risale a tempi
remoti, QUANDO Francia, Inghilterra, Irlanda Scozia facevano parte della
cultura celtica
Un tempo il
Primo novembre era la festa di Ognissanti. Oggi, nella società del consumismo,
dell’apparenza e dell’emulazione modaiola, è diventata quella di Halloween.
Adulti e bambini si travestono da personaggi inquietanti; i più piccoli vanno
in giro bussando alle porte e chiedendo “dolcetto o scherzetto?”; si intagliano
zucche ponendo al loro interno una candela per dargli un aspetto terrificante e
misterioso. Insomma, una sorta di Carnevale in versione terrificante. Una nuova
versione di una festa celtica antica che gli americani hanno trasformato, come
sono soliti fare, in una pagliacciata commerciale. Ma qual era il suo
significato originario?
LA FESTA DI SAMHAIN – Secondo
lo storico Nicholas Rogers, Halloween viene più tipicamente collegata alla
festa celtica di Samhain. Il nome della festività, mantenuto storicamente dai
Gaeli e dai Celti nell'arcipelago britannico, deriva dall'antico irlandese e
significa approssimativamente "fine dell'estate". L'idea che
Halloween derivi dal Samhain fu diffusa da due studiosi di fine Ottocento, Rhŷs
e Frazer: in questa teoria, secondo il calendario celtico in uso 2000 anni fa
tra i popoli dell’Inghilterra, dell’Irlanda e della Francia settentrionale,
l’anno nuovo iniziava il 1º novembre. Questo giorno coincideva con la fine
della stagione calda, celebrata la notte del 31 ottobre con la festa di Samhain.
Per un popolo essenzialmente agricolo come i Celti, l’arrivo dell’inverno era
associato all’idea della morte e si credeva che gli spiriti esercitassero il
loro potere sui raccolti dell’anno nuovo. La festa di Halloween sarebbe dunque
legata al mondo della natura, per quanto lo spiritismo apparisse contrario ai
principi del Cristianesimo che si stava diffondendo nel nord Europa. Nell’840,
la festa di Ognissanti fu ufficialmente istituita il 1º novembre mentre era
papa Gregorio IV: Frazer ipotizzò che ciò fosse stato fatto per creare una
continuità cristiana con la festa di Samhain allo scopo di scalzarla dalla
cultura popolare; a conferma di ciò, osservò che, in precedenza, Ognissanti
veniva già festeggiato in Inghilterra, il 1º novembre. Questa tesi ha avuto
amplissima diffusione (per esempio è data per certa dall'Encyclopaedia
Britannica).
ALTRE VERSIONI - Tuttavia lo
storico Hutton l'ha messa in discussione, osservando che non ci sono prove che
le tradizioni che caratterizzavano Halloween risalissero a prima del Medioevo,
e osservando come Ognissanti venisse celebrato da vari secoli (prima di essere
festa di precetto), in date discordanti nei vari paesi: la più diffusa era il
13 maggio, in Irlanda (paese di cultura celtica) era il 20 aprile, mentre il 1º
novembre era una data diffusa in Inghilterra e Germania (paesi di cultura
germanica).
Secondo l'Oxford Dictionary of English folklore:
"Certamente Samhain era un tempo per raduni festivi e nei testi medievali
irlandesi e quelli più tardi del folclore irlandese, gallese e scozzese gli
incontri soprannaturali avvengono in questo giorno, anche se non c'è evidenza
che fosse connesso con la morte in epoca precristiana, o che si tenessero
cerimonie religiose pagane."
I miti irlandesi che menzionano Samhain furono trascritti
dai monaci cristiani tra il X e l'XI secolo, cioè circa 200 anni dopo che la
Chiesa Cattolica aveva inaugurato il giorno di Ognissanti ed almeno 400 anni
dopo che l'Irlanda era stata cristianizzata.
Dopo che il protestantesimo ebbe interrotto la tradizione di
Ognissanti, in ambito anglosassone si continuò a celebrare Halloween come festa
laica; in particolare negli USA, a partire dalla metà dell'Ottocento, tale
festa si diffuse (specialmente a causa dell'immigrazione irlandese) fino a diventare,
nel secolo scorso, una delle principali festività statunitensi.
