MADIBA NON E’ RIUSCITO A CREARE UNA CLASSE DIRIGENTE CAPACE
DI RACCOGLIERE LA PESANTE EREDITA’
Il Mondo piange, in modo sincero o semplicemente formale,
Nelson Mandela. Ma in Sudafrica a farlo sono soprattutto i neri, i quali
rischiano di veder sfumare tutti i progressi fatti grazie a Madiba. Mandela
aveva ancora forte influenza sulla politica del paese africano, ma non è mai
riuscito a creare una classe politica capace di portare avanti le sue idee. E
così corruzione e povertà nel Paese dilagano, mentre le nuove generazioni hanno
perso un punto di riferimento; già sfocato rispetto a vent’anni fa. Il
Sudafrica è spaccato in clan, ognuno portatore di interessi particolari: i neri
poveri, i neri borghesi, i bianchi ricchi, i bianchi della classe media, gli
indiani, i meticci.
UN PARTITO ALLO SBANDO – E’
convinzione diffusa che fino adesso l'African National Congress, il partito che
ha fondato e guidato alla vittoria, non si sia spaccato soltanto per rispetto
della sua persona e che ora le faide interne che lo minano da tempo possano
prendere il sopravvento. Già la scorsa estate, quando pareva che Mandela stesse
per morire, la dirigenza ha espulso l'ex capo delle federazione giovanile
Julius Malema, che si è messo alla testa di un movimento radicale che vuole
seguire l'esempio del vicino Zimbabwe: espropriare le terre dei bianchi e
ridimensionare drasticamente la loro influenza.
Già sotto la sua presidenza, tra il 1994 e il 1999, egli
aveva chiuso gli occhi di fronte a plateali casi di corruzione tra i suoi
vecchi compagni di lotta, forse per compensarli delle persecuzioni che avevano
subito. In una intervista concessa nel 2007 al giornalista americano Bill
Keller, a condizione che fosse pubblicata solo dopo la sua morte, Mandela
accusò apertamente il suo successore Mbeki di essere un «cattivo governante»; e
aveva una pessima opinione anche dell'attuale presidente e suo vecchio compagno
di prigionia Jacob Zuma, coinvolto in vari scandali e ora nel mirino della
magistratura per avere speso 27 milioni di dollari pubblici per la sua
residenza privata. Nella sua stessa famiglia, formata da tre mogli, tre figlie
(altri due figli sono morti, uno di Aids) 17 nipoti e 14 pronipoti, sono venuti
alla ribalta personaggi poco raccomandabili, a cominciare da suo nipote Mandla
che passa per uno dei più spregiudicati faccendieri del Paese.
PAESE ALL’AVANGUARDIA MA IN
REGRESSIONE - Il Sudafrica rimane, grazie anche alle infrastrutture
costruite dai bianchi, il più avanzato Paese del continente e fa parte dei
Brics, l'alleanza delle nazioni emergenti. Tuttavia, negli ultimi tempi lo
sviluppo ha subito una battuta d'arresto, la disoccupazione sfiora il 50 per
cento e le condizioni delle masse di neri diseredati non sono molto cambiate
dai tempi dell'apartheid: acqua e luce sono state portate in molte case delle
township, ma la povertà rimane diffusa e il malcontento popolare è in crescita.
Di recente, la polizia ha reagito a uno sciopero selvaggio
dei minatori uccidendo 34 dimostranti e la «società libera e democratica in cui
tutti vivono insieme in armonia e con le stesse possibilità» che Mandela
promise nel più famoso dei suoi discorsi appare ancora lontana.
UN FUTURO INCERTO - Nonostante
tutto ciò, l'Anc tornerà a vincere le elezioni del 2014, Zuma rimarrà
presidente per altri cinque anni, il Partito democratico di opposizione,
diretto dall'ex sindaco di Città del Capo Helen Zille che raccoglie i voti dei
bianchi, degli indiani, dei meticci e di una parte della nuova borghesia nera
del nuovo establishment, arrriverà al massimo al 25 per cento. E ora che
Mandela non c'è più, i bianchi, che pure mantengono un forte potere economico e
il controllo di buona parte dei media, torneranno ad avere paura e si
isoleranno sempre più nei loro ridotti. Da quindici giorni assistiamo a quelle
che, probabilmente, diventeranno le più solenni onoranze funebri della storia;
ma, subito dopo, le cose potrebbero mettersi in movimento.
(Fonte: Il
Giornale)
in verita' non e' che con lui il sudafrica vivesse bella bambagia. anzi.
RispondiEliminaSE SUPERMEN fosse una persona reale tutto sarebbe più semplice,per tutti, e noi italiani lo sappiamo bene, una persona sola non può fare nulla se non cercare di accontentare tutti,cosa praticamente impossibile.con è finito un sistema paragonabile alla schiavitù. se qualcuno sa fare meglio ben venga,lui la sua parte l'ha fatta.
RispondiEliminaSENTITE CHI E' DANIELE FILIPPIN HANNO DETTO SUI 1 SITO DI UN LIGRO ARGENTINA.
RispondiEliminaIl ragazzo nasce nel 1989 in un piccolo paese del Veneto. All'inizio del 2014 la sua pagina facebook è aumentata notevolmente. Il motivo di tutto questo è perchè sta per realizzare un libro unico al mondo sulla demografia dell'Argentina. Infatti si legge chiaramente nella sua pagina: "Daniele Filippin, il primo uomo al mondo che ha svolto uno studio approfondito sui cambiamenti demografici dell' Argentina, analizzando in dettaglio ogni regione e provincia, dal periodo coloniale ad oggi." Questo sta scatenando un vero e proprio diluvio di fans provenienti per lo più dall'Argentina ma anche dall'Italia , Stati Uniti e da tutto il mondo. Ora, non resta che aspettare l'uscita di questo misterioso libro, per vedere se veramente avrà il successo che sta avendo nel web.
MA VOI CREdeTE CHE FARA ANCHE DEL SUD AFRICA..