ed
edilizi della provincia.
Non a caso, tra gli spettatori attenti del De Luca
‘capomastro’ è stato intravisto Elio Rainone, il costruttore del Crescent.
“Salerno non ha opere incompiute, ma cantieri che procedono in ritardo”, si è
lasciato sfuggire il sindaco senza avvertire la portata autoironica delle
parole. E se davvero il governatore Pdl Stefano Caldoro dovesse lasciare in
anticipo la Campania per volare all’Europarlamento, sarebbe già calda la
macchina della campagna elettorale di De Luca, che non fa mistero di ambire
alla Regione. Specialmente se i berluscones dovessero contrapporgli la
salernitana Carfagna, decisione che trasformerebbe la sua città nel principale
ring della competizione. E poi ci sono un paio di uscite di emergenza. Un
viceministro per finta può mollare Letta al suo destino e rimanere sindaco di
Salerno. Oppure, se Letta dovesse superare indenne la burrasca, De Luca può
sempre restare nel governo e lasciarsi decadere da sindaco entro fine ottobre.
Entro i primi due anni e mezzo dall’elezione. In questo caso il limite dei due
mandati non si applica e può ricandidarsi a primo cittadino nel 2014. Arrivando
al voto con una città guidata da un sindaco scelto da lui. “È un incompatibile
senza pudori, non c’è limite alla decenza” grida Roberto Celano dai banchi
dell’opposizione.
IL LUNGO-IRNO - Con i suoi 7
chilometri di tracciato, la Lungoirno segue il corso dell'omonimo fiume e
costituisce il nuovo asse viario nord-sud della città. La Lungoirno, però, non
è solo una importante arteria stradale: essa comprende la realizzazione di
opere che, nel loro insieme, rappresentano un intervento di viabilità, di
riordino urbano, di sistemazione e messa in sicurezza idraulica, di incremento
della dotazione di parcheggi, ma anche di parchi e verde pubblico.
La Lungoirno migliora la viabilità, ma i riflessi positivi
si estendono alla riqualificazione ambientale e urbanistica delle sponde
fluviali e della città in generale con interventi di arredo urbano, la
realizzazione di nuove piazze, la valorizzazione del fiume e delle aree
circostanti.
Nel corso della sua realizzazione, la Lungoirno ha
riscattato aree marginali e opifici abbandonati.
Chi percorre la strada disegnata da Oriol Bohigas incontra
il parco Irno e il parco Pinocchio e i vecchi manufatti industriali della Salid
ormai recuperati e destinati a funzioni sociali e culturali, la fontana
monumentale che funge anche da rotatoria in piazza Montpellier, la nuova piazza
intitolata a Michele Scozia.
In questi ultimi anni, l’arteria è avanzata con sicura
costanza, allineando a mano a mano lo svincolo di collegamento con la strada
provinciale, la rotatoria in via dei Greci, il nuovo ponte ferroviario a
Fratte. Fra le opere di “corredo” bisogna segnalare i ponti per via Irno e via
Baratta, le sponde fluviali rinforzate e abbellite da pannelli di rivestimento
a motivo marino, la foce riqualificata, i nuovi parcheggi, che comprendono
anche il primo grande parcheggio interrato europeo di Salerno aperto sul
Lungomare Tafuri che apporta sicuri benefici alle attività economiche del
centro cittadino. Qui è stata realizzata un’altra fontana monumentale, che si
sviluppa in lunghezza ed in lieve pendenza verso via Torrione. Da tempo la
strada è tutta percorribile fino a via Vinciprova. In fase di ultimazione anche
i lavori per il sottopasso ferroviario di Torrione che consentirà il
collegamento finale tra via Vinciprova e via Torrione. L’apertura di questo
ultimo cantiere dell’arteria Lungoirno, insieme a quello di via Pomponio Leto a
Fratte segnerà la chiusura dei lavori.
METROPOLITANA LEGGERA - La
rete della Metropolitana Leggera, ultimata a Salerno, si sviluppa su circa 8 Km
e collega la parte alta del centro storico con lo Stadio Arechi in un tempo di
percorrenza stimato in meno di 10 minuti.