ORIGINE DEI SIMBOLI - Il
simbolismo di Halloween deriva da varie fonti, inclusi costumi nazionali, opere
letterarie gotiche e horror (come i romanzi Frankenstein e Dracula) e film classici
dell'orrore (come Frankenstein e La mummia). Tra le primissime opere su
Halloween si ritrovano quelle del poeta scozzese John Mayne che nel 1780 annotò
sia gli scherzi di Halloween in "What fearfu' pranks ensue!", sia
quanto di soprannaturale era associato con quella notte in "Bogies"
(fantasmi), influenzando la poesia Halloween dello scrittore Robert Burns.
Prevalgono anche elementi della stagione autunnale, come le zucche, le bucce
del grano e gli spaventapasseri. Le case spesso sono decorate con questi
simboli nel periodo di Halloween.
Il simbolismo di Halloween include anche temi come la morte,
il male, l'occulto o i mostri mitologici. Nero e arancione sono i colori
tradizionali di questa festa.
Fare dolcetto o scherzetto è un'usanza di Halloween. I
bambini vanno travestiti di casa in casa chiedendo dolciumi e caramelle o
qualche spicciolo con la domanda "Dolcetto o scherzetto?". La parola
"scherzetto" è la traduzione dell'inglese "trick", una
sorta di minaccia di fare danni ai padroni di casa o alla loro proprietà se non
viene dato alcun dolcetto ("treat"). "Trick or treat"
(dolcetto o scherzetto) in realtà significa anche "sacrificio o
maledizione". Esiste una filastrocca inglese insegnata ai bambini delle
Elementari su questa usanza.
(Fonte: Wikipedia)
senti...pure il Santo Natale ormai è diventato solo un businness, perciò, non mi scndalizzo piu di nulla
RispondiEliminaRicordare le origini di certe tradizioni non fa mai male. Degno di un serio approfondimento, poi, sarebbe il fenomeno medievale dell-avvicinamento della cultura celtica al mondo classico e mediterraneo che, almeno nella letteratura, ebbe forse il suo caso più clamoroso nel ciclo dei romanzi sul Graal e la Tavola Rotonda. A questo contribuirono certamente anche i viaggi e le visite di studio di eruditi, provenienti dall'Europa settentrionale, in istituzioni italiane come l'Università di Bologna e la Scuola Medica salernitana.
RispondiEliminaQuasi mai, tuttavia, in ricorrenze come queste ci si ricorda del giorno "gemello" di Halloween, per fortuna ancora non commercializzato. Si tratta del 30 aprile, ovvero il giorno del celebre "sabba", conosciuto anche nell'Europa meridionale. Anche in questo caso la coincidenza con la nuova stagione non è casuale: secondo il calcolo meteorologico (e ovviamente non astronomico), infatti, l'estate comincia agli inizi di maggio, così come l'inverno inizia ai primi di novembre.
In entrambi i casi si tratta in origine di entità malefiche da esorcizzare al fine di assicurarsi fortuna nel periodo successivo, anche se le cerimonie di aprile dovevano essere più "propiziatorie" e quelle di ottobre più di "ringraziamento". Oggi, i giorni successivi al 30 aprile e al 31 ottobre sono festivi in molti Stati e l'evento non è casuale. La questione di Ognissanti è già detta nel post, quella del primo maggio (in antico spesso dedicata ai SS. Filippo e Giacomo) oggi si trova come Festa dei lavoratori.
In realtà, ben prima che tale festa fosse istituita moltissima gente si rifiutava di lavorare il primo maggio e questo perché la credenza popolare temeva che qualche demone che aveva partecipato al sabba, la notte precedente, non avendo fatto in tempo a rientrare alla "base" fosse rimasto in giro, a danno e perdizione degli onesti e dei giusti. Non è perciò escluso che la scelta del primo maggio come festa del lavoro abbia avuto, tra i motivi "non ufficiali", anche la realtà che in molti casi derivava dalla tradizione popolare.