MA ANCHE AI CONTROLLI SULL’EVASIONE FISCALE, AI VIGILI DEL
FUOCO E ALLE RINNOVABILI. IL TUTTO PER COPRIRE CIO’ CHE LO STATO NON INCASSERA’
TOGLIENDO L’IMU
Dopo il danno, la beffa. Non solo l’IMU non sarà soppressa
ma semplicemente rinviata, nascosta in una tassa più complessa (la Service
tax); ma il suo spostamento ci costa anche pesantemente, giacché per reperire i
fondi che non entreranno, il Governo ha imposto tagli a più Ministeri, anche
molto importanti.
I TAGLI PREVISTI - Tagli ai
fondi per l’occupazione, tagli alle risorse per efficienza energetica e
rinnovabili, tagli alla somma destinata ai controlli contro l’evasione fiscale,
tagli alla manutenzione della rete ferroviaria e tagli alle assunzioni nel
“settore sicurezza”. La “copertura” necessaria per l’eliminazione dell’imposta
sulla prima casa significa dunque una scure che falcia diversi settori: dal
lavoro all’energia, dai trasporti alla lotta all’evasione fiscale. Il decreto
Imu realizza una parte delle coperture – per l’esattezza 975,8 milioni –
attraverso tagli allo Stato centrale. Il decreto inizierà l’iter parlamentare a
Montecitorio. Il provvedimento è stato assegnato in sede referente alle
commissioni Bilancio e Finanze. Il calendario dei lavori sarà stabilito nella
capigruppo che si riunirà giovedì il 5 settembre.
I SETTORI COLPITI - Quasi un
miliardo di tagli ai diversi ministeri, in parte realizzati con una sforbiciata
ai consumi intermedi e agli investimenti fissi lordi, ma per la gran parte con
una cesoiata su ben 35 autorizzazioni di spesa dei diversi ministeri contenuti
in una tabella che non indica il capitolo ma solo il rimando legislativo. Solo
per il settore della manutenzione della rete ferroviaria la scure prevista è
per un totale di 300 milioni.
Per i ministeri il taglio complessivosfiora un miliardo,
975,8 milioni per l’esattezza: è prevista una riduzione dei cosiddetti “consumi
intermedi” dei diversi ministeri (ma la metà circa è garantita da risorse che
arrivano dalla Difesa) e di 150,6 milioni gli investimenti fissi lordi e gli
acquisti di terreni. A questo si aggiunge il capitolo dello “stop” ad alcune
autorizzazioni di spesa. Con diversi capitoli si riducono i fondi per le
assunzioni per la sicurezza, i vigili del fuoco e le forze armate. Il taglio,
ad esempio, è di 50 milioni sulle risorse stanziate dall’ultima legge
finanziaria. Ma riduzioni su questi capitoli sono previsti anche sul decreto
legge del 2008 che stanziava 100 milioni l’anno per la prevenzione e il
contrasto al crimine attraverso deroghe alle assunzioni: l’importo è più che
dimezzato con una riduzione di 55 milioni.
Non sfugge alla cesoia dell’Imu anche la lotta all’evasione
fiscale. Si tagliano di 20 milioni le risorse stanziate nel 2003 per le
assunzioni di nuovi ispettori finalizzate alla lotta all’evasione, ma si riduce
di 10 milioni anche il fondo per incentivare la mobilità e le trasferte del
personale che combatte i contribuenti meno fedeli con il fisco, il lavoro nero,
il gioco illegale e le “frodi” fiscali. Il capitolo di maggior rilievo – da
solo vale 300 milioni sui 675 dei tagli alle autorizzazioni – è quello, come
detto, che falcia le risorse per il gestore dell’infrastruttura ferroviaria
nazionale, finalizzata, tra l’altro, agli investimenti per la rete e per la
manutenzione straordinaria.
