A STILARLA LA banca
britannica HsbC. A SORPRESA IN PRIMIS SI TROVANO I PAESI ASIATICI
laureati
italiani sempre più in fuga da un Paese che offre sempre meno e quando lo fa,
da’ scarse opportunità di carriera e bassi livelli di guadagno. Ma dove
conviene espatriare? Città come Londra e Berlino hanno ancora una forte
attrattiva, specie tra i giovani; sebbene siano soprattutto i Paesi asiatici a
offrire maggiore appagamento professionale. Almeno ciò è quanto sostiene la
Banca britannica HSBC, la quale ha stilato un programma dal titolo "Expat
Exoplorer". Vediamo allora questa Top ten.
IL PODIO SPETTA A 3 PAESI ASIATICI
- In cima alla lista dei Paesi "Expat fiendly" c'è la Cina. Il
dominio del gigante asiatico sta tutto nelle possibilità professionali,
decisamente maggiori rispetto a qualsiasi concorrente europeo o nordamericano.
Il 41% degli emigrati si ritiene "più soddisfatto" dell'ambiente
lavorativo. Quasi tre intervistati su cinque evidenziano un rialzo di scatti di
carriera, retribuzione ed eventuali benefit. Il 10% di emigranti qualificati
guadagnano dai 250mila dollari in su all'anno. Pechino investe soprattutto
sull'immigrazione ad alto tasso di competenze, intercettando talenti in fase di
formazione e professionisti intralciati dallo stallo del ricambio
generazionale.
Al secondo posto c’è Singapore, storicamente il cuore
finanziario del Sud Est Asiatico, e vede in netta crescita l'arrivo di
neolaureati e professionisti da Australia, Africa, Europa e Stati Uniti. Ad
attrarre qui le nuove generazioni sono i range retributivi e qualità dei
servizi. Il 68% degli espatriati ha firmato un contratto a tempo determinato,
almeno il 61% registra una crescita netta nello stipendio.
Chiude il podio Hong Kong, che sembra essere diventato il
posto perfetto per metter su famiglia: Sul 58% di under 30 che volano nella ex
colonia cinese per soggiorni di lungo periodo, sono in crescita le coppie con
un figlio a carico e altri in arrivo. Sette genitori su dieci trovano la metropoli
"più sicura" per i loro bambini delle città d'origine. E in più di un
caso su due, la soddisfazione si allarga alla qualità dell'assistenza ai
bambini (56%) e migliori servizi scolastici (52%).
DIETRO DI LORO LA GERMANIA - Ovviamente
per quanto riguarda l'Europa la parte del leone spetta alla Germania, dove un
emigrato su due registra un reddito disponibile superiore a quello percepito
nel paese d'origine. Ma berlino spicca anche per le condizioni di vita che è in
grado di offrire: la capitale teutonica è infatti stabile nella top 10 mondiale
per una serie di criteri come sicurezza (2°), costi (9°), qualità
dell'educazione e della didattica (6°), costi per asili e scuole primarie (3°),
accesso a un sistema di formazione migliore (3°), benessere e salute (2°),
migliore qualità di vita complessiva dei bambini (6°).
LE CAYMAN PER IL FISCO - Se
la qualità dei sistemi scolastici e sanitari è decisamente scadente, le Isole
Cayman rappresentano un'attrattiva irresistibile per quanto concerne il fisco,
tanto da essere da tempo riconosciute come un vero e proprio paradiso fiscale
anche per chi esporta illegalmente capitali.
AUSTRALIA E CANADA – Al sesto
e settimo posto due Paesi che si distinguono per la loro dinamicità e qualità
di vita: Australia e Canada. Ad attrarre sempre più giovani (anche e
soprattutto europei) in Australia è evidentemente la qualità di vita. Molto
positivi i feedback su salute dei bambini (70%) e fiducia nella crescita
economica (52%). La stragrande maggioranza degli immigrati arriva da Regno
Unito (42%), Nuova Zelanda (15%) e Stati Uniti (6%). I settori più quotati nel
mercato del lavoro risultano essere sanità (11%), information technology (10%)
ed educazione (9%).
Il Canada invece è in assoluto il Paese in cui gli immigrati
si sentono maggiormente coinvolti nella nuova realtà, tanto che sono ben il 90%
coloro che sostengono di aver intrecciato un "forte legame" con il
Paese che li ha accolti quando la media nel resto del mondo è del 66%.
Partuicolarmente convenienti, per prezzi e qualità, affitti ed acquisti delle
case. Tra i settori più diffusi tra gli international banche, assicurazioni e
servizi finanziari (14%), Information Technology e Internet (11%) e sanità
(9%).
RUSSIA E BELGIO IDEALI PER FAR
CRESCERE I FIGLI – La Russia è decisamente la maggior sorpresa
dell'inchiesta di Hsbc. Gli intervistati si sono espressi favorevolmente
sull'accesso a un "miglior sistema educativo" (addirittura 1°) e
reddito disponibile (4°). Buoni anche i riscontri su integrazione e sicurezza
nella crescita dei bambini.
Confinato negli ultimissimi posti delle classifiche per
quanto concerne clima, ospitalità e attrattive delle sue città, il Belgio
ripaga chi ha scelto di andarci a vivere con "salute e benessere per i
bambini", considerati primi su scala mondiale. Bene anche l'apprendimento
di una o più nuove lingue (1°), l'accesso a un sistema educativo più efficiente
(3°) e il servizio sanitario (4°).
EMIRATI ARABI DOVE SI GUADAGNA TANTO
– Chiudono la top ten gli Emirati arabi uniti, la cui "calamita" è
evidentemente rappresentata dai lauti stipendi elargiti dalle tante
multinazionali presenti nel Golfo. Lo ribadisce la percentuale di
"progressi nella retribuzione": il 70%. Il 58% degli intervistati si
dichiara (anche) soddisfatto dalle misure fiscali, più del 60% ha scelto i
paesi emirati in cerca di una collocazione lavorativa più redditizia.
(Fonte: Virgilio)
Australia nel <3
RispondiEliminaPolinesia io ahahah
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