venerdì 14 marzo 2014

LA PARABOLA DELLA MUSSOLINI: VERACE FEMMINISTA ANTI-PEDOFILI, NE AVEVA PROPRIO UNO COME MARITO

NELL’AMBITO Dell'inchiesta sulle baby squillo dei Parioli, SALTA FUORI ANCHE IL NOME DI SUO MARITO: Mauro Floriani, ex finanziere, ORA AI VERTICI DELLE FERROVIE DELLO STATO. RISCHIA 4 ANNI DI CARCERE

La si è vista per anni andare in Tv a battagliare, col suo modo verace e un po’ sguaiato, contro maschilisti e pedofili. Pronta, per questi ultimi, ad invocare anche la castrazione. Ma il fato ha voluto che un pedofilo ce l’avesse proprio in casa: suo marito, l’integerrimo Mauro Floriani, ex finanziere ora ai vertici delle Ferrovie dello Stato. E così Alessandra Mussolini ha visto in un sol colpo distrutto il proprio matrimonio, ma anche la propria immagine pubblica. Chi l’ha sentita parla di una donna distrutta.

L’INCHIESTA SULLE BABY SQUILLO - L’inchiesta sullo sfruttamento delle due minorenni si concentra su identità e comportamenti degli uomini ricevuti nell’appartamento dei Parioli a Roma. Nell’elenco consegnato dai carabinieri ai magistrati c’è anche un’utenza intestata alla Banca d’Italia e tanto è bastato per scoprire che un funzionario chiamava direttamente dall’ufficio. Mauro Floriani, il marito dell’onorevole Alessandra Mussolini, preferiva invece il cellulare. La sua voce è registrata mentre si accorda con la quindicenne. Ed è stata proprio quella prima telefonata - «Ci vediamo?», seguita dai dettagli su ora e luogo - a far scattare per lui l’accusa grave di aver sfruttato prostituzione minorile.
Tutto comincia quando la mamma di una delle due ragazze si rivolge ai carabinieri e consegna la copia dei messaggi scambiati su WhatsApp dalla figlia con sfruttatori e clienti. Decine e decine di conversazioni che mostrano anche l’elenco delle utenze contattate. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il sostituto Cristina Macchiusi decidono di andare oltre e mettono sotto controllo il telefono della giovane. Hanno bisogno di altre prove, di elementi certi. E li ottengono. Il cellulare squilla in continuazione. Chiamano in tanti, le ragazze sono gettonatissime. Prendono anche 200 euro per un incontro, nella maggior parte dei casi dividono con Ieni e con gli altri «protettori». Ma per qualcuno fanno un’eccezione. E si accordano autonomamente.

IL COINVOLGIMENTO DI FLORIANI - È proprio il caso di Floriani. Agli atti c’è la registrazione della sua voce mentre parla con la ragazza. Le verifiche degli investigatori sui tabulati accreditano l’ipotesi che possa aver avuto svariati incontri, almeno cinque. Il contatto risulta diretto, non mediato dagli sfruttatori. E questo sembra dimostrare che l’adescamento sia avvenuto attraverso il sito «bakecaincontri» dove la ragazza aveva «postato» un annuncio. Quella conversazione è un elemento che i magistrati giudicano «incontrovertibile» e per questo lo interrogano come indagato. Non è l’unico, ci sono almeno una ventina di clienti nella sua stessa situazione. Consapevoli, questa è l’accusa, di avere rapporti con ragazze minorenni. L’inchiesta sullo sfruttamento delle due minorenni si concentra su identità e comportamenti degli uomini ricevuti nell’appartamento dei Parioli a Roma. Nell’elenco consegnato dai carabinieri ai magistrati c’è anche un’utenza intestata alla Banca d’Italia e tanto è bastato per scoprire che un funzionario chiamava direttamente dall’ufficio. Mauro Floriani, il marito dell’onorevole Alessandra Mussolini, preferiva invece il cellulare. La sua voce è registrata mentre si accorda con la quindicenne. Ed è stata proprio quella prima telefonata - «Ci vediamo?», seguita dai dettagli su ora e luogo - a far scattare per lui l’accusa grave di aver sfruttato prostituzione minorile.

CHI E’ FLORIANI - Ma chi è il marito della Mussolini, Mauro Florani? Ex ufficiale della Guardia di Finanza, da quasi vent’anni passato ai vertici delle Ferrovie dello Stato, il "capitano Mussolini", così era soprannominato. Floriani, attualmente dirigente di Fs Logistica Spa, ha lasciato le Fiamme Gialle nel 1996 per un più remunerativo incarico come manager delle Ferrovie. Un passaggio che creò non poche polemiche all'epoca, anche perché come capitano della Finanza Floriani aveva lavorato a stretto contatto con Antonio Di Pietro nell'inchiesta sulla maxi tangente Enimont. E a dirigere la società che lo stava assumendo c'era Lorenzo Necci, presidente del colosso proprio all'epoca delle indagini. Floriani non ha mai nascosto le sue simpatie per il Pdl, partito in cui milita la moglie, tanto da essere stato anche in odore di candidatura qualche tempo fa.
All'epoca del cambio di lavoro fu proprio sua moglie Alessandra Mussolini a mettere a tacere le polemiche, spiegando ai giornalisti che quell'incarico a Metropolis, società che gestiva il patrimonio immobiliare delle Ferrovie, era arrivato due anni dopo la fine del processo. "Ora teniamo famiglia, abbiamo una figlia - disse la senatrice che, all'epoca, lo difese a spada tratta - Avremmo dovuto lasciarla crescere con una madre che sta sempre in giro a far politica e un padre sballottato continuamente da una caserma all'altra dell'Italia? Eh no, signori miei: abbiamo avuto l'occasione di mettere a posto le cose e non ce la siamo fatta sfuggire".
Qualora le contestazioni nei suoi confronti venissero definitivamente accertate dai magistrati, rischia fino a 4 anni di carcere. Decisiva la Convenzione di Lanzarote, ratificata in Italia nel 2012, sulla protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale. Una ratifica voluta fortemente dalla moglie in Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza.

IL MATRIMONIO – L’Onorevole Mussolini e Mauro Floriani si sono sposati il 28 ottobre del 1989 a Predappio. Data e posto non casuale:. La prima rievoca la marcia su Roma, il secondo ha dato le origini al nonno, Benito. Hanno tre figli: Caterina, Clarissa e Romano. "Devo pensare a loro, devo proteggerli", ha detto alle poche persone che sono riuscite a parlarle. Di grande conforto sembrano essere state le parole di zia Sofia Loren dall'America, che la chiama tutti i giorni.
Secondo il Messaggero Floriani avrebbe preso un appartamento non molto lontano da quello della famiglia.


3 commenti:

  1. o posso comprendere qualsiasi altra perversione (trans, animali...) che cmq sono ingiustificabili ma la pedofilia la condanno e chi ne trae "benefici" sono esseri che non meritano di continuare a respirare.

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  2. perchè ha detto lei vai a fare sesso con le ragazzine?

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  3. ...Nu' sputà 'ncielo ca 'nfaccia te torna...

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