BRUNETTA SPIEGA LA SITUAZIONE REALE
- Entro il prossimo mese, aveva detto il sottosegretario all’Economia Pier
Paolo Baretta, il Governo deve trovare “2 miliardi per la seconda rata
dell’Imu, 1 miliardo per l’Iva” e “un altro miliardo circa per la Cig e per il
rifinanziamento delle missioni all’estero, sperando che non si aggiungano altre
emergenze”. “Dobbiamo trovare 4 miliardi in un mese” ha sottolineato.
LA NUOVA TASSA – Come detto
nell’incipit, l’Imu nei fatti non sparisce, ma sarà celata in una nuova tassa:
la Service Tax. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento e per il
coordinamento dell'attività di Governo, Dario Franceschini, ha detto che l'Imu
sulla prima casa è stata«superata con l'introduzione di una tassa finalmente
davvero federale e affidata all'autonomia dei comuni».
Precisamente la Taser sostituisce la Tares e, sarà «riscossa
dai Comuni» e costituita da due componenti, rifiuti e servizi indivisibili. La
riforma la supererà dal primo gennaio. La rata di settembre sarà già coperta da
questo decreto legge. Tutto questo dice Letta: «senza modificare il saldo dei
conti pubblici, restando sotto al 3% del rapporto deficit/Pil e mantenendo gli
impegni che ci siamo presi con Bruxelles». La decisione sarà formalizzata con
la legge di stabilità.
La nuova tassa è stata inizialmente chiamata Taser, ma in
serata sul sito del governo è comparsa solo con il nome di service tax: forse
per l'ironia scatenata in rete dall'omonimia con la celebre pistola stordente.
In ogni caso l'imposta avrà due componenti, come spiega una nota del Governo:
la prima componente (Tari) sarà dovuta da chi occupa, a qualunque titolo,
locali o aree suscettibili di produrre servizi urbani. Le aliquote, commisurate
alla superficie, saranno parametrate dal Comune con ampia flessibilità ma
comunque nel rispetto del principio comunitario "chi inquina paga" e
in misura tale da garantire la copertura integrale del servizio.
La seconda componente (Tasi) sarà a carico di chi occupa
fabbricati. Il comune potrà scegliere come base imponibile o la superficie o la
rendita catastale. Sarà a carico sia del proprietario (in quanto i beni e i
servizi pubblici locali concorrono a determinare il valore commerciale dell'immobile)
che dell'occupante (in quanto fruisce dei beni e servizi locali). Il Comune
avrà adeguati margini di manovra nell'ambito dei limiti fissati dalla legge
statale. La capacità fiscale (cioè il gettito potenziale che i Comuni
potrebbero ottenere dal pieno utilizzo delle facoltà di manovra fiscale sui
loto tributi) sarà preservata, nel pieno rispetto del principio federalista
dell'autonomia finanziaria di tutti i livelli di governo. L'autonomia nella
fissazione delle aliquote sarà limitata verso l'alto per evitare di accrescere
la capacità fiscale e quindi il carico sui contribuenti, applicando aliquote
massime complessive.
Il nome che inizialmente gli era stato attribuito era più
che azzeccato: Taser, come la pistola elettrica che in America usa la polizia
spesso in modo inappropriato, al punto che ogni tanto ne ammazza qualcuno. Sarà
infatti una nuova scossa per i già esigui bilanci degli italiani…
Ma tanto sono tutti felici, in fondo non si paga l'IMU...finchè non si tocca il calcio stanno tutti in silenzio...
RispondiEliminae poi berlusconi ha mantenuto la promessa state felici se poi l'autobus non passa più o se dovete pagare anche per andare al cesso cosa vuoi che è
RispondiEliminaITAGLIANI..BASTA!..e' giunta l'ora...di far sentire il proprio grido di rabbia: beeeeeeeeeeeeeee..............
EliminaChe enorme cavolata eliminare l'IMU per tutti e non solo per determinate categorie di immobili o reddito..
RispondiEliminal'imu è una tassa spregevole, sono le spese pubbliche che vanno tagliate, abbiamo almeno un milione di statli sul groppone in più del dovuto. è comunque assurdo abbandonare l'imu senza tagli agli sprechi, significa che pagheremo altre tasse magari con un aumento occulto delle stesse.
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