Le otto stazioni realizzate sono le seguenti: M1 Centro
Storico, M2 via Vernieri, M3 Stazione ferroviaria-Centro, M4 via
Robertelli-Torrione, M5 Via Rocco Cocchia-Pastena, M6 Parco del
Mercatello-Mariconda, M7 Arbostella, M8 Stadio Arechi. Le fermate intermedie
sono state individuate per servire ovviamente i quartieri più popolosi della
città. E' stato calcolato, infatti, un bacino di utenza di 25 mila utenti a
stazione.
E' già in fase di progettazione il prolungamento di
ulteriori 9 km a Sud di Salerno, fino al Comune di Pontecagnano, per poter
collegare la città con l'aeroporto “Salerno-Costa d’Amalfi”, così da portare la
lunghezza totale della linea a 16,6 km. Saranno inoltre promossi il
collegamento con l’Università degli Studi di Salerno con l’elettrificazione
della linea ferroviaria Salerno-Baronissi e con il collegamento diretto dalla
Stazione Centrale all’Università e l'integrazione con la Circumsalernitana, la
linea circolare su ferro gestita dalle Ferrovie dello Stato che effettua il
percorso Salerno-Centro, Salerno-Irno, Salerno-Fratte, Baronissi, Fisciano,
Mercato San Severino, Castel San Giorgio, Nocera Inferiore, Nocera Superiore,
Cava dei Tirreni, Vietri sul Mare, Salerno-Centro.
L’opera di fatto è già realizzata: è stato posizionato
l’intero binario, quindi oggi sarebbe possibile percorrere l’intero tratto con
un convoglio ferroviario. Per quanto riguarda l’attivazione del servizio, il
Comune ha compiuto tutti gli atti di sua competenza. La convenzione con le
Ferrovie firmata il 3 dicembre 2010 affida la manutenzione dell’infrastruttura
alla società Rfi; gli oneri saranno a carico del Comune, che inoltre garantirà
la cura, la custodia e la pulizia delle stazioni.
I treni scelti sono realizzati dalla Alstom, modello Coradia
"Minuetto" (design Giugiaro) a trazione elettrica. I convogli saranno
composti di tre carrozze con capienza di quasi 345 passeggeri.
LE INCHIESTE – Ma Vincenzo De
Luca non è solo appalti e miracoli urbanistici. E’ anche inchieste, tante. Del
resto vent’anni di potere locale ti portano di tanto in tanto qualche
tentazione; sebbene sia stato già una volta archiviato e una volta assolto in
formula piena. Poi ci sono due condanne in primo grado: nel processo ”Stipendi
d’oro”, condannato in primo grado dalla Corte dei Conti di Napoli nel 2010 a
pagare 23.000 euro; per la Diffamazione aggravata ai danni di Marco Travaglio,
condannato in primo grado dal Tribunale di Napoli nel maggio 2013 a un
risarcimento di 1.000 euro.
Infine, ci sono tre procedimenti in corso: 1) Processo MCM, truffa
e falso; reato prescritto nel 2013, De Luca rifiuta la prescrizione, richiesta
l'assoluzione; 2) Processo Sea Park, corruzione, truffa aggravata, truffa,
falso, associazione a delinquere e concussione. Prescritti nel 2012 i reati di
corruzione, truffa aggravata, falso e truffa; De Luca rifiuta la prescrizione. 3)
Terzo, per il Termovalorizzatore di Salerno-nomina “project manager”, accusa di
peculato.
Io di moralizzatori ne conosco un sacco ma si sa che sotto sotto non valgono un cazzo.
RispondiEliminaAmico,
RispondiEliminac'è anche di più:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/20/salerno-si-allarga-buco-di-bilancio-e-sindaco-vice-ministro-de-luca-pensa-a-lasciare/660756/
Diffidare dai politici che si mettono in mostra con i fuochi d'artificio dovrebbe essere la regola, e la Nostra storia dovrebbe averci insegnato molto. A quanto pare la nostra memoria è molto labile, sia quella a lungo termine, sia quella a breve termine.