AD ANNUNCIARLO IL SEGRETARIO MATTEO SALVINI, IN VISTA DELLE
PROSSIME ELEZIONI EUROPEE. INOLTRE SARANNO PRESENTI LISTE ANCHE AL SUD
In vista delle prossime elezioni europee, la Lega Nord 2.0
guidata da Matteo Salvini riparte da un’impronta nazionalista, attraverso delle
mosse sorprendenti che puntano a ridare quota a un partito che rispetto alle
elezioni europee del 2009 ha visto ridurre a un terzo la propria forza
elettorale. Guarda così alla Nazionalista Le Pen, al Sud, a Grillo e perfino a
quella Roma da un quarto di secolo bollata come “ladrona”.
L’ALLEANZA CON MARINE LE PEN
- Battaglia all'euro, difesa dell'identità e della sovranità monetaria sono poi
la chiave del patto tra il Carroccio e il Fn di Le Pen, che sarà messo per
iscritto, a Strasburgo, a metà aprile. «Sarà un'alleanza tra popoli liberi, con
compagni di viaggio che ci dicono essere brutti e cattivi» ma che «preferisco
ai fessi che si lasciano rubare il futuro», evidenzia il segretario del
Carroccio preannunciando patti elettorali anche con austriaci, fiamminghi,
svedesi. «Dal 26 maggio saremo l'incubo degli eurocrati», è la sfida lanciata
da Salvini, che attacca frontalmente Matteo Renzi e Angela Merkel: «Sono due
facce della stessa putrida medaglia».
Un’alleanza populista che fa specie, visto che la Lega si
professa da sempre secessionista, mentre la Le Pen è notoriamente leader di un
partito dalle istanze nazionaliste.
LO SGUARDO A GRILLO - L'apertura
della Lega verso il M5S resta timida: «Grillo dice una cosa e poi ne fa
un'altra, se ci darà una mano faremo una pezzo di strada con lui, ma ho dei
dubbi», frena Salvini. Qualche giorno fa il leader del Carroccio era stato più
esplicito: «Incontrerei volentieri Grillo per parlare di euro e lanciare con
lui una sfida sui progetti». Per Salvini il referendum ipotizzato da Grillo per
uscire dall'euro però non è fattibile («la Costituzione lo impedisce»).
Ad avvicinare i due sono state soprattutto le parole del
comico genovese di qualche giorno fa, che ha parlato della necessità di
dividere il Paese in 5 macroregioni. Musica per le orecchie leghiste.
UNA SEDE A ROMA - È il no
alla moneta unica il filo rosso di una battaglia che la Lega
prepara dalle "Alpi a Lampedusa", intenzionata a
proporre un messaggio anti-Ue in tutta la penisola. E l'allargamento a Sud sarà
anche fisico. Entro la metà di aprile sarà aperta una sede nella
capitale, «città stupenda ma che è amministrata nella
maniera peggiore. I romani non si
meritano un "non sindaco" come Marino», sottolinea
Salvini. Saranno così presentate liste della Lega anche al sud.
(Fonte: IlSole24Ore)
....le pen....omen nomen